Droga tra le melanzane

Dpiante drogaue i soggetti arrestati ed una piccola piantagione di marijuana sequestrata a seguito del blitz compiuto dalla sinergia tra i Carabinieri del Nucleo investigativo di Ragusa, i Finanzieri della Tenenza di Vittoria ed i Poliziotti del Commissariato di Vittoria.

Il costante scambio informativo e le diverse professionalità  hanno permesso che le tre Forze di Polizia operassero, come consolidata ed efficace consuetudine, fianco a fianco, come fossero un unico Corpo.

Se ne sono resi conti Sulsenti Salvatore, pregiudicato, e De Caro Giuseppe, incensurato, entrambi vittoriesi. Gli operatori di polizia li hanno infatti sorpresi, entrambi nella proprietà del Sulsenti, a coltivare piantine di marijuana. Non semplice “erba”, ma marijuana del tipo “skunk”, pericolosissima poiché ad alta concentrazione di principio attivo.

La tranquillità  mostrata da entrambi all’atto del controllo era forse dovuta proprio alla varietà delle piante coltivate illecitamente. Si trattava infatti di piante c.d. “nane”, le quali riescono a raggiungere un elevato grado di maturazione sin già da una piccola altezza. Risultava dunque agevole occultarle tra le piante di melanzane.

E’ infatti risultata difficoltosa l’individuazione delle stesse da parte degli operatori di polizia, i quali hanno a lungo rovistato tra le serre di melanzane. Il forte odore rilasciato, in virtù del massimo della fioritura dalle piante di canapa, ha contribuito a guidare gli uomini delle Forze dell’ordine a contare oltre 12 arbusti. Evidenti i segni della presumibile estirpazione di un numero ben più alto di piante.

La cura nel lasciare spazio di crescita alle piante, la costante irrigazione e soprattutto la presenza di torba tra le radici, hanno levato ogni dubbi su eventuale ed improbabile crescita occasionale delle stesse.

Lascia riflettere il rinvenimento di numerose fondine e di un cinturone ben occultati in una busta e sotto cumuli di plastica tra due serre. All’interno della busta è stata trovata anche una scatola di munizioni calibro 22.

 

I due vittoriesi sono stati così tratti in arresto e tradotti presso la Casa Circondariale di Ragusa, su disposizione del Magistrato di turno, il Sostituto Procuratore – Dott. Marco Rota.

di Redazione26 Apr 2013 09:04
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