La polpetta avvelenata per il Comune di Comiso

Sulla tribolata vicenda dell’aeroporto di Comiso registriamo con piacere che, ormai, non siamo più soli a mostrare qualche dubbio( ma potrebbero essere molti) su come la stessa viene gestita dai tanti e pluri-titolati attori. In verità la CNA  aveva già mostrato segni di insofferenza dopo la riunione “farlocca” organizzata alla Provincia il mese scorso e anche in altre occasioni il suo presidente era stato critico nei confronti della Sac e della Soaco. Oggi riportiamo una considerazione, che il segretario generale della stessa organizzazione, Giovanni Brancati, ha postato sul suo profilo fb, nella quale viene evidenziata la cattiva piega che sta prendendo, appunto, la vicenda dell’aeroporto . Il titolo del post e del conseguente articolo di Reteiblea ” La polpetta avvelenata” di per se spiega tutto.  Leggetelo e meditate.

Secondo quanto riportato l’altro ieri in un comunicato stampa dai toni trionfalistici emesso dalla Confcommercio di Ragusa (?), l’Assemblea dei Soci della SAC, la società di gestione dell’Aeroporto di Catania, ha deliberato di concedere alla SOACO, la società di gestione dell’Aeroporto di Comiso, un “prestito-ponte” pari ad € 1.250.000,00, che dovrebbe consentire a quest’ultima di sopravvivere per circa 6 mesi.
L’Assemblea della SAC ha deliberato sulla base di una proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione della Società, che a sua volta ha agito su input della Giunta della Camera di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa.
Tutto ciò in attesa di conoscere l’esito sia della gara per le nuove rotte su Comiso (sulla quale nessuno nutre particolari speranze) che di quella per la vendita del 65% delle azioni della SOACO. Ho usato ( Giovanni Brancati)  appositamente le virgolette per le parole “prestito-ponte” perché non è ancora ben chiaro a quale titolo giuridico la SAC sta “prestando” questa somma alla SOACO: la versione più accreditata, avvalorata anche dalle parole di Nico Torrisi, amministratore delegato della SAC, individuerebbe in realtà il “prestito-ponte” come un versamento da parte del socio SAC a valere come “anticipazione su futuro aumento di capitale sociale”. Tutto bene dunque?

MA NEMMENO PER IDEA!

Per il semplice motivo che la SAC al momento non è socia in modo diretto della SOACO!
Com’è a tutti noto, i soci della SOACO sono l’INTERSAC (al 65%) e il Comune di Comiso (al 35%).  È altrettanto noto che l’INTERSAC, il cui capitale sociale appartiene al 60% alla SAC e al 40% alla IES (Gruppo Ciancio), per una serie di motivi che in questa sede sarebbe lungo spiegare è attualmente in liquidazione e che i Commissari Liquidatori metteranno in vendita a breve la quota del 65% della SOACO.
A quel punto, ci saranno due possibilità: o sarà la SAC ad acquistare, e a quel punto il milione e 250mila euro rappresenterà davvero una “anticipazione su futuro aumento di capitale sociale”, o vincerà un altro operatore che, in tal modo, oltre ad acquistare una società che attualmente perde almeno 200.000 euro al mese (7.000 euro al giorno!), dovrà pure restituire alla SAC 1 milione e 250mila euro.
Ecco perché questo tanto sbandierato “prestito-ponte” è in realtà una polpetta avvelenata, vale a dire un altro giro di garrota attorno al collo dell’Aeroporto di Comiso e della sua Società di gestione.
Così è molto facile pronosticare che la SAC sarà l’unica realtà a partecipare alla gara indetta dai Commissari Liquidatori e che si aggiudicherà a mani basse il 65% della SOACO!
Certo che se finalmente la Magistratura si decidesse a vederci più chiaro …

In questa situazione, purtroppo, il Sindaco di Comiso, persona perbene che nessuno invidia per la patata bollente che si è trovata in mano appena eletta, sembra molto sinceramente “più confusa che persuasa”.
Infatti, sembra ormai impraticabile e fuori tempo massimo la proposta di allargare la compagine pubblica proprietaria della quota di minoranza del 35% della SOACO.
Il Commissario dell’ex Provincia e i vari Sindaci nei confronti pubblici si dicono disponibili, pur con qualche timido distinguo, ad entrare nella Società, ma poi in privato dicono senza mezzi termini che nemmeno se ne parla.
Ed hanno ragione: quale Pubblico Amministratore in situazioni di dissesto o pre-dissesto finanziario generalizzato può essere così folle da imbarcarsi in un’operazione del genere?
Così la quota pubblica è destinata a scomparire o, quantomeno, ad assottigliarsi notevolmente per la manifesta impossibilità del Comune di Comiso a contribuire alla necessaria ricapitalizzazione della SOACO.
Giunti a questo punto, si torna all’inizio: può essere che la SOACO debba essere assorbita completamente e senza colpo ferire proprio dalla SAC, che è la principale colpevole dello stato pre-agonico in cui si trova l’Aeroporto di Comiso?

Ed ecco un piccolo pensiero finale. Non si sa se è stata una delle tante fake-news che girano sul Web, ma all’indomani del crollo del Ponte Morandi a Genova il ministro Toninelli disse che mai e poi mai la Società Autostrade (individuata quale principale colpevole del crollo) avrebbe potuto partecipare alla gara d’appalto per la ricostruzione del Ponte.
Signori Commissari liquidatori dell’INTERSAC, non sarebbe il caso di fare lo stesso per l’Aeroporto di Comiso, escludendo sin dall’inizio la SAC dalla gara per l’assegnazione del 65% del capitale sociale della SOACO?

P.S.: E poi, detto molto sommessamente, signori Commissari Liquidatori dell’INTERSAC e signor Sindaco di Comiso, non sarebbe ormai il caso di mandare a casa per manifesta incapacità l’intero Consiglio di Amministrazione della SOACO? Cos’altro devono combinare costoro per arrivare ad una loro defenestrazione?

Non per rivendicare ruoli ma tutto questo noi  di Reteiblea” l’avevamo detto” 

di Direttore11 Nov 2018 19:11
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