Corso di formazione “Qualità, sicurezza e sostenibilità delel filiere agroalimentari”

Camera_di_commercio_2Saranno quindici incontri diversi durante l’arco del 2014 gli appuntamenti formativi per oltre cento ore di formazione con i quali saranno adeguatamente specializzati sui contenuti principali delle filiere agroalimentari di eccellenza del territorio dalla produzione alla trasformazione, al consumo, con riferimento alla carne, al latte, ai vegetali, i giovani corsisti selezionati.
Questo il contenuto di alto livello del corso di formazione che coinvolgerà trenta laureati di meno di quarant’anni residenti in provincia di Ragusa, tra laureati in medicina, in veterinaria, in biologia, in tecnologie alimentari, in scienze agrarie, selezionati sulla base di un bando che da oggi sarà recuperabile nei siti web della Camera di Commercio di Ragusa, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale e dell’ASP 7, e la cui scadenza per la presentazione della domande è stata fissata al 16 dicembre prossimo.
A presentare ufficialmente il corso, in Camera di Commercio, oltre al commissario straordinario dell’ente camerale on. Sebastiano Gurrieri, i qualificati tecnici ed esperti che stanno collaborando per la realizzazione scientifica del corso e che hanno messo a disposizione la propria competenza e professionalità.
Così le Università di Torino e di Messina, con i rispettivi dipartimenti di medicina veterinaria, la SISVET, Società delle Scienze Veterinarie, il Corfilcarni, insieme ai citati Asp 7 con il suo servizio veterinario, l’IZS e l’ordine dei veterinari provinciale, hanno illustrato i percorsi che caratterizzano la proposta formativa.
E’ toccato a Vincenzo Chiofalo, docente a Messina e presidente Corfilcarni, che ha coordinato i lavori, indicare le linee caratterizzanti della nuova esigenza di crescita professionale dei laureati chiamati oggi ad una sempre più approfondita specializzazione.
Un contributo di qualità ai lavori con specifiche indicazioni di grande competenza è arrivato da Bartolomeo Biolatti, dell’università di Torino che sarà uno dei docenti di spicco del corso di formazione.
Un intervento che ha messo in luce aggiornate riflessioni sul territorio e sulla realtà degli allevamenti nella provincia di Ragusa con la indicazione di numeri e di riferimenti socioeconomici, è stato quello di Pippo Licitra, capo veterinario dell’ASP 7, che ha rimarcato quanta parte determinante nell’economia agricola nazionale rappresenta la zootecnia e l’agricoltura in genere della provincia iblea,
Puntuali riflessioni sul ruolo della ricerca e della sperimentazione che vede l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Sicilia in prima linea con azioni di attenta ricerca ed analisi e studio nell’interesse delle aziende e dei consumatori, sono state presentate nei loro interventi dal l direttore generale Antonio Salina e dal responsabile dell’area iblea Giovanni Tumino, anche loro chiamati nella docenza del corso a dare contributi di rilievo anche con riferimento alla parte pratica ed aziendale.
Infine la giornata ha registrato il resoconto appassionato delle proprie esperienze, esaltanti e difficili ma proficue, che sono state fatte in altre aree del paese, come in Campania, tra preoccupazioni ambientali e sanitarie ed esigenze di valorizzazione del comparto agroalimentare, presentato da Antonio Limone, commissario dell’Istituto Zooprofilattico di Portici, che ha anche agganciato il suo intervento all’attualità del problema della “terra dei fuochi” nella sua regione.
Ma la conclusione esaltante della giornata di lavori è stata regalata ai presenti dalla relazione conclusiva del prof. Giovanni Ballarini, professore emerito di clinica medica veterinaria all’università di Parma, che da “antropologo dell’alimentazione” come si è definito, ha spaziato tra i valori mitici del cibo e della tavola, alla ricerca del senso pieno degli obiettivi che il corso dovrà raggiungere dando un contributo alla crescita della professionalità di alcuni giovani professionisti ma anche restituendo visibilità e concretezza ai tre indicatori assunti a tema della formazione, e cioè qualità, sicurezza e sostenibilità degli alimenti.
Durante la affollata riunione di presentazione del corso, è stato possibile anche fare il punto sulle diverse attività camerali che riguardano il mondo della valorizzazione della produzione dell’agroalimentare di eccellenza, e non si è mancato di indicare nel recupero delle presenze storiche del nostro patrimonio agricolo e zootecnico, con un puntuale riferimento all’importanza della dimenticata razza bovina modicana, per una nuova strategia di crescita della nostra economia.

di Redazione26 Nov 2013 18:11
Pubblicità