Fontanarossa e Riggio: Disagi siciliani

genteaeroprotoSembra che Vito Riggio, il presidente dell’ENAC  in un articolo di qualche giorni fa relativo alla chiusura della pista di Catania abbia dichiarato di non essere d’accordo all’ipotesi Comiso per sopperire alle difficoltà dei siciliani che dovranno utilizzare Palermo o Reggio Calabria per i loro viaggi aerei.  Riggio è come  Giano bifronte quando è a Comiso  si spertica in complimenti per l’amico Digiacomo per aver fatto l’aeroporto, quando è a Roma denuncia i peccati originali della struttura, gli errori di Pippo e, appena può, mette i bastoni tra le ruote. Infatti su questa storia avrebbe potuto prendere anche lui la palla al balzo e e dare un impulso decisivo alla questione controllori di volo etc etc. Ma lui dice che Comiso   ancora non è all’altezza. Ora vediamo cosa sapra fare il nuovo Cda della Sacche vede nel ruolo di Presidente Giuseppe Giannone mentre l’ Amministratore Delegato e’ Nico Torrisi. Molti e  complessi gli impegni che il nuovo cda dovrà affrontare, fra questi la chiusura dello scalo di Catania (il piu’ grande del Sud Italia, al servizio di 7 delle 9 province siciliane) gia’ programmata per il periodo compreso fra il 5 novembre e il 5 dicembre 2012, per lavori di manutenzione straordinaria all’Airside (riqualificazione pista di volo e realizzazione strip laterali di sicurezza). “Siamo al fianco dell’Enac – hanno dichiarato all’unisono il Presidente Giannone e l’AD Torrisi – impegnata con il Presidente Vito Riggio e con il Ministro delle infrastrutture Corrado Passera, nella ricerca di soluzioni alternative per garantire la mobilita’ dei siciliani, per i quali l’aeroporto Internazionale di Catania rappresenta l’unica reale infrastruttura in grado di rispondere alla domanda di trasporto da/per la Sicilia di circa 3,5 milioni di residenti. In tal senso apprezziamo l’interesse manifestato in questi giorni dal mondo imprenditoriale, politico e dalla società civile per individuare soluzioni alternative alla chiusura di Fontanarossa che non penalizzino la comunità e il sistema produttivo della Sicilia Orientale”. Ma l’on. Pippo Digiacomo interviene in merito  e dice: “Fermo restando la necessità dell’intervento, ritengo assolutamente inopportuno partire a novembre con i lavori e spostare il traffico aereo a Palermo e Reggio Calabria con le conseguenze che si possono immaginare in termini di disagi per i passeggeri. Mi sembra più giusto e saggio invece rimandare al prossimo mese di marzo la chiusura dell’aeroscalo catanese e concentrarsi, nel lasso di tempo che manca, nell’apertura dell’aeroporto di Comiso per poi dirottare qui il traffico. Questa è l’unica alternativa possibile e su questa strada chiedo alla dirigenza Sac di muoversi. Si farebbe certamente una bella figura da classe dirigente seria e si darebbe una bella risposta all’Unione Europea che ha minacciato la revoca dei 20 milioni di euro di fondi strutturali erogati per la costruzione dell’aeroscalo”.

di Redazione11 Set 2012 16:09
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