Basket f: Schio pareggia il conto, lunedì sera gara tre

La serata non era cominciata bene, con una gara per cani (anche se belli e addestrati alla perfezione) al posto della diretta dal PalaCampagnola, in inspiegabile ritardo: poi (tardi) le cose si sono rimesse a posto, ma Rai Sport 2 non ci ha fatto una gran figura. Alla fine Schio ha vendicato il PalaMinardi, con 68-54 bello (per i veneti) a vedersi un filino in più degli undici punti di scarto incassati a Ragusa, ma del tutto ininfluente nel conto generale delle sfide. Il palazzetto vicentino era stracolmo, a riprova di quanto il pubblico di casa avesse “digerito male” l’affronto in terra di Sicilia e di quanto la supercorazzata sentisse il bisogno di ogni aiuto possibile in una gara che sarebbe stato pericolosissimo sbagliare. La Passalacqua ha perso, ma ha dimostrato di essere una grande “vera”, come era giusto e logico attendersi dalla prima neopromossa capace non soltanto di raggiungere la finale scudetto ma anche di battere la detentrice del titolo in gara uno. Ha tenuto il campo con dignità, dando vita a ben due grandi rimonte (frustrate sul più bello da due “ferri” su bombe da tre) contro una prima della classe concentrata e determinata al massimo, fortissima come tutti sapevano e, soprattutto, con una Larkins devastante, per la quale coach Molino dovrà pensare a modi efficaci di fermarla nei prossimi incontri. Si è battuta alla pari, sbagliando tanto ma facendo anche tante belle cose, senza abbattersi, ricucendo ogni volta strappi anche molto estesi e rimanendo in partita fino all’ultimo minuto. Un messaggio importante per gara tre di lunedì sera, prologo a gara quattro di nuovo al PalaMinardi: essersela assicurata è un’impresa miracolosa, ma in casa Passalacqua nessuno, dal presidente Gianstefano ai tecnici, allo staff, ai tifosi e, naturalmente, alle giocatrici, la ritiene già un premio appagante. Pertanto la sconfitta di stasera non è che la seconda puntata di una storia con due sole certezze: che si riparte da 1-1 e che lo scudetto sarà assegnato solo alla terza vittoria. Neppure il caso di ricordare, quindi, che si può benissimo continuare a sognare. Tabellino: Micovic, Gatti 7, Mauriello, Galbiati 5, Williams 13, Walker 13, Malashenko 13, Wabara 3, Soli, Valerio. Allenatore Molino, vice allenatore Ferrara.

di Lina Giarratana27 Apr 2014 00:04
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