Emaia. Il presidente Denaro ha abbandonato la nave, fuggendo da ogni responsabilità

In attesa che il presidente dimissionario dell’Emaia, Giovanni Denaro, fornisca delle risposte agli interrogativi che abbiamo posto, soprattutto sul perché la condizione dell’azienda speciale è andata via via a degradarsi riducendosi ad un disastro prima che si decidesse di intervenire, circostanza che, naturalmente renderà più complessa ogni ipotesi di risanamento, a qualche domanda abbiamo cercato noi di trovare una soluzione”. Lo affermano i consiglieri comunali Santo Cirica, Daniele Barrano e Franco Caruso che tornano a battere sul tasto della difficile situazione che riguarda da vicino la realtà produttiva collegata al Comune di Vittoria. “In realtà – chiariscono Cirica e Caruso – Denaro si è comportato esattamente come il comandante che abbandona per primo la nave quando quest’ultima sta per affondare. Infatti, nello spiegare le ragioni delle proprie dimissioni, Denaro sostiene, tra l’altro, che uno dei motivi scatenanti è da ricercare nel disaccordo con il direttore dell’azienda speciale, Paolo Sbezzo. Ora, però, siccome il contratto del direttore è a termine, scadeva il 31 dicembre scorso, e considerato che lo stesso non è stato rinnovato, quindi Sbezzo non è più direttore dell’Emaia, non si capisce a quali contrasti continui a riferirsi Denaro visto e considerato che una delle figure chiavi della gestione dell’Emaia non c’è più. Il vero problema è che il presidente dell’Emaia, in considerazione del fatto che sarebbe rimasto l’unico responsabile dell’azienda speciale, dovendo rispondere di tutte le grane che da qui a qualche settimana continueranno ad abbattersi sull’azienda, ha pensato bene di eclissarsi per non rimanere coinvolto. Alla faccia dell’amministratore responsabile. Noi, ovviamente, esprimiamo un giudizio politico estremamente negativo su come è stata gestita questa vicenda, non dimenticando che l’Emaia dovrà continuare a rappresentare un punto di riferimento per la crescita e lo sviluppo economico della nostra città. Ma è chiaro che le responsabilità dovrà assumersele chi ce le ha. A cominciare dal presidente Denaro”.

di Redazione05 Gen 2015 11:01
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