Crocetta a tempo.

cancellieri crocettaSiamo davvero nei guai! Dopo il tanto vituperato governo Lombardo che è riuscito a battere tutti i record mondiali per inefficienza e per il numero dei commissari che è riuscito a fare ora tocca al governo Crocetta trovarsi sotto accusa. E a farlo sono quelli del m5s  che prima avevano inneggiato alla santa e strana alleanza ma che però aveva dato evidenti frutti. Quali ci chiediamo? Forse la follia delle province oppure la mano di spugna sulla formazione oppure il Muos o ancora il turismo gabbato? Nulla però di reale. Tutte chiacchiere dicono ora gli uomini e le donne di Cancellieri.  E dopo una luna di miele, breve ma intensa,  dopo le incomprensioni, ora lo stallo, infine la fiducia a tempo. O la promessa di sfiducia. Fra i due movimenti “rivoluzionari” dell’Assemblea regionale siciliana – Il Megafono di Rosario Crocetta e il Movimento 5 Stelle di Giancarlo Cancelleri – tutte le stagioni sono state attraversate. Gli stellati, da ultimo, hanno annunciato che a fine anno staccheranno la spina a Crocetta, perche’ da oggi la loro e’ “una fiducia a termine”. A meno che il governatore non cambi alcune cose – Muos, aree di sviluppo industriale e nomine – il gruppone stellato – 14 deputati regionali su 90 – presentera’ una mozione di sfiducia. E’ una iniziativa che potrebbe essere sostenuta dalle opposizioni ed esercitare la sua attrazione nelle aree di diffidenza ed insofferenza che serpeggiano nella strana maggioranza di governo, passata dalla quota di 38 a 48 (deputati) grazie alla nascita di gruppi parlamentari di nuovo conio.

Se il M5S promette di ritirare la fiducia, ammette di averla concessa e di mantenerla. Se il governatore, dopo avere enfatizzato il “modello Sicilia”e il cammino comune con il M5S, si rammarica delle critiche di Cancelleri, ammette che il sostegno c’e’ e potrebbe continuare ad esserci.
Per capirci qualcosa bisogna abbandonare le vecchie categorie – fiducia e sfiducia, sostegno e opposizione, maggioranza e minoranza ecc – e avere attenzione alla quotidianita’, come pretende la “teologia” grillina (accordi sui fatti, le questioni da affronatre, i progetti da esaminare, i programmi da sviluppare ecc), e la politique d’abord di Rosario Crocetta.

Al governatore siciliano va bene cosi’, sarebbe impossibile anche a lui pianificare un patto senza tenere conto delle colorate sensibilita’ dei suoi sostenitori “ufficiali”, ed agli stellati pure, perche’ vogliono governare senza patteggiare ne’ fare sapere che stanno con il governo. Molti gli infincimenti e molti gli inevitabili fraintendimenti.

Il Movimento 5 Stelle preferisce continuare a credere che si possa svolgere un’attivita’ politica e legislativa, seppur su un singolo provvedimento, in un’assemblea parlamentare senza dovere sedersi attorno al tavolo con alcuno, e, finisce con il collezionare delusioni.

Un’attivita’ legislativa comune, sia pure su un singolo argomento, abbisogna di confronto, rinunce, accordo. Alleanze non possono essere disconosciute. E’ l’abc della democrazia parlamentare.
C’e’ una componente di furbizia, seppure in dosi modeste, ed una componente di inesperienza nell’atteggiamento grillino. L’annuncio della fiducia a termine, ammissione di un sostegno politico finora pressocche’ inesistente, e’ la prova inconfutabile del cul de sac a 5 stelle.

Da siciliainformazioni.com

di Direttore15 Ago 2013 11:08
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