CNA: Ispica è lacerata dal lavoro nero

Gli impiantisti di Ispica hanno chiesto di incontrare il presidente territoriale della Cna, Tonino Cafisi, con il responsabile organizzativo, Carmelo Caccamo. La riunione, tenutasi nella sede dell’associazione di categoria, è servita per mettere, ancora una volta, in luce lo stato di grave malessere in cui versano gli operatori del settore. “A distanza di un anno da quando abbiamo affisso un manifesto pubblico – dice Cafisi – siamo costretti a tornare sulla vicenda. Perché stiamo parlando di imprese tutte in regola con le normative sulla sicurezza, che credono nel loro lavoro e che danno occupazione e che, però, si trovano, ogni giorno, ad operare in una città lacerata dalla piaga del lavoro nero. Non stiamo parlando di piccoli lavori ma di interi cantieri. Non riusciamo a capire perché, all’interno di un cantiere, si permette la presenza di lavoro sommerso. Nella maggior parte dei casi si tratta di soggetti che svolgono già un lavoro alle dipendenze di enti pubblici”. Le imprese hanno presentato alla Cna dati precisi che forniscono un quadro dettagliato della problematica. “Ci rivolgeremo – dice Cafisi – alla Guardia di Finanza, all’Ispettorato del Lavoro e al comando della polizia municipale per mettere a nudo chi sta distruggendo il lavoro vero. Le imprese chiedono ai cittadini e ai tecnici un aiuto concreto. Occorre commissionare lavori solo a ditte in regola e in possesso di tutti i requisiti di legge”.

di Redazione05 Feb 2014 10:02
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