Dichiarazione consigliere Stevanato sull’epilogo dei lavori consiliari di ieri 24 marzo

“Ho ritenuto indifferibile, a fine lavori, prendere la parola per chiedere il rinvio della trattazione del punto inserito all’ordine del giorno, a causa dell’esasperazione degli animi che si è registrata nella seduta di ieri, 24 marzo, nell’aula consiliare del Comune di Ragusa”.

E’ quanto ha proposto, ieri sera, il consigliere del Movimento Cinque Stelle Maurizio Stevanato. “Per oltre quattro ore il consiglio comunale è rimasto impantanato nella trattazione dell’ordine del giorno proposto dal consigliere di opposizione Giorgio Mirabella, su Punta di Mola. Per ben quattro ore si è dibattuto sul punto senza giungere ad alcuna soluzione. Da parte della maggioranza c’è stata la richiesta di modificare in alcuni punti l’ordine del giorno; dall’altra l’atteggiamento delle minoranze arroccate nelle loro posizioni, sino all’esasperazione degli animi. Clima talmente difficile che, mio malgrado, abbiamo assistito ad una degenerazione di toni e posizioni, sino all’attacco fisico di un consigliere di minoranza nei confronti di un collega d’aula della maggioranza. Fatto che di per sé è da condannare in ogni suo aspetto, soprattutto alla luce del fatto che è stato consumato all’interno dell’aula consiliare. Un esempio talmente grave di come possa degenerare il dibattito politico che ci ha lasciati allibiti. Senza entrare nel merito dell’episodio che si commenta da sé, il dato che maggiormente emerge è la difficoltà oggettiva che in alcuni casi si ha nella gestione del consiglio comunale. Non è possibile riservare ben quattro ore alla trattazione di un punto, segnatamente un ordine del giorno, a discapito di quanto altro era ancora in programma. Risulta assurdo, oltre che improduttivo, continuare con questo modus operandi che non porta a nulla di concreto e che risulta essere solo un aggravio di spese per l’Ente, senza alcun ristoro effettivo. La dialettica politica – prosegue Stevanato – deve seguire il suo corso, ed è ovvio che maggioranza e opposizioni non possono essere sulla stessa lunghezza d’onda, ma ciò che poi alcune volte accade con l’assunzione di posizioni preconcette al punto da sfociare in un dibattito verbale sin troppo esasperato e addirittura in scontri d’aula è oltremodo ingiustificato. Invito dunque sin d’ora la conferenza dei capigruppo a lavorare anche ad una sorta di codice di autoregolamentazione. Un documento non scritto, ma a cui tutti dobbiamo tenere fede affinché episodi del genere siano isolati ed irripetibili. Allo stesso tempo chiedo al presidente del consiglio di porre una ulteriore vigilanza sugli ordini del giorno che vengono inseriti in calendario e a dare un’accelerazione al dibattito sulle modifiche del regolamento consiliare, in modo da riorganizzare tutto l’assetto che riguarda i lavori consiliari e i diritti e doveri di ciascun consigliere”.

di Redazione25 Mar 2015 19:03
Pubblicità