Habemus theatrum o così ci vogliono far credere. L’ex cinema Ideal

Finalmente Ragusa ha il suo teatro. Finalmente la Sovrintendenza, il sindaco e l’assessore Stefania Campo, hanno messo la parola fine a mesi di polemica sulla questione teatro Concordia si, teatro Concordia no.
Una querelle durata anche sin troppo. Un dibattito che ha origini antiche, vecchio di 20 anni, che, nel bene o nel male, ha coinvolto ben 5 amministrazioni, che come formichine o cicale, misero da parte ed investirono circa 7 milioni di euro per questo benedetto Concordia, che oggi con la ri-nascita dell’Ideal dovrebbe finalmente trovare la sua definitiva identità, non si sa se come centro polivalente o polifunzionale o ancora come centro culturale, questo lo si deciderà in seguito. La cosa importante è che Ragusa ritorna ai suoi antichi fasti, con un teatro degno di nota, l’ex cinema Ideal.

Naturalmente già sentiamo i detrattori che basiti affermano: “ma non era l’assessore Giuseppe Dimartino ad aver sottolineato che il Concordia altro non è che un cinema? E l’Ideal che cos’è?” Qualche purista, che ancora scambia Ragusa per una città di cultura, farà sicuramente notare che l’Ideal, che è più simile ad una sala parrocchiale che ad un teatro, “non potrà ospitare opere liriche, inoltre manca la fondamentale buca per gli orchestrali, la boccascena, il graticolo e la torre scenica”, quisquilie e, ancora, si dirà: “in quel palchetto non potranno esser imbastiti né musical né opere di prosa, con scenografie roboanti” e poi le scenografie, le attrezzature da dove entreranno? Certo a dar credito a tutti questi distinguo sembra proprio di risentire l’assessore Dimartino, ma noi confidiamo nell’Amministrazione.
Domande, domande, quante domande, questa gente dimentica che oggi Ragusa ha finalmente il suo teatro, l’ex cinema Ideal, il teatro Ibleo o come lo vorranno chiamare i Cinque stelle.

Certo ci sarà pure qualche passacarte, con velleità ragionieristiche, che farà notare che così abbiamo perso pure quel milione e mezzo di euro che il Ministero aveva stanziato per il Concordia, vero, ma siamo nell’epoca della spending review e così diamo una mano a Roma e non si dica più che i ragusani non sono generosi.

La cosa, però, che questi detrattori dovrebbero far notare, e non fanno, è un’altra. Il protocollo siglato tra Comune e Sovrintendenza è la vera opera d’arte in tutta questa storia, recita così: “Saranno a carico del Comune tutte le spese relative all’allestimento della sala con poltroncine, sipario, tendaggi e tutte le altre attrezzature necessarie”. Un affarone, non per noi certo, ma per la Regione, che si troverà una saletta parrocchiale camuffata da teatro con i soldi dei ragusani, sempre più generosi.
Adesso però occorre che l’Amministrazione spenda qualche soldino pure per quell’altro cinema, ne faccia ciò che vuole, pure un mercato coperto, ma ne eviti il crollo, non dimentichiamo che va messo in sicurezza.

di Redazione15 Mag 2014 10:05
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