Ieri a Ragusa uno stimolante confronto sulle prospettive future del commercio tradizionale

I negozi e gli esercizi commerciali sono destinati all’estinzione per colpa del commercio elettronico e degli acquisti online, oppure esistono nuove vie da percorrere e opportunità da cogliere? E’ stato questo lo stimolante interrogativo emerso nel corso dei lavori del workshop dal titolo “Commercio tradizionale: esiste ancora un futuro?”, promosso ieri pomeriggio da Confcommercio provinciale Ragusa con la collaborazione di Commerfidi, Imbastita Business Campus e dell’Ordine provinciale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. A rendere l’evento particolarmente interessante è stata non solo la sua drammatica attualità ma anche l’ampiezza dei punti di vista presi in esame (strategie di web marketing, normativo, fiscale e tributario) e la qualità degli interventi dei vari relatori. Dopo i saluti introduttivi del vicepresidente del consiglio di amministrazione di Commerfidi, Antonio Prelati, che ha portato anche i saluti del presidente Salvatore Guastella, la parola a Mauro Baricca, imprenditore, formatore, direttore commerciale di Imbastita Business Campus che si è soffermato sul commercio tradizionale, concentrandosi sui cambiamenti che negli ultimi anni hanno investito il mercato e sulle opportunità che la digital disruption schiude ai commercianti e alle piccole imprese, purché in grado di padroneggiarne le logiche e gli strumenti. La sopravvivenza del commercio tradizionale passa anche attraverso una più attenta regolamentazione, rispetto delle leggi e maggiori controlli. Ne ha parlato Daniele Russino, presidente provinciale della sezione della Federazione Moda Italia che riunisce le attività al dettaglio e all’ingrosso nel settore tessile e dell’abbigliamento-pelletteria. Esiste, peraltro, una disparità di trattamento tra le piccole attività e colossi multinazionali che, grazie a normative internazionali compiacenti, pagano tasse irrisorie pur realizzando enormi profitti. Della questione si è occupato Maurizio Attinelli, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Ragusa. I lavori sono stati moderati da Giorgio Moncada, presidente della sezione Ascom di Modica. Le conclusioni sono state affidate al presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti. “E’ già nata – ha affermato – una nuova figura che è quella del commerciante online, che dispone di un vasto portafoglio di prodotti ed è in grado di presentare al meglio le sue merci, riconoscendo rapidamente le esigenze dei suoi clienti grazie alla gestione dei loro dati. Quindi in questo contesto economico turbolento ritengo che si possa affermare che stiamo vivendo un’epoca che genererà assai rapidamente forti tensioni. Sostengo che debba intervenire la politica, investendo maggiormente nella formazione, inserendo la digitalizzazione come materia di insegnamento, ciò che oggi non appare nel nostro sistema formativo in Italia”. “Quindi – ha aggiunto Manenti – per un piccolo imprenditore la cosa importante è occuparsi seriamente della tematica dei mutamenti tecnologici, leggere molto e tenersi informato. L’imprenditore deve chiedersi continuamente cosa possono rappresentare per il suo modello operativo i nuovi prodotti tecnologici che il mercato digitale mette a disposizione. Restare sul mercato, perciò, d’ora in poi dipenderà anche dalla velocità di reazione di noi piccoli imprenditori di fronte ai cambiamenti portati dalla digitalizzazione”.

di Redazione10 Apr 2018 11:04
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