La Polizia chiude un’altra casa chiusa. Le prostitute: “Ci piace farlo”

La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha apposto i sigilli ad una “casa chiusa” in Via Cavaliere Michele Pennavaria, in pieno centro storico a Ragusa. Contestate diverse sanzioni al proprietario dell’immobile composto da due monolocali.
In 6 mesi 12 sono gli immobili oggetto di controllo che erano stati adibiti a “case del piacere” dai proprietari e/o dai locatari.
I residenti erano esasperati ed in settimana avevano segnalato il tutto al personale della Polizia di Stato. Considerata l’incisività dei controlli della Squadra Mobile e della Squadra Volanti disposti dal Sig. Questore di Ragusa Giuseppe Gammino, negli ultimi 2 mesi non erano state più ricevute segnalazioni dello stesso tipo. Forse nel silenzio i proprietari degli immobili ed i soggetti che orbitano nell’ambiente della prostituzione credevano di poterla fare franca, ma non avevano fatto i conti con l’onestà e la collaborazione degli onesti cittadini.
I racconti dei residenti erano quasi inverosimili: “mentre ci troviamo in casa e lasciamo la porta aperta entra qualcuno e chiede se può consumare un rapporto sessuale”; mia figlia era da sola in casa ed ha sentito citofonare, si è affacciata ed un uomo anziano le ha chiesto se bastavano 30 euro perché di più non ne aveva”; “abbiamo paura di fare uscire i nostri figli, ormai non siamo più al sicuro nei luoghi dove io sono cresciuto e giocavo da bambino”.
Lo sfogo dei residenti all’indirizzo Agenti di Polizia della Squadra Mobile non è passato inosservato, il giorno dopo, predisposto il servizio la casa aveva già i sigilli ripristinando le normali condizioni di vita di una tranquilla città come Ragusa.
Alle ore 18.00 di ieri, la Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile si è fatta subito carico del problema ed è andata a valutare la veridicità di quanto segnalato dai residenti.
L’attività di osservazione davanti l’abitazione è durata pochi minuti, difatti il primo cliente arrivava appena dopo iniziato il servizio.
Tra i clienti vi erano giovani ed anziani, insospettabili padri di famiglia o professionisti che temporaneamente si trovavano a Ragusa per lavoro. Tutti, nel comprensibile imbarazzo, hanno riferito negli uffici della Squadra Mobile di aver pagato anche 250.00 euro per prestazioni “particolari”, tanto che in casa sono stati trovati “accessori” di tutti i tipi, falli di gomma, vibratori, gel lubrificanti, unguenti afrodisiaci, fruste, cinghie e corpetti ai quali veniva applicato un fallo in plastica che le prostitute indossavano per sodomizzare i clienti dai gusti più hard.
Appena veniva identificato il cliente che stava per accedere nell’immobile, si entrava in azione con un “blitz” da parte della Squadra Mobile e con il successivo supporto della Squadra Volanti.
Rassicurato il cliente che non aveva commesso nulla di illecito e che non avrebbero saputo nulla i familiari (preoccupazione ricorrente), l’uomo veniva convocato in Questura per apprendere le dinamiche che lo avevano portato ad essere presente in quella determinata casa.
L’immobile era composto da due monolocali abitati entrambi da prostitute extracomunitarie di origini sud americane in regola sul territorio nazionale.
Al termine del servizio di Polizia, la Squadra Mobile unitamente al personale della Squadra Volante accompagnava in Questura le donne ed i clienti, convocando contestualmente il proprietario dell’immobile.
Il proprietario asseriva di essere a conoscenza del fatto che all’interno delle due abitazioni di sua proprietà si consumassero rapporti sessuali a pagamento e giustificava il tutto perché senza denaro. Gli investigatori hanno comunque appurato che l’uomo non ha stipulato alcun regolare contratto con le ospiti e per questo verrà sanzionato dopo gli ulteriori accertamenti. Durante le indagini l’uomo che ha un regolare contratto di lavoro full time, confessava agli agenti di avere altri immobili, per tanto sono in corso ulteriori attività di Polizia Giudiziaria per verificare eventuali elementi di reità a suo carico.
La Polizia di Stato continuerà a garantire al cittadino il massimo impegno per ripristinare le condizioni di legalità nella Provincia di Ragusa ed in particolar modo il più volte segnalato e vilipeso centro storico della Città di Ragusa.
“Gli onesti cittadini della Provincia di Ragusa devono considerare gli Uffici della Squadra Mobile della Polizia di Stato come casa loro, dove poter venire e confidare i problemi che li affliggono, permettendo agli investigatori di poter farsi carico di risolvere con il massimo dell’impegno situazioni delicate come queste. La Polizia di Stato è da sempre al servizio della gente”.

 

di Redazione21 Giu 2014 11:06
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