Il Laboratorio 2.0, i Forconi e l’Unione Mediterranea si aggregano per affrontare e risolvere alcune fra le problematiche più spinose del nostro territorio

Ieri sera presso la sede del Laboratorio politico culturale 2.0 si è svolto un incontro proficuo tra: il direttivo allargato del Lab. 2.0, il Movimento dei Forconi, con la presenza del rappresentante provinciale Marcello Guastella, ed Unione Mediterranea Ragusa, rappresentata, tra gli altri, da Ciro Lambro e Laura Guardiano, al fine di concordare una linea comune di lotta in difesa del territorio e delle categorie sociali ed economiche abbandonate dalle istituzioni. Un incontro fortemente voluto Sonia Migliore, Claudio Castilletti e Livio Tumino.
In particolare si è discusso di infrastrutture, partendo dalla recente vicenda del raddoppio della Ragusa-Catania, sulla quale sembrano insufficienti le rassicurazioni del ministro Delrio, ritenute pronunciate più per placare l’ondata di protesta che per trovare una soluzione reale ed in tempi rapidi. Si è passati poi alle ferrovie ed alle altre vie di comunicazione terrestri e marittime, riconosciute da tutti in pietoso stato d’abbandono ed escluse da più di cinquant’anni da qualsiasi progetto strategico di sviluppo di ambito regionale o nazionale.
Si è discusso, inoltre, di problematiche quali la discarica, che a Giungo chiuderà con l’immancabile aggravio dei costi per i cittadini ed imprese, visto che i rifiuti dovranno essere spediti fuori provincia, e delle sorti dell’Università iblea, un patrimonio che non va sciupato, ma difeso e tutelato a tutti i costi nelle sue eccellenze. Si è condivisa la pericolosità per la democrazia rappresentata delle riforme elettorali, tanto a livello comunale, con la modifica del regolamento voluta dall’Amministrazione Piccitto, che tende sostanzialmente a strozzare il dibattito democratico in Aula, quanto a livello nazionale con l’Italicum che intende esautorare il diritto/potere del popolo di eleggere direttamente i propri rappresentanti.
Si è parlato di IMU agricola, balzello inaccettabile nonché colpo di grazia per l’agricoltura del territorio.
La convergenza dei tre movimenti su queste, come su altre, tematiche è stata pressoché assoluta, è stata opinione di tutti che oggi più che mai occorra aggregarsi per una lotta di giustizia senza colore, anche perché, come hanno ricordato i relatori più volte, durante l’incontro, “Siamo di fronte a delle vere emergenze sociali pronte ad esplodere”. Per questo, si è deciso di istituire sia tutta una serie di tavoli tecnici, insieme a forze politiche, sigle sindacali e rappresentanti della società civile, che vogliano porsi in discontinuità con le attuali condizioni, per concordare linee di intervento politiche per affrontare e risolvere queste problematiche; sia di mettere in atto, a breve giro, partecipate azioni di protesta e di sensibilizzazione per la popolazione, ritenute da tutti unico strumento per svegliare i cittadini dal torpore attuale.

di Redazione16 Apr 2015 18:04
Pubblicità