ENI. Interpellanza del M5S alla Camera sulla situazione sanitaria a Gela

“Risanamento ambientale, grave situazione sanitaria e impegni del gruppo Eni a Gela siano al centro del confronto con le parti sociali”.
Lo chiedono i deputati M5S della Commissione Ambiente della Camera, assieme ai portavoce del Movimento eletti in Sicilia. Per questo hanno depositato un’interpellanza alla Camera, diretta al governo, e in particolare ai ministri dell’Ambiente e della Salute Galletti e Lorenzin.
“Il destino industriale di Gela – afferma la deputata Claudia Mannino – non può essere slegato dall’attuazione di tutti gli interventi, ancora necessari, di messa in sicurezza d’emergenza, di caratterizzazione, di bonifica e di certificazione di avvenuta bonifica delle aree comprese all’interno del perimetro del SIN. Per questa ragione sollecitiamo i ministri Galletti e Lorenzin a prendere parte attiva nel confronto e a individuare – a partire dalla ricognizione dei verbali delle Conferenze di servizi istruttorie in corso presso il Ministero – quel pacchetto di interventi a carico delle società insediate, del quale deve assicurata la realizzazione”

Ad oggi non risultano avviate le operazioni di bonifica dei suoli di pertinenza della raffineria di Gela e del sistema di contenimento realizzato a protezione delle acque di falda e non è ancora possibile escludere la diffusione ulteriore della contaminazione. Nello stesso tempo si continuano a verificare incidenti e sversamenti in aree, esterne al perimetro del SIN, di competenza della società ENIMED.
Nell’interpellanza non si richiamano soltanto gli impegni a carico di chi ha inquinato e inquina – e dunque deve pagare – ma anche quelli degli enti territoriali, e in particolare della Regione siciliana, viste le responsabilità attuali e quelle assunte nel passato, come Commissari Delegati, dai Presidenti della Giunta regionale.

Dai verbali delle ultime Conferenze di Servizi istruttorie risulterebbe che a fronte di circa 16 milioni di euro impegnati, le spese effettuate dai Commissari Delegati, al 31 dicembre del 2012, sarebbero di poco inferiori a 1 milione di euro.

“Al Presidente Crocetta, che in queste settimane ha fatto dichiarazioni alla stampa molto impegnative – aggiunge Claudia Mannino – suggerisco di pensare, prima di tutto, a onorare gli impegni . Fornisca alla Conferenza di Servizi istruttoria, e ai cittadini siciliani, i chiarimenti sulla ridotta entità delle somme spese e proceda, come richiesto dall’ASL di Caltanissetta, ad includere le aree della ENIMED nel perimetro del SIN. Al governo ricordo che la grave situazione ambientale e sanitaria, all’origine della proclamazione dello stato di emergenza nel 1999, prorogata poi fino al 2012, non è cessata”.

di Redazione29 Lug 2014 12:07
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