Immigrati, Lo Monaco: “Non è più volontariato, mandate l’esercito”.

“Venga inviato l’esercito. Questa non e’ una emergenza ma una missione umanitaria. Il nostro personale e i nostri volontari sono allo stremo. I migranti vengono soccorsi in mare da navi militari e non capisco perche’ a terra non possa essere attivato l’esercito che ha preparazione, uomini e mezzi per operare subito”. A parlare e’ il capo del Dipartimento della Protezione civile di Ragusa, Nello Lo Monaco. Coordina 34 associazioni di volontariato, circa 700 volontari solo per gli sbarchi che, semplificando, hanno come prima destinazione il porto di Pozzallo. Una quarantina i dipendenti del Servizio di Protezione civile ibleo. “Qui non si tratta di prestare un servizio volontario saltuario – dice il capo della Protezione civile di Ragusa Nello Lo Monaco – ma e’ un impegno pressocche’ giornaliero. Vorrei che si sapesse che i rimborsi per i volontari, che significa buoni pasto e buoni carburante, non vengono erogati da 4 anni: le associazioni che mettono a disposizione le ambulanze non vedono un rimborso dallo stesso tempo e loro le ambulanze le comprano con i loro soldi: il personale della Protezione civile e’operativo h24 ma senza che a loro venga pagato lo straordinario, lo fanno, lo facciamo tutti con senso di responsabilita’ e grande orgoglio”. L’esercito “i mezzi ce li ha: ambulanze, torre faro, medici ed assistenti, tende e quanto necessario. Io ho chiesto a a settembre il reintegro di cinque tende e due gazebo distrutti da una tromba d’aria. Ancora non ho avuto risposta a istanze che anche la Prefettura ha garantito di avere sollecitato. Non possiamo gestire questi numeri e questi ritmi solo con i volontari”.

(fonte AGI)

di Redazione20 Apr 2015 20:04
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