Il M5S impara l’arte del compromesso

A proposito della vicenda relativa alle varianti al Piano Regolatore Comunale per consentire la costruzione di strutture alberghiere nel territorio ragusano, anche in verde agricolo, tralasciando il merito della questione, dobbiamo ammettere di aver apprezzato la posizione espressa dai tre consiglieri di maggioranza Agosta, Tringali e Stevanato. Alle critiche rivolte nei confronti del Movimento 5 Stelle ibleo, nello specifico di aver dimenticato che la difesa ambientale è una delle cause che ha contribuito alla nascita del movimento stesso, hanno dato una risposta “politica” da manuale.
“Essere paladini di ideologie non produce risultati, e non vorremmo essere certo noi ad esser tacciati di immobilismo dinnanzi reali esigenze della nostra città e dei nostri operatori economici”. E poi: “Se qualcuno crede che con le parole e i dogmi si possano risolvere i problemi, saremo ben lieti di cedere i nostri posti in aula, impegnandoli ad assumere quelle responsabilità e scelte che con grande consapevolezza noi oggi abbiamo compiuto”.
Chapeau!
Quei due periodi poco sopra racchiudono un mondo, un’infinita quantità di combinazioni nell’arte del compromesso, la definitiva promozione all’età adulta della politica, quella nella quale ci si rende conto che, a volte, è necessario accantonare i propri nobili principi – ancorché tangenti la sfera dell’utopico – per il bene collettivo e complessivo.
Vogliono dire: “Anche se in linea di massima siamo contrari, ci rendiamo conto che i bisogni che il territorio ci chiede di soddisfare sono concreti e per questo motivo non possiamo esimerci dal prendere una decisione che oggettivamente contrasta con quel che rappresentiamo”.
E’ l’accettazione del concetto di “responsabilità”.
Perché, vedete, è facile prendere decisioni seguendo le proprie granitiche convinzioni quando si può deviare il colpo delle conseguenze su una qualsiasi forma di “dottrina”. Privarsi dello scudo dogmatico e assumere sulle proprie spalle l’esito delle proprie azioni è tutt’altra cosa.
E’ perdere l’innocenza, per sempre.
Chissà se se ne sono accorti. Magari qualcuno è già pronto per fare altro…

di Leandro Papa03 Lug 2015 03:07
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