Idee per Ragusa: “L’Amministrazione non sia indifferente alle richieste dei genitori”

“La riunione che si è svolta ieri tra l’Amministrazione e i genitori, in merito ai recenti fatti di cronaca relativi al servizio di refezione scolastica, è stata estremamente interessante. Foss’anche solo perché è stata evidente l’apprensione dei genitori, un’apprensione che si è subito tramutata in nervosismo ogni qualvolta l’Amministrazione non è stata in grado di fornire delle soluzioni certe e nel breve periodo”. Dichiara in una nota il Coordinamento cittadino di Idee per Ragusa.

“Non è nostro interesse strumentalizzare la situazione cavalcando l’onda delle critiche ed alimentando le paure dei genitori. In fondo, va ricordato e ripetuto, ad oggi, per fortuna, nessun bambino è rimasto intossicato, come non è stata accertata la pericolosità del cibo servito nelle mense scolastiche. Naturalmente, però, ciò non può e non deve far dormire sonni tranquilli. I controlli vanno fatti e vanno fatti periodicamente e non solo quando c’è una qualche denuncia, e poi il capitolato d’appalto va fatto rispettare in ogni suo punto, cosa che questa Amministrazione non ha fatto. Perché?”

“Non si capisce – continua la nota – il perché la distanza massima dalle cucine alle scuole è stata aumentata da 25 a 40 chilometri, come non si è capito perché non sia stata costituita la Commissione di controllo fatta da dieci genitori e dieci insegnanti. Infine, siamo contenti della presa di coscienza, seppur tardiva, dell’Amministrazione, che si è resa conto che una gara di questo tipo non può seguire il criterio del massimo ribasso, i prodotti utilizzati devono essere di prima qualità”.

“Adesso il Comune deve fare fondamentalmente due cose. Innanzitutto, nell’immediato, deve fare tutto il possibile per garantire la salute dei più piccoli e rassicurare i genitori, anche facendo propria la petizione firmata da decine di genitori che chiedono al Comune di nominare un esperto che abbia le competenze e la autorità di controllare la qualità del cibo ed eventualmente avviare le misure di tutela per salvaguardare la salute dei bambini. Due, deve redigere al più presto un nuovo capitolato d’appalto, che abbia tra i suoi principi ispiratori la salubrità, la qualità e l’appetibilità del cibo da fornire nelle mense, magari obbligando la ditta vincitrice della gara, ad utilizzare esclusivamente prodotti biologici e a chilometro zero. Il capitolato, neanche a dirlo, che dovrà esser rispettato in ogni suo parte”.

di Redazione19 Nov 2014 17:11
Pubblicità