Comiso e Acate diventano zone rosse

Comiso e Acate diventano zone rosse

Comiso e Acate diventano zone rosse. Salgono dunque a 3, dopo Vittoria, i comuni interessati da tale provvedimento in provincia di Ragusa. A partire da sabato 21 novembre, non sarà dunque consentita la libera circolazione se non per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o di assoluta necessità. Lo ha stabilito il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci in accordo con l'assessore alla Salute Ruggero Razza, una volta sentiti i sindaci dei Comuni interessati e viste le relazioni dei dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali, che segnalano un aumento dei contagi. A tal proposito è intervenuto il governatore Musumeci:  "L'auspicio è che le misure adottate siano sempre oggetto di controllo. Se viene stabilito dal Dpcm che i presidenti di Regione possano adottare disposizioni più restrittive, infatti, si impone che le verifiche siano effettuate dalle prefetture. In caso contrario anche la speranza di limitare il contagio viene meno, esasperando inutilmente le popolazioni alle quali sono stati chiesti dei sacrifici".


Asd Marina di Ragusa - 4 giocatori positivi al Covid

Asd Marina di Ragusa - 4 giocatori positivi al Covid

19 novembre - Nelle ultime 48 ore, tutti calciatori dell’ASD Marina di Ragusa Calcio sono stati sottoposti a tampone molecolare. Tra questi, altri due sono risultati positivi e vanno dunque ad aggiungersi ai precedenti due giocatori comunicati lunedì scorso. Questo, a dimostrazione della meticolosa attuazione da parte di tutti gli addetti e tutti i tesserati del protocollo vigente, che comunque, come già prefissato ed annunciato dai vertici LND, deve essere rivisto e rimodulato perché dimostratosi in tanti punti poco funzionale.
I due calciatori, come i precedenti, sono stati posti in stato di
isolamento come prevedono le disposizioni sanitarie vigenti. Il resto
della squadra, che non ha avuto contatti con i tesserati positivi al
Covid-19 nelle ultime settimane perché i suddetti atleti avevano
presentato qualche leggero sintomo influenzale e
precauzionalmente lasciati a riposo anche in virtù della
sospensione temporanea del Campionato Serie D, ha già ripreso gli
allenamenti nel pomeriggio di oggi allo stadio “Biazzo” di Ragusa.
Impianto sportivo prontamente sanificato dal Comune. Inoltre la società ringrazia gli uffici preposti del Comune per l’immediatezza
con la quale si è provveduto a rendere fruibile l’intera struttura
sportiva.


19 novembre - 2782 i positivi in provincia di Ragusa

19 novembre - 2782 i positivi in provincia di Ragusa

Sono 2782 i positivi in isolamento domiciliare in provincia di Ragusa. A questi vanno ad aggiungersi 15 pazienti in RSA Covid. Questi i dati per ciascun comune: Ragusa: 609 (+22 nelle ultime 24 ore). Vittoria: 893 (-4). Acate: 73 (+3). Chiaramonte: 48 (-). Comiso: 344 (+20). Giarratana: 24 (-1). Modica: 344 (+27). Monterosso: 8 (+1). Pozzallo: 144 (+13). Santa Croce: 53 (-). Scicli: 73 (-1). Di questi, 48 vengono da fuori provincia (+2 nelle ultime 24 ore).


(VIDEO) Al Guzzardi ultimo saluto a Gianni Russo

(VIDEO) Al Guzzardi ultimo saluto a Gianni Russo

19 novembre - Questa mattina, l'ospedale Riccardo Guzzardi di Vittoria si è fermato per qualche istante per l'ultimo saluto a Gianni Russo, infermiere del medesimo nosocomio morto per Covid nella giornata di ieri. Pazienti, medici, paramedici e infermieri si sono ritrovati all'ingresso dell'ospedale per omaggiare il ricordo di un uomo dedito al lavoro, padre di due figli (uno di 26 anni e una di 30) e instancabile lottatore, come raccontano parenti e amici, anche nella sua ultima battaglia. Niente esequie per il 58enne alla luce dell'emergenza attuale. Ad accompagnare l'ultimo saluto a Gianni Russo le sirene del 118, per il quale l'uomo ha prestato servizio nel corso della sua carriera.

