Il presidente Borrometi smentisce le voci su un possibile trasferimento della Facoltà di Scienze Sociali a Ragusa

Leggo sulla stampa che si continua a parlare del trasferimento della Facoltà di Scienze del Servizio Sociale dalla sede di Modica a Ragusa.  Mi vedo costretto a smentire tale notizia in quanto priva di qualsiasi ufficialità.  La sede della  Facoltà di Scienze del Servizio Sociale è a Modica ed a Modica deve restare, ove ha una lunga e prestigiosa tradizione che sarebbe veramente un peccato interrompere. In proposito è in corso una interlocuzione con il Sindaco di Modica che, ritengo, abbia tutta l’intenzione di tenersi la Facoltà in questione per l’indiscusso valore della stessa e per gli innegabili vantaggi che essa assicura alla comunità modicana. Un amministratore accorto e sensibile, quale sicuramente è il Sindaco Abbate, non credo si prenderebbe mai la responsabilità politica di far perdere alla propria città una tale opportunità. Altra cosa sono i due ulteriori problemi che sono sul tavolo. Da una parte il credito vantato dal Consorzio nei confronti del Comune di Modica, credito che ammonta ad € 572.524,47 ed è riferito agli anni 2009/2013, credito che va indubbiamente saldato così come è stato saldato il debito di un milione e mezzo di euro che il Comune aveva nei riguardi dell’Ateneo catanese Dall’altra la opportunità che il Comune di Modica rientri nella compagine consortile dalla quale è uscita, possibilmente ridiscutendo e rendendo più sostenibile l’aspetto che attiene ai conseguenti esborsi finanziari. Di tutto ciò si discuterà con il Sindaco Abbate che incontrerò il prossimo 2 dicembre, allorchè confido di appianare ogni problematica grazie alla buona volontà delle parti ed alla sintesi di quello che è, sicuramente, un interesse comune. D’altronde, a proposito dell’allargamento della compagine consortile, è mia intenzione incontrare al più presto anche tutti gli altri sindaci della ex provincia di Ragusa, annoverando tra essi anche il Sindaco di Licodia Eubea, per chiedere loro di convenire sulla irrinunciabile occasione di aderire (o riaderire, per chi ne ha già fatto parte) al CUI, sempre modulando l’apporto economico in termini assolutamente compatibili con la gestione delle risorse finanziare da parte delle rispettive amministrazioni. Venuta meno la Provincia Regionale ed a prescindere dalla effettiva entrata in funzione del Libero Consorzio, interlocutori privilegiati del CUI sono e non possono che essere i sindaci del territorio ibleo, ai quali faccio, fin d’ora, appello perché sviluppino un’adeguata sensibilità verso il Consorzio Universitario, contribuendo fattivamente al virtuoso processo gestionale delle precipue attività cui lo stesso è preposto.

di Redazione20 Nov 2014 11:11
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