Continua il tesseramento PD degli ex Megafono, ma si contano le assenze

Il passaggio annunciato dal presidente della Regione siciliana Crocetta dal Megafono – e movimenti che a quello stesso facevano riferimento – al Partito Democratico è in atto. A Ragusa, l’on. Dipasquale, la cui decisione ha suscitato abbastanza scalpore da scatenare l’ironia dei social network (è nata la pagina Facebok “Compagno Nello”), è stato il primo a tesserarsi al partito di Matteo Renzi, ma altre adesioni sono seguite nei giorni scorsi.
Una decina di persone, al momento, ha deciso di seguire il deputato regionale iscrivendosi, però, al circolo “Rinascita Democratica” e non al “Pippo Tumino” come ha fatto Dipasquale. E nelle sedi PD han già cominciato a fare i conti per capire, in prospettiva, quante nuove tessere faranno con l’ingresso dei fedeli all’ex sindaco.
Dall’altra parte, invece, nel centrodestra, è caccia ai malcontenti. Non è un segreto, infatti, che mentre alcuni sono ben disposti a lasciarsi alle spalle definitivamente le pregresse esperienze politiche in partiti dalle posizioni diametralmente opposte a quelle del Pd (il consigliere comunale Mario Chiavola, lo ricordiamo, ha militato in Alleanza Nazionale), altri mal sopportano l’idea dell’ingresso in un partito ufficialmente sbilanciato a sinistra.
Il ragionamento è questo: finché ci si muove all’interno di una forma politica la cui posizione politica è strettamente legata alla realtà locale – come è stato all’inizio il Movimento Territorio – le idee personali vanno in subordine al bene della comunità. Ma portare in tasca la tessera del Partito Democratico, lo stesso contro il quale, magari per anni, si è lottato nelle sedi istituzionali da banchi opposti, rischia di far venire l’orticaria a qualcuno.
Potrebbe essere il caso, ad esempio, di Angelo La Porta e Venerando Suizzo: assai defilati in questa fase e detentori, insieme, di un buon pacchetto di voti nel quartiere di Marina di Ragusa, attirano la curiosità neanche tanto celata dei vertici di Forza Italia che, tra l’altro, ha avviato la propria campagna di tesseramento. E certamente non aderirà al Partito Democratico il consigliere Elisa Marino che, nonostante sia stata eletta in una lista civica che sosteneva il candidato sindaco Cosentini, già pochi mesi dopo l’insediamento del sindaco Piccitto, aveva trovato da ridire sulla compagine che all’on. Dipasquale fa riferimento. E a proposito di questo, le solite “malelingue” raccontano che perfino lo stesso Cosentini starebbe ancora manifestando la propria titubanza su tutta l’operazione, nonostante si sia mostrato ben favorevole nel corso dell’assemblea del movimento Territorio durante la quale è stato annunciata la decisione.
Intanto non si sprecano le ipotesi sulla possibilità di nuove alleanze interne al Pd: Dipasquale, Mario D’Asta e Peppe Calabrese, secondo alcuni, avrebbero già stretto un accordo di ferro per cominciare a prepararsi per eventuali prossime elezioni, di qualsiasi livello. Prestando fede a questa teoria, Dipasquale mirerebbe ad una poltrona romana, Calabrese all’Assemblea Regionale Siciliana, mentre D’Asta vorrebbe tanto essere il futuro sindaco della città. Ma queste sono solo ipotesi, a nostro avviso, molto al di là da venire.

di Leandro Papa10 Nov 2014 11:11
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