Costaiblea in archivio nel nome di Marcello Perracchio, gli enti latitano ma Vito Zagarrio non molla. Anzi…

Una venatura di affettuosa commozione, mentre scorrevano le immagine dell’indimenticabile Marcello Perracchio in versione” dottor Pasquano, ha accompagnato la (bella) chiusura della ventunesima edizione di “Castaibla Film Festival”, ancora una volta capace regalare agli spettatori una navigazione ricca di fascino e di inusuali “occasioni” di incontro con il grande cinema e di raggiungere senza difficoltà il previsto porto d’arrivo, nonostante la scarsità di “carburante” imposta dall’ormai tradizionale “freddezza” delle istituzioni. Un vero peccato, un grosso errore e, soprattutto, un mancato riconoscimento a chi lo avrebbe strameritato, come ampiamente dimostrato dall’ultraventennale vissuto della manifestazione fortemente voluta (e difesa a dispetto di tutto) dal regista professor Vito Zagarrio (nella foto una scena del suo “La donna della luna”), direttore artistico e patron, insieme col direttore organizzativo Pasquale Spadola e gli altri collaboratori. Daniele Ciprì, il premiato col “Carrubo d’oro” 2017, è stato l’ultimo in ordine di tempo della straordinaria carrellata di ospiti (registi, attori, produttori ecc.) proposti nel corso degli anni, in un Festival (da qui il grandissimo merito del vissuto) che in tutte le edizioni ha svolto anche benissimo il ruolo di guida qualificata per il non sempre facile viaggio nel cinema nuovo, della sperimentazione (anche digitale), e la splendida vetrina offerta al cinema “giovane” (il premio “Rosebud Opera Prima” è andato a Daniele Vigore, siciliano doc), con un occhio particolare a quello made in Sicily. Tutto questo, riconosciuto dalla critica e dagli spettatori e dal gradimento mostrato in primis dagli stessi ospiti, purtroppo non è bastato a smuovere l’indifferenza di chi, invece, avrebbe dovuto coglierne le enormi potenzialità di richiamo e di promozione in favore dell’area iblea, supportando con un adeguato sostegno economico la fortunata combinazione di poter già disporre di “addetti ai lavori” di altissima qualificazione in grado di garantire il giusto spessore della proposta. Peccato davvero, ripetiamo. Ma per fortuna, di Costaiblea e non solo, Vito Zagarrio continua a guardarsi bene dall’abbassare bandiera: ribadita la dignità di quanto è stato possibile fare quest’anno, ha evidenziato la qualità delle due serate con il loro non piccolo corredo di emozioni e commozioni, annunciando una ventiduesima edizione “a tre punte” (Roma, Enna e Ragusa) che promette tanti… gol.

di Gianni Papa24 Dic 2017 18:12
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