La maggioranza grillina non esiste più, battuta due volte sulla riforma dell’art. 48

La maggioranza ieri è andata ben due volte sotto su un tema, quello della modifica dell’articolo 48, tanto caro all’Amministrazione grillina. Stiamo parlando della possibilità di limitare le costruzioni in zona agricola e di dire “No” alle trivellazioni. Come era preventivabile oggi sono giunte le reazioni di tutti i gruppi d’opposizione, che, come in un loop mediatico, hanno rimarcato l’inconsistenza numerica della maggioranza di governo ed il fatto che il sindaco deve o dovrebbe trarre le dovute conseguenze da questa esperienza.

“Il dato politico è fin troppo evidente. Il sindaco ne tragga le dovute conseguenze. Per lui governare, adesso, diventerà sempre più difficile – dichiara Gianluca Morando del Gruppo Misto – Su un argomento che, più volte, è stato ventilato come un cavallo di battaglia di questa Amministrazione la Giunta municipale è andata sotto in due occasioni. Significa che non ci sono le condizioni migliori per potere consentire all’attuale esecutivo cittadino di dettare una linea confacente alle proprie necessità”.

“Noi del gruppo Insieme, avendo come principale prerogativa quella di offrire alla città uno strumento di pianificazione moderno in linea con la tutela del paesaggio, ha rassegnato all’aula una serie di suggerimenti con l’intento di perfezionare un atto presentato dall’Amministrazione che appariva lacunoso e per certi versi pasticciato. Anziché apprezzare lo spirito costruttivo dell’opposizione, il M5S ha preferito chiudersi in un isolato silenzio.
Il Sindaco Piccitto – continua la nota di Insieme – avendo potuto appurare che ieri, sulla richiesta di rinvio del Consiglio comunale, la sua maggioranza in Aula è stata sonoramente battuta, prenda atto della propria inconsistenza e la smetta di essere tracotante ed irrispettoso nei confronti dei cittadini e dei rappresentanti istituzionali e, se ne è capace, inizi, una volta per tutte, ad occuparsi di cose serie”.

“Per la prima volta in questi tre anni, in due votazioni su due effettuate nella seduta di Consiglio Comunale del
21 giugno 2016 è stata sconfitta. Non erano certo votazioni fondamentali ma, politicamente rilevanti, hanno acclarato in maniera ufficiale che al Comune di Ragusa manca una maggioranza di governo e l’Amministrazione ‘5 stelle’ non ha più la maggioranza in Consiglio”. Così Mirella Castro di Partecipiamo, che prosegue: “Siamo fortemente preoccupati di ciò a cui stiamo assistendo. Una situazione pesante, purtroppo, frutto e
conseguenza delle scelte unilaterali, irresponsabili e spregiudicate dei pentastellati. L’atto relativo all’art. 48 delle N.T.A. del PRG vigente è arrivato tardi e male in Consiglio Comunale attraverso una delibera di revoca della deliberazione di giunta precedente ed avendo a riferimento, nella parte motiva dell’atto amministrativo, il piano paesaggistico adottato 5 anni fa e non quello approvato un mese fa che è ben diverso. Per il resto – conclude l’esponente di Partecipiamo – sottolineiamo che le idee sull’intera questione non solo le abbiamo chiare e convinte, ma anche datate perché siamo stati i protagonisti, pressoché soli ed isolati, che abbiamo sostenuto a spada tratta, contro tutto e contro tutti, il Piano Paesaggistico della provincia di Ragusa, di cui ne rivendichiamo la forza innovativa a difesa del patrimonio territoriale”

“Questa doppia sconfitta – dichiarano dal Laboratorio politico culturale 2.0 – ha certificato la definitiva scomparsa di quella maggioranza monocolore che ha consentito fino a ieri l’arroganza caratterizzante l’Amministrazione Piccitto. Le opposizioni unite hanno imposto il rinvio della trattazione di un argomento importante come quello della variante all’art. 48 delle NTA del Piano Regolatore Generale, perché non è accettabile che venga sottoposto in tarda serata un maxi emendamento di quattro pagine su un atto di 11. E’ prerogativa del Consiglio comunale avere il tempo necessario per esaminare un documento che, nella sostanza, ne stravolge completamente un altro. Tempo che i grillini non volevano concedere e che le opposizioni hanno preteso di avere battendo l’ormai ex maggioranza in aula. Tempo, eppure hanno avuto tre anni per preparare uno strumento che alla fine hanno dimenticato di adeguare al Piano Paesaggistico, rendendolo un vero pasticcio. Tutto tempo che hanno utilizzato solo per dimostrare inadeguatezza perfino nei temi fondativi del proprio movimento”.

“I grillini, di fatto – aggiungono Mario D’Asta e Mario Chiavola del Pd – risultano essere minoranza. Due volte sotto e su una loro bandiera, il rispetto del territorio e tutto ciò nonostante la ricomposizione della nuova Amministrazione che, a conti fatti, è stata più una operazione di potere che una vera e propria azione di rilancio. Il Movimento 5 Stelle, insomma, non trova i numeri per potere governare. Forse è arrivato il momento che il primo cittadino prenda atto della mutata situazione in aula e ne tragga le dovute conseguenze”.

di Redazione22 Giu 2016 18:06
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