La processione del Cristo morto e dell’Addolorata ha chiuso i riti del Venerdì santo

La processione di ieri sera dinanzi al DuomoUna processione carica di mestizia. Con un corteo che è sfilato in religioso silenzio tra i monumenti barocchi patrimonio dell’Unesco. Con l’unico scopo di fare emergere tutto il dolore che caratterizza le giornate della Passione del Signore. Il solenne momento del Venerdì santo ha raccolto attorno a sé centinaia di fedeli per un rito di grande significato e tradizione. Un rito che si consuma in attesa della festa della Resurrezione. Sono usciti dal Duomo di San Giorgio, in maniera maestosa, i simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata. Preceduti dai fedeli che, ciascuno con il proprio cero votivo, hanno formato due ali ai lati della strada e dal clero delle chiese di Ibla, i due simulacri hanno transitato per le vie principali del quartiere barocco seguiti dai componenti dell’associazione musicale “San Giorgio” che hanno contribuito a rendere la cornice complessiva di questa giornata carica di dolore ancora più suggestiva e, al contempo, drammatica. I simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata hanno, dunque, fatto rivivere uno dei riti religiosi più antichi della città di Ragusa. Anche ieri numerose presenze, così come è accaduto in tutte le cerimonie della Settimana santa, a testimoniare la grande attenzione che la comunità dei fedeli ha ricominciato a nutrire nei confronti di queste celebrazioni che affondano le proprie radici nei secoli scorsi. Il Cristo morto e l’Addolorata, tra l’altro, esprimono la religiosità dei residenti dell’antico borgo del capoluogo ibleo che nel corso dei secoli è risultata fortemente radicata così come testimoniato dalla nascita delle numerose chiese che punteggiano il quartiere. Ad animare i momenti di alta spiritualità che hanno caratterizzato questa come le altre processioni tenutesi in occasione delle “Quarantore di adorazione del Santissimo sacramento”, i componenti delle varie confraternite che hanno dettato i tempi dei vari cortei succedutisi da domenica scorsa a ieri sera. Le celebrazioni religiose, intanto, proseguiranno anche per la giornata di Pasqua in programma domani, domenica 31 marzo. A Ibla, infatti, le funzioni saranno celebrate al Duomo, alle 11 e alle 12, e a San Tommaso, alle 12 e alle 18. La santa messa solenne, infine, è prevista al Duomo di San Giorgio alle 19. Vale la pena ricordare che domani entra in vigore l’ora legale quindi sarà necessario spostare la lancetta dell’orologio un’ora avanti.

di Redazione30 Mar 2013 11:03
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