Dare a Cesare quel che è di Cesare.

A cinquantanni esatti dalla nascita del Rugby a Ragusa arriva questo finanziamento regionale per la copertura della tribuna del campo di via della Costituzione a Ragusa. La struttura dedicata ad uno sport che in città è riuscito a creare un vero e proprio movimento di appassionati anche per gli ottimi risultati nel settore giovanile, in verità fino ad ora non ha mostrato di avere una gran fortuna. Il fondo è sempre stato malmesso e l’idea di erbetta è molto lontana da quella irlandese. Vedi foto.  Ma sappiamo che non è possibile paragonarci a quelle realtà anche se in Sicilia sono pochissime le città che vantano uno stadio tutto per il Rugby e questo ci fa piacere proprio soprattutto perchè abbiamo faticato tanto per ottenere questi risultati. Cogliamo anche l’occasione per ricordare che nei prossimi giorni verrà ufficialmente presentato un libro che parla di questi 50 anni appena trascorsi, diremmo anche felicemente. Ma la polemica è dietro l’angolo facendo riferimento al  motto “date a Cesare quel che è di Cesare” e nessuno si prenda meriti che non ha. Così se è vero che in molti si sono battuti allora per realizzare l’intero impianto ora la questione della tribuna deve essere trattata con rispetto dei protagonisti. Cosi sembrano dire i rappresentanti di Territorio Michele Tasca ed Emanuele Distefano:  “Siamo contenti per i risultati che potranno ulteriormente arrivare considerata la grande crescita del movimento sportivo. Ci dispiace per la malafede dimostrata da un’amministrazione comunale che, nell’annunciare l’intervento, non ha avuto la sensibilità di ringraziare chi, in effetti, si è speso per attivare questo progetto e farlo finanziare”.  “Ci dispiace,
davvero – continuano Tasca e Distefano – che i grillini abbiano perso un’altra
occasione di dimostrare quanto ciò che si dice sul loro conto non risponda al vero. E,
invece, non fanno altro che confermare tale circostanza. E tutto ciò a fronte di un
sindaco, quello precedente, cioè Nello Dipasquale, che si era prodigato per dare il via
all’iter progettuale e di un deputato regionale, lo stesso Nello Dipasquale, che, all’Ars,
si era poi adoperato, come in effetti è accaduto, di fare in modo che il progetto potesse
essere finanziato. Fin qui i fatti. Poi che la Giunta Piccitto si sia arrogata il diritto di
comunicare l’avvenuto finanziamento senza fare menzione di chi ha favorito tutto il
processo, è indicativo di come alcuni la pensano. E noi, come Territorio, non possiamo far altro se non prenderne atto”.

di Direttore07 Dic 2017 11:12
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