Calcio: si attende il comunicato di radiazione dalla Lega

tifosiragusaCon la comunicazione fatta alla Lega dal presidente Savarese di voler continuare solo l’attività delle squadre giovanili, il Ragusa ha attraversato l’ultimo check point prima del confine della radiazione: a questo punto non rimane che attendere il comunicato della Lega attraverso cui sarà ufficializzata la radiazione della società dal campionato di serie D. Sarà, quindi, evitato agli otto ragazzini disponibili di dover scendere in campo per i “soliti” nove minuti, risparmiando loro una figuraccia che di sicuro non meritano: nello stesso tempo, dal momento del comunicato, atteso per oggi, il Ragusa avrà cessato di esistere anche ufficialmente, lasciando il compito di rappresentare la città al livello calcisticamente più alto alla New Team del presidente Vitale ed al Marina di Ragusa del presidente Alabiso. I tanti nodi di una stagione disgraziata, accompagnati dalla (generale) dissennata gestione della situazione, sono venuti al pettine ed hanno condotto a questo, squallido, umiliante epilogo: Ragusa non è più presente nella mappa calcistica nazionale, e se ripartirà dovrà farlo dal gradino più basso, la Terza Categoria (salvo escamotage vari, ma nella migliore delle ipotesi potrà essere la Promozione). Secondo copione, adesso tutti diranno di averlo previsto, ma in realtà il 26 giugno sorrisi e le espressioni entusiaste erano in nettissima prevalenza sui pessimisti e sulle pochissime Cassandre, che chiedevano cosa mai potesse spingere gente venuta dalla Campania a prendere le redini del Ragusa. Purtroppo le Cassandre avevano ragione, ma neppure loro avevano messo in conto una simile fine ingloriosa e non edificante: un colpo durissimo anche alla credibilità di una città, dal quale non sarà facile riprendersi. Di sicuro ci vorrà tempo, buona volontà e voglia “vera” di rinascere battendo altre strade: se c’è chi ha in animo di farlo, si faccia avanti già ora, mettendo in chiaro i suoi programmi, gli obiettivi ed il resto. Non è prematuro, anzi. Perché la programmazione è sempre importantissima, ma nel caso di chi deve ripartire da zero è una “dotazione di bordo” assolutamente indispensabile.

di Gianni Papa22 Gen 2014 10:01
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