Bilancio di previsione. I consiglieri di F.I.:”I nostri correttivi in favore delle fasce più deboli della società e non solo”

“Oltre sessanta gli emendamenti che abbiamo presentato al bilancio di previsione che è stato approvato dalla giunta e nella seduta di ieri portato in consiglio comunale a Ragusa. Uno strumento di programmazione privo di prospettiva, arido nella forma e sin troppo essenziale nei contenuti”.
E’ il giudizio unanime espresso dai consiglieri del gruppo di Forza Italia Maurizio Tumino, Giuseppe Lo Destro e Giorgio Mirabella che non hanno esitato, come annunciato nelle precedenti settimane, a proporre dei correttivi con la presentazione di oltre sessanta emendamenti su cui adesso si attendere il parere di legittimità da parte del collegio dei revisori dei conti.
“Ciò che temevamo si è anche in questo caso puntualmente concretizzato. – hanno tuonato i tre consiglieri di Forza Italia – Lo strumento di previsione finanziaria che la giunta ha presentato, su cui rimangono in piedi tutte le perplessità rispetto le procedure seguite, è carente. Due le direttrici fondamentali che ci hanno indotto ad esprimere questo giudizio. Innanzitutto sono stati tagliati oltre due milioni e mezzo di euro ai servizi sociali e sono stati introdotti ben 21 milioni di euro di nuove tasse per i cittadini ragusani. Governare in questo modo è assurdo e soprattutto ben distante dalla linea con cui il Movimento Cinque Stelle si è presentato alla cittadinanza.
Far quadrare i conti – proseguono i consiglieri Tumino, Lo Destro e Mirabella – aumentando in modo spropositato la tassazione, è un’azione spropositata ma soprattutto poco attenta alle vere esigenze della comunità. Ragion per cui abbiamo assunto l’onere di formulare oltre sessanta emendamenti, quali correttivi all’atto presentato dalla giunta affinché si riequilibri il tutto, partendo proprio dai bisogni.
Dunque emendamenti a favore dell’Anffas e del Piccolo Principe che si occupano di assistenza alle persone con disabilità, proposta di stanziamenti per le società sportive che rappresentano la nostra città e non possono essere lasciate sole, ed ancora interventi migliorativi per l’abbattimento delle barriere architettoniche che rappresentano un serio problema per la deambulazione in città ed iniziative a sostegno delle piccole e medie imprese con l’introduzione del prestito d’onore e del microcredito.
Ogni anno – continuano i consiglieri Tumino, Lo Destro e Mirabella – l’amministrazione, per argomentare le scelte compiute, si appella all’avvenuta riduzione dei trasferimenti da parte di Stato e Regione. Ma per far fronte a questa detrazione, tra l’altro facile da preventivare, basterebbe compiere un’attenta analisi dei costi e se scomputi devono esserci, dovrebbero riguardare i capitoli di spesa ritenuti superflui. Invece, ancora una volta – concludono i tre consiglieri – si preferisce ridurre servizi indispensabili, piuttosto che compiere altre valutazioni.
Questo è un modo di amministrare molto lontano dalla nostra idea ed anche dal buon senso, ragion per cui osteggeremo scelte che minano il sacro santo principio dell’equità sociale e sostenibile”.

di Redazione09 Ott 2015 14:10
Pubblicità