Cartelle pazze. Il Laboratorio politico culturale 2.0 si fa portavoce dei tanti, troppi cittadini vessati da questo sistema folle e chiama in causa il sindaco e l'assessore Martorana, come sempre silenti

Il Laboratorio politico 2.0 torna a parlare del servizio di recupero credito in merito alle imposte e tasse cittadine. Oltre all’esposto già presentato e all’ordine del giorno che Sonia Migliore e Manuela Nicita hanno portato in Consiglio comunale, il Lab 2.0 si fa carico di dare voce a un nutrito comitato di cittadini e imprenditori che hanno a che fare con cartelle pazze di migliaia di euro. Molte di queste sicuramente errate negli importi oltre che eccessive.
L’amministrazione comunale di Ragusa deve impegnarsi per ascoltare questi contribuenti e trovare delle soluzioni. Si contano a decine i ricorsi sugli accertamenti dalla ditta incaricata e, se il Comune dovesse perderli, il danno sarebbe enorme e a carico di tutta la collettività.
E’ il caso che il primo cittadino la smetta di rimanere sordo alle lamentele dei ragusani, molti dei quali lo hanno pure votato. La misura è colma e sono tantissimi gli imprenditori , agricoli, commerciali e turistici già pronti a consegnare le proprie licenze perché non ce la fanno più.
“Piccitto e l’assessore Martorana, che hanno sempre puntato a fare cassa – dice Sonia Migliore – non possono continuare a guardare la città come se si trattasse di un enorme bancomat. Bisogna avere il coraggio, la determinazione e la sensibilità di compenetrarsi nelle reali esigenze dei cittadini. Come Laboratorio 2.0 – conclude – ci faremo carico di organizzare delle iniziative tramite le quali chiederemo all’Amministrazione comunale di ascoltare e trovare soluzioni”.

di Redazione27 Mar 2017 12:03
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