I sindacati e la paralisi amministrativa dell’Asp di Ragusa

“Considerato il protrarsi dell’insediamento dei manager nelle aziende sanitarie dell’isola, non possiamo che registrare la totale paralisi della attività amministrativa dell’ASP di Ragusa. Manca una visione strategica ed una programmazione che tende a risolvere criticità da troppo tempo presenti.”
Questa, in sintesi, l’analisi dei responsabili sindacali provinciali della sanità pubblica ragusana afferenti alla FP Cisl, F.P. Cgil, F.S.I., Nursind e Fials.
Il commissariamento dell’azienda sanitaria di Ragusa, che risale alla lontana estate del 2012, ha creato non poche questioni di estrema necessità.
Numerose le problematiche sul tappeto: si va dall’ istituzione di un team dedicato a garantire i trasporti tra i diversi presidi , senza per questo sottrarre ulteriori risorse infermieristiche alle già carenti dotazioni organiche delle unità operative; alla annosa questione del personale part time, cuochi, autisti, ausiliari; alla carenza di diversi operatori quali OSS, infermieri, operai della manutenzione ed altri operatori del comparto.
Il numero drasticamente insufficiente del personale nei vari ospedali della provincia rasenta l’implosione stessa dei servizi e mette in serio pericolo la sussistenza dei livelli essenziali di assistenza.
Dai dati in nostro possesso, mancano più di 20 ausiliari a Modica ed altrettante unità a Vittoria. Certamente negli ospedali di Scicli e Comiso, seppur in maniera minore date le ridotte attività ed unità operative, la situazione è esattamente sovrapponibile.
Lo stesso dicasi per gli infermieri. Ad oggi la mancanza di un numero sufficiente di personale ha visto costretti questi operatori a farsi carico, tra l’altro, di provvedere al trasporto dei pazienti senza indumenti idonei: giubbini e calzature antinfortunistica.
Se si considera la contrazione numerica del personale in questione e l’apertura di nuove unità operative, ben si comprende le difficoltà in cui operano i servizi assistenziali e quali possano essere le ricadute sull’utenza, soprattutto nel periodo estivo.
Altro capitolo merita la vicenda legata al personale part time. Autisti e cuochi, ma anche il suddetto personale ausiliario, prestano per lo più servizio con eccedenze orarie ben oltre il limite imposto dalla normativa contrattuale e dalla normativa vigente.
Ad oggi rimangono in attesa di una trasformazione del rapporto di lavoro o di un consolidamento orario, che consentirebbe, almeno in parte, di far fronte alle innumerevoli esigenze presenti nei presidi.
Ci avviciniamo rapidamente al periodo estivo, e non si può pensare di risolvere queste criticità in pieno periodo feriale.
Riscontriamo già in questi giorni che alcuni pazienti all’ospedale Civile di Ragusa sono stati ricoverati e lasciati in barella lungo i corridoi di alcuni reparti per la mancanza di un numero congruo di operatori e di conseguenza per indisponibilità di posti letto.
La Cisl, la Cgil, la F.S.I., il Nursind e la Fials, per tempo, sono stati promotori di incontri, al fine di trovare alcune soluzioni alle problematiche contingenti.
Di contro abbiamo riscontrato, da parte dell’attuale Direzione Aziendale, un comportamento non improntato a corrette relazioni sindacali, evidenziato dal fatto che diverse richieste di incontro su varie problematiche aziendali non sono state assolte e ove c’è stata un’intesa, questa non ha avuto alcun seguito.
Anzi, si adottano atti di cui si è chiesto la revoca, che utilizzano in maniera impropria i fondi del salario accessorio del personale, senza aver concertato ed ottenuto il parere favorevole del sindacato.

“Pertanto, rimanendo coerenti alla linea del dialogo costruttivo intrapreso in questi mesi, chiediamo alla Direzione Aziendale di attivare da subito il confronto con il sindacato, ripristinando corrette relazioni sindacali, nei metodi e nei tempi, e proponiamo l’istituzione di un tavolo di crisi con gli attori del sistema che dialoghino con le istituzioni deputate a fronteggiare questa grave condizione. L’appello è rivolto all’Assessore Regionale Lucia Borsellino e soprattutto alla deputazione regionale ragusana, affinché, di concerto con le parti sociali e la dirigenza dell’azienda sanitaria, si individui un percorso virtuoso che possa condurre in tempi brevi alla risoluzione dell’emergenza legata alla insufficiente e sottostimata dotazione organica e di conseguenza al buon funzionamento dei servizi; nell’auspicio di contemperare le aspettative di operatori e cittadini –utenti. Diversamente, intraprenderemo le azioni di rivendicazione sindacale presso le sedi ed istituzioni competenti in materia”

 

 

di Redazione31 Mag 2014 13:05
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