Contributo video: Franco Assenza


Vittoria - Capra sfonda vetrina di discount

Vittoria - Capra sfonda vetrina di discount

Nella mattinata di oggi, giovedì 19 novembre, una capra ha sfondato la vetrina di un supermercato a Vittoria. L'animale, probabilmente sentitosi minacciato dalla propria immagine riflessa nello specchio, ha iniziato a colpire ripetutamente e con violenza la vetrina dell'esercizio. Per recuperare la capra, probabilmente sfuggita al pascolo, si è reso necessario l'intervento della squadra Saf (Soccorso alpino fluviale) di Ragusa.


Un futuro per il piccolo Vittorio Fortunato

Un futuro per il piccolo Vittorio Fortunato

È stato aperto un conto corrente bancario intestato al piccolo Vittorio Fortunato per raccogliere dei fondi di cui lo stesso potrà fruire al compimento della maggiore età, fondi che serviranno a garantirgli un futuro quanto più sereno possibile. Questo l'IBAN da utilizzare per effettuare donazioni in denaro: IT 55 W 05036 17002 CC0021050303. Lo riferisce il sindaco Peppe Cassì: "Sono stati tantissimi coloro che hanno espresso la propria solidarietà e il desiderio di contribuire al futuro del piccolo Vittorio Fortunato, il neonato trovato alcuni giorni fa dentro un sacchetto su un marciapiede della città. L’iniziativa del consigliere comunale Sergio Schininà, partita dalla proposta di due ragazze di attivare un conto corrente vincolato presso un locale istituto di credito è giunta a compimento. Il conto potrà essere fruito direttamente da Vittorio Fortunato al compimento della maggiore età.
Il bambino sta bene ed è tuttora accudito in Ospedale. Per lui si auspica che il Tribunale dei minori disponga direttamente l’adozione, bypassando la fase di affido.
In molti, da tutta Italia, nei giorni scorsi mi avete scritto chiedendo informazioni sulla procedura per richiedere l’adozione; una straordinaria manifestazione di solidarietà che va indirizzata correttamente.
Fermo restando che non ci si può ovviamente candidare per un caso specifico, chi vuole esprimere la propria disponibilità all’adozione deve presentare richiesta ai Centri affido così da essere inserito in un’apposita banca dati. Per ogni singolo caso, il Tribunale dei minori seleziona le famiglie più idonee, verifica che sia confermata la disponibilità ad adottare e stila una specifica graduatoria. Il bambino in genere viene dato in adozione a una famiglia di un città diversa da quella di provenienza".

Muore per Covid infermiere del Guzzardi di Vittoria

Muore per Covid infermiere del Guzzardi di Vittoria

Dopo due mesi di malattia (dovuta al Covid-19) non ce l'ha fatta Gianni Russo, 58enne infermiere della Rianimazione dell'ospedale Riccardo Guzzardi di Vittoria. La Direzione Strategica dell'Asp di Ragusa esprime cordoglio per la sua morte e si stringe al dolore di tutta la famiglia, supportandola in questo momento estremamente difficile "Il nostro saluto d’addio è per un professionista riconosciuto da tutti per l'impegno e la dedizione al suo lavoro. Lascia un vuoto immenso non solo nell’Asp di Ragusa ma in tutta la comunità vittoriese che in questa seconda ondata sta vivendo momenti drammatici".


Non c'è più tempo da perdere!

Non c'è più tempo da perdere!

