Girotondo contro il Comune per il servizio socio-psico-pedagogico

Secondo la Cooperativa Sociale Girotondo  l’Amministrazione comunale, nel  comunicato stampa del 13 settembre 2018, ha riportato diverse  “inesattezze”.
Ciò premesso la stessa è costretta a chiarire alcuni punti della questione in pieno contrasto con quanto scritto dal competente assessorato. Pubblichiamo la nota poichè attraverso l’ emittente Teleiblea abbiamo seguito, anche se solo in parte, la vicenda. Per dovere di cronaca, e senza commenti  dunque,  ecco il contenuto della suddetta nota della coop Girotondo:

L’Amministrazione comunale, secondo le normative vigenti, potrebbe attivare il servizio sia stipulando una convenzione a titolo gratuito (vedi successivo punto 2)  che, qualora avesse una seppur esigua disponibilità economica, procedendo ad affidamento diretto senza ricorrere all’evidenza pubblica (vedi successivo punto 3).

L’Amministrazione comunale dichiara il servizio socio psico pedagogico non essenziale e ne afferma solo un ruolo consultivo smentendo il capitolato di gara, vigente da almeno un decennio nella sua impalcatura base (vedi successivo punto 4).

Dinanzi  all’attuale atteggiamento dell’amministrazione viene da chiedersi, pertanto, se ha piena avvertenza della mission operativa del servizio, delle necessità del suo avvio immediato, delle possibilità giuridico operative per la sua realizzazione o se invece esistano altre difficoltà o vincoli inespressi che ne impediscano l’avvio.

NEL MERITO.

  • L’amministrazione comunale informa che il rapporto contrattuale con la cooperativa sociale “Il Girotondo” è scaduto a giugno e che quindi nessuna proroga è possibile ai sensi dell’art 106 comma 11 del d.lgs 50/2016 …” SI PRECISA CHE: proprio perché il rapporto contrattuale è concluso la vicenda non rientra nell’art. 106 rubricato “Modifica di contratti durante il periodo di efficacia”. Rientrerebbe invece nell’ipotesi di appalto già scaduto. In ogni caso ne l’Amministrazione ne la Cooperativa potevano parlare di  PROROGA in senso tecnico proprio per l’asserita carenza di fondi da parte dell’amministrazione.
  • “secondo la prevalente giurisprudenza non è configurabile un appalto pubblico di servizi a titolo gratuito…” SI PRECISA CHE: la dir. 2014/24/UE esclude dal suo ambito di applicazione gli atti a titolo garatuito e/o di liberalità. L’offerta a titolo gratuito “autoproposta” dalla scrivente non è inquadrabile nell’appalto di servizi ma, qualora accettata, si concretizzerebbe nella stipula di una CONVENZIONE dove il Comune ha una posizione dominante in quanto nel momento in cui intenda non proseguire il rapporto o  risolverlo anticipatamente la controparte non può eccepire nulla. I limiti nella scelta discrezionale della pubblica amministrazione alla stipula di una convenzione a titolo gratuito SONO SOLO 3: garantire la qualità del servizio, l’efficacia, l’efficienza e l’economicità. (tutti requisiti in essere)
  • … nella normativa vigente anche l’affidamento a titolo gratuito si configura come contratto a titolo oneroso … e l’eventuale affidamento deve sempre avvenire all’interno della cornice dell’evidenza pubblica …” SI PRECISA CHE: trattandosi di offerta a titolo gratuito “autoproposta” l’affermazione risulta non pertinente. In ogni caso qualora l’amministrazione avesse reperito anche solo 1 euro per andare in affidamento diretto l’Art. 36 comma 2 del d.lgs 50/2016 stabilisce che le stazioni appaltanti possano procedere all’affidamento di lavori, servizi e forniture di importo inferiore ai 40 mila euro mediante affidamento diretto anche senza previa consultazione di due o più operatori economici.
  • “ … l’equipe socio psico pedagogica ‘supporta’ il servizio sociale professionale del Comune, ha un ruolo consultivo,…, non anche diagnostico clinico.” SI PRECISA CHE: il servizio socio psico pedagogico, fermo il limite di operatività clinico diagnostica (attività rientrante nell’ambito sanitario e quindi in alcun modo esperibile all’interno di tale servizio), E’ REGOLAMENTATO DA UN CAPITOLATO CHE STABILISCE COMPITI E MANSIONI tra le quali: favorire il benessere, contrastare la dispersione scolastica, sostenere e attivare risorse e capacità presenti nella scuola, consentire l’attivazione d’interventi su più fronti con osservazioni in classe, colloqui con insegnanti e famiglie, contatti con centri specialistici e attività psicopedagogiche di gruppo. Favorire l’integrazione degli alunni portatori di handicap attraverso: consulenza psicologia, educativa e sociale a minori e famiglie; azioni per la prevenzione dell’insuccesso scolastico e del disagio psico sociale, azioni per l’integrazione scolastica degli alunni immigrati. Realizzare progetti di accoglienza dei minori in ingresso, screeneng delle abilità e del livello di sviluppo raggiunto. Presa in carico di minori specifici individuati dall’osservazione e dallo screeneng effettuati dall’equipe, fornire assistenza psico sociale alle famiglie degli alunni con difficoltà e/o carenze educative. Operativamente: LO PSICOLOGO compie esami attitudinali, svolge colloqui con le famiglie e i docenti, colloqui individuali con i minori previa autorizzazione delle famiglie, integra gli interventi che vengono svolti in ambito scolastico ed extrascolastico per gli alunni in situazioni di disagio; IL PEDAGOGISTA effettua l’indagine pedagogica, predispone curricula differenziati, da consulenza psicologica ai docenti e ai genitori, effettua colloqui con la famiglia, facilita l’inserimento degli alunni diversamente abili o disagiati per ridurne lo svantaggio socio culturale e favorirne l’integrazione; L’ASSISTENTE SOCIALE acquisisce informazioni socio ambientali e ove necessario le comunica al servizio sociale professionale al fine di elaborare al meglio gli interventi e di sfruttare le risorse presenti nel territorio , fornisce consulenza e collaborazione a famiglie e docenti per gli adempimenti burocratici. I TERAPISTI, ognuno per le sue peculiarità di settore,  favoriscono il miglioramento della comunicazione interpersonale e delle relazioni prevengono il disagio e lavorano sull’integrazione psico-corporea con finalità socio educativa, prevengono il disagio motorio, sensoriale, psicologico e relazionale, facilitano la comunicazione tra l’alunno straniero la famiglia e la scuola. Tutte azioni che eccedono la mera attività di consulenza. A queste vanno aggiunte tutte le migliorie e innovazioni previste nel progetto migliorativo ed attuate nel biennio 2016/2018 ivi compreso lo spazio pomeridiano socio educativo.
di Direttore20 Set 2018 09:09
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