Basket f: Passalacqua, se qualcuno pensava…

Certo, non al PalaMinardi, ma “in giro” qualcuno poteva anche aver pensato che l’aquila si fosse azzoppata. Sapete com’è, avrebbe potuto dire, le ragazze sono stanche, la stagione è stata molto tirata, qualcuna non è in condizioni fisiche ottimali e roba del genere. Morale, attendevano la Gesam Lucca per dimostrare che loro avevano capito tutto e che le cose per il futuro sarebbero state diverse e, molto, più complicate. Per la verità i primi due tempini contro Lucca non avevano confortato le loro aspettative, però, da bravi “cucchi sapienti”, confidavano nei secondi venti minuti e non perdevano le speranze. Che sembravano materializzarsi nei primi quattro minuti al rientro dopo il riposo lungo, quando le biancoverdi rimanevano a bocca asciutta e venivano riprese. Poveri “cs” (cucchi sapienti”) e povero Lucca: non avevano capito che ogni tanto anche le aquile debbono rifiatare e che, se esageri nel “prenderti troppe libertà” mentre si stanno riposando, le conseguenze possono anche essere sgradevolissime. Difatti, in cinque minuti una micidiale serie di beccate ha bucato la mongolfiera lucchese appena giunta all’altezza della ragusana, facendo sfuggire il gas (ah,ah) da un’infinità di fori e riportandola bruscamente a terra. Il resto, leggi ultimo tempo, è stata soltanto un doveroso completamento dell’impegno partita. Il tutto, non dimentichiamolo, con Plenette Pierson costretta da una caviglia “in disordine” a guardare dalla panchina le compagne vincere. passplenpieLa marcia è stata quindi ripresa, bella e imperiosa come sempre, e nonostante le difficoltà degli ultimi tempi, sotto forma di infortuni e acciacchi vari, la convalescenza sembra molto ben avviata verso la guarigione completa. In più, anche Sara Canova è ufficialmente “entrata nel giro”, e verrà di sicuro utile nel prosieguo del viaggio. Per completare l’opera ci sarebbe voluta la sconfitta di Schio, che avrebbe annullato del tutto gli effetti della battuta d’arresto con Vigarano: non è arrivata ma è mancata davvero solo un’inezia, visto che le campionesse in carica hanno avuto bisogno di un supplementare per mettere sotto Venezia. Peccato, ma va benissimo anche così. Adesso attendiamo Plenette, il cui infortunio non dovrebbe essere impossibile da recuperare in tempi brevi (senza contare che il medico sociale è specialista in capolavori) e prepariamoci per Napoli, dove Ricchini farebbe carte false per rompere le uova nel paniere di Molino. In amicizia e da colleghi in azzurro, s’intende, però, come dice il vecchio adagio, “dai nemici mi guardo io, dagli amici…”. Tabellino: Ivezic 15 Gorini 12, Cinili 1, Mauriello n.e., Galbiati 5, Canova, Walker 12, Gonzalez 3, Nadalin 6, Saggese n.e., Sorrentino n.e., Pierson 13. Allenatore Molino.

di Lina Giarratana02 Feb 2015 10:02
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