La situazione a Ragusa e provincia è estremamente delicata. Non c’è più tempo da perdere. Il sindaco, come sottolineato dal Pd locale, oltre ad attuare con fermezza la linea dura facendo quanto possibile al fine di contenere la diffusione dei contagi, dovrebbe attivare in fretta contributi a fondo perduto per i comparti economico, produttivo, agricolo, turistico e commerciale. Questo l'appello del gruppo consiliare Pd Ragusa in una nota. "Le partite Iva - prosegue il Pd - sono sul lastrico. Invece di depotenziare la polizia municipale, scelta incomprensibile, si rafforzi l’organico, come chiediamo da mesi, anche se inascoltati, scegliendo il nome del dirigente del corpo. Perché in questa fase servono più controlli. Il sindaco ci ha fatto capire nelle ultime ore, come cambierà la geografia sanitaria, con riferimento soprattutto agli ospedali della nostra città. Allo stesso tempo, riteniamo che il primo cittadino abbia la possibilità di potere adottare decisioni forti che vadano al di là della chiusura di qualche via o piazza o dell’adozione di provvedimenti legati ai supermercati. Risulta necessario regolamentare tutta la vita del nostro territorio comunale per evitare occasioni di assembramenti come, purtroppo, ancora oggi accade ai mercati rionali o all’ingresso di qualche bar laddove si formano capannelli nei pressi delle attività che restano chiuse ma garantiscono il servizio di asporto. Visto l’incremento dei contagi, ritengo che non ci sia più tempo da perdere per limitare l’avanzata del virus che, purtroppo, nella nostra città sta facendo registrare numeri importanti. Sono scelte che occorre prendere e quindi non si capisce la ragione per cui si stia tentennando. In questo senso, è indispensabile predisporre misure drastiche, chiedere limitazioni più stringenti, sollecitare ulteriori controlli se è vero, come ci è stato segnalato da più parti, che il coprifuoco delle 22 continua ad essere violato quasi sistematicamente da chi non ha le motivazioni per farlo. C’è poi il grande nodo delle scuole. Sono assolutamente consapevole del fatto che Cassì non ha la facoltà di chiuderle ma, in qualche modo, dovrebbe prendere atto del grido d’allarme che arriva dalle mamme che si sono costituite in gruppo e che richiedono l’adozione di provvedimenti specifici. Tutto quello che può servire, in questa fase, per limitare gli assembramenti deve essere fatto. Si sta, per certi versi, ancora vivendo, in maniera inconscia, quella fase di rilassamento che ha caratterizzato l’intera stagione estiva. Qualcuno obietterà che non c’erano i motivi per adottare in quel periodo la linea dura. Ma era essenziale, importante, fare capire, già in quei frangenti, che il pericolo non era affatto passato, come, purtroppo, stanno dimostrando i numeri di adesso. Accanto a ciò, diventa cruciale, per la sopravvivenza economica territoriale, predisporre una serie di misure che esulano dagli interventi del Governo nazionale e che, anzi, possano in qualche modo aggiungersi a queste, sino a completarle. Perché non attivare lo stanziamento di somme a fondo perduto sino a un massimo di 2.000 euro per quelle imprese che dimostreranno un calo di almeno il 50% del fatturato durante il periodo della crisi? Tutto può servire, ora, ad aiutare chi si trova in difficoltà. In ogni caso, raccogliendo l’appello del presidente Mattarella alla responsabilità, che deve essere ancora più spiccata in questo delicato periodo, rivolgo un invito accorato al sindaco affinché definisca in maniera netta e chiara la rotta da seguire. Non possiamo aspettare che siano gli altri a farlo".


"Razza assente, dia risposte". L'appello di Dipasquale

"Razza assente, dia risposte". L'appello di Dipasquale

L'onorevole Nello Dipasquale prosegue nel proprio appello all'assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza: "zona rossa per tutta la provincia di Ragusa". Allo stato attuale nulla è cambiato. Dipasquale sottolinea l'assenza dell'assessore e lo invita a dare risposte chiare in questo senso. "A una settimana dalla mia richiesta di istituire la zona rossa - chiosa il deputato regionale del Pd a conclusione dell'odierna seduta del Parlamento siciliano - nella provincia di Ragusa nulla è cambiato. L’assessore Razza continua a fuggire dal confronto in Assemblea Regionale e mentre la curva dei contagi non si arresta c’è chi minimizza parlando di risultati poco soddisfacenti nei centri dove è stata istituita la zona rossa, non capendo che senza interventi tempestivi che influiscano drasticamente sullo stile di vita dei nostri concittadini ogni sforzo fatto fin qui, come nel comune di Vittoria, sarà stato vano. Gli ospedali della provincia di Ragusa sono in sofferenza, ma l’Assemblea Regionale Siciliana è andata deserta con la colpevole assenza di chi, invece, avrebbe dovuto esserci per dare risposte nel luogo deputato per eccellenza al confronto istituzionale. C’è da comprendere, inoltre, che a trovarsi in grave sofferenza non è solo il sistema sanitario, a un passo dal collasso, ma l’intero sistema economico siciliano, fatto soprattutto da piccole e medie imprese e lavoratori autonomi. Temo che comunque siamo destinati a una nuova chiusura totale e credo che ogni giorno di ritardo rispetto a questa decisione non possa che comportare danni maggiori all’economia: per ogni giorno che passa è a rischio il Natale, con tutto ciò che comporta. Se istituire la ‘zona rossa’ ai primi di novembre avrebbe comportato danni economici non indifferenti, quelli che si avrebbero con una sempre più verosimile chiusura natalizia saranno davvero catastrofici perché ad essere coinvolti saranno centinaia di piccoli operatori che, invece, con le proprie attività nel periodo Natalizio avrebbero potuto tirare un sospiro di sollievo. Se questa situazione disastrosa dovesse concretizzarsi sarà colpa solo di chi sarebbe potuto intervenire, anche con scelte difficili, e non ha avuto il coraggio di farlo. La città di Vittoria ha subito una scelta importante, quella dell’istituzione della ‘zona rossa’, mentre i contagiati erano ancora 470, oggi che la città di Ragusa ha quasi superato i 600 non si muove foglia. Cosa si deve aspettare? A cosa sono serviti e a cosa servono i sacrifici dei cittadini di Vittoria se non si estende la ‘zona rossa’ a tutta la provincia? Leggo da alcune dichiarazioni che ‘la curva dei contagi si è addolcita ma non si appiattisce né cala, con la richiesta di ospedalizzazione in crescita’. Mi sembra però evidente che la situazione sia ancora grave e c’è chi continua a girarsi dall’altra parte”.


Razza e Aliquò a confronto con i sindaci della provincia

Razza e Aliquò a confronto con i sindaci della provincia

Il Maria Paternò Arezzo viene convertito in residenza sanitaria assistenziale per soggetti affetti da Covid che non necessitano di ospedalizzazione. Sono confermati gli ampliamenti dei reparti Covid previsti nella programmazione regionale, i trasferimenti e gli accorpamenti già annunciati. Le attività ospedaliere sono ridotte, ma sono garantiti tutti i servizi d’urgenza e, nei limiti del possibile, anche quelli ordinari. Saranno 250 i neo specializzati anestesisti, figura specialistica tra le più richieste, assegnati agli ospedali in cui c’è maggiore carenza. Queste alcune delle novità emerse in seguito alla videoconferenza tra l'assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, il direttore generale dell'Asp Angelo Aliquò e i sindaci della provincia.

"Per quanto riguarda il personale sanitario - ha dichiarato il primo cittadino di Ragusa Peppe Cassì - è previsto un maggiore coinvolgimento dei medici di base per ridurre la pressione sugli ospedali e ottimizzare le cure in casa in tutti i casi in cui è possibile farlo. La Regione dispone di 4,5 milioni di tamponi ora in distribuzione per individuare i soggetti asintomatici e trattarli a domicilio. I tamponi antigenici avranno lo stesso rilievo statistico dei molecolari e i medici di base, previo accordo collettivo nazionale in via di rimodulazione, potranno seguire in autonomia l’iter della malattia fino alla guarigione.  Per la Sicilia è inoltre previsto 1.5 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale a fronte delle 900mila dello scorso anno. L’assessore ha inoltre informato i sindaci circa l’esito della conferenza tra Stato e Regioni e circa l’ipotesi di ridurre da 21 a 5 gli indicatori secondo i quali viene stabilito il “colore” di ogni Regione.
L’istituzione di zone rosse territoriali all’interno della Regione (come accaduto per esempio a Vittoria) ha avuto ad oggi risultati limitati e inferiori alle aspettative alla fatto che, a differenza del lockdown della scorsa primavera, non viene esclusa del tutto la possibilità di spostamento, seppure per ragioni particolari. Infine la maggior parte dei sindaci si è detta contraria a un'ipotesi di chiusura delle scuole, mentre sono attese decisioni sulle aperture dei supermercati nei week end".