La lettera di Mancini.

La lettera di Mancini.

comiso-aeroportGli ultimi anni della storia nel settore aereo, in Sicilia, sono ricchi di avvenimenti particolari e spesso negativi. Ma molti dei passaggi più interessanti hanno visto, come protagonista, quel Luigi Crispino che agli inizi degli anni novanta, del secolo scorso, fondò la compagnia Air Sicilia. Domenica sera alle ore 21 a Teleiblea, sarà ospite proprio Luigi Crispino che risponderà alle domande del direttore Mario Papa. Naturalmente si parlerà abbondantemente di Comiso e delle sue prospettive che purtroppo non sembrano buone. Da cosa viene questa perplessità? La prima cosa da dire riguarda una lettera che  il ripescato presidente della SAC ha inviato alla Soaco. Mancini, che sappiamo è uno che con Comiso è sempre andato con i piedi di piombo, richiama il direttivo comisano agli obblighi inseriti nella famosa convenzione con l'Enav firmata il 5 novembre. Mancini ricorda che in caso di ulteriori ritardi nell'avvio della struttura, oltre la data stabilita del 5 aprile 2013, si incorrerà in delle penali da versare al ministero competente.Per la Sac infatti non si è ancora riusciti a concludere accordi con compagnie aeree disposte a volare su Comiso e questo potrebbe essere motivo di gravi ritardi. Non sappiamo se questa nota Mancini la ha inviata per spronare a far presto o per rimproverare quelli che si sono battuti in sua assenza per la convenzione senza rendersi conto delle difficoltà. E' vero che nella lettera c'è scritto che, se ci fosse bisogno, Catania potrebbe offrire la propria competenza ed esperienza ma bastava telefonare piuttosto che scrivere a mo' di rimprovero. Comunque il significato finale è che si prospetta un ulteriore ritardo nella consegna e Mancini sembra mettere le mani avanti! Giorno 21 dicembre intanto è convocata l'assemblea dei soci della SAC per l'elezione del nuovo presidente che quasi certamente non sarà più un ragusano. Cosa accadrà? Nessuno ora lo può sapere ma l'unica certezza è che passerà un' altra stagione. Intanto nel panorama siciliano scoppia la polemica tra gli aeroporti di Palermo e Catania. Riportiamo un articolo pubblicato su Siciliainformazioni.com L’aeroporto di Palermo non decolla. Pur essendo più esteso degli altri scali siciliani, sembra destinato a recitare una parte da non protagonista nel traffico aereo dell’Isola. Confrontando lo scalo palermitano con Fontanarossa, il “cugino” catanese, salta subito all’occhio che il Falcone e Borsellino è costretto a inseguire, viaggiando su un volo in mezzo al temporale. Pur essendo dotato di due piste, di cui una lunga 3.270 metri e l’altra 2.040, l’aeroporto di Punta Raisi è secondo come flusso di voli rispetto a Catania, che ha invece una sola pista lunga 2.438 metri. Da gennaio a settembre di quest’anno, i passeggeri atterrati e decollati dallo scalo palermitano sono stati poco più di 3 milioni e 600 mila, il 6,8% in meno dell’anno scorso; mentre Fontarossa, nello stesso periodo ha avuto un traffico passeggeri di oltre 5 milioni, confermandosi il primo aeroporto del Mezzogiorno d’Italia. E lo scalo di Palermo non arriva neppure secondo: preceduto da Napoli Capodichino, si piazza al terzo posto, pur avendo ben due piste a disposizione. CATANIA VOLA – Facendo, inoltre, una stima di quali siano gli aeroporti più frequentati dai viaggiatori siciliani, appare evidente come il Falcone e Borsellino sia, di fatto, utilizzato prevalentemente da chi vive a Palermo e provincia. Trapani ha lo scalo di Birgi, che grazie ai voli low-cost, vanta un traffico che si aggira intorno al milione e mezzo di passeggeri. Il resto dei siciliani, dalla provincia di Agrigento a quella di Messina, preferisce volare da Catania. Il motivo è più semplice di quello che sembra: Fontarossa è più facile da raggiungere, si trova appena fuori Catania ed è ben collegato con la città dalla comoda tangenziale. In sostanza, per prendere l’aereo nello scalo etneo non è necessario entrare in città, come, invece accade a Palermo. PALERMO ARRANCA – L’aeroporto Falcone e Borsellino è da sempre tristemente noto per la sua pessima posizione geografica, che in passato è stata anche causa di tragici incidenti aerei. Se le nuove tecnologie hanno, in parte, sopperito ai limiti fisici della collocazione delle piste, rendendo più sicuro lo scalo, non si è ancora fatto abbastanza per consentire ai viaggiatori di raggiungerlo più agevolmente. Il punto, come già detto, è che per arrivare a Punta Raisi, tranne che non si parta dal Trapanese, bisogna attraversare la lunghissima circonvallazione di Palermo: ovvero sai quando parti, ma non quando arrivi. Il traffico perenne che affligge viale Regione Siciliana, nonostante i tanto decantati sottopassi, costituisce un ostacolo troppo grande per chi deve prendere un aereo in orario. In alternativa c’è il Trinacria Express, il treno che unisce la Palermo Centrale al terminal, ma è troppo poco per la mole di passeggeri che un aeroporto come quello del capoluogo siciliano dovrebbe ambire ad avere. Il risultato è un gigante dai piedi d’argilla e un’occasione sprecata. Almeno per adesso


Buon Natale agli uomini di buona volontà

Buon Natale agli uomini di buona volontà

alberoaiblaE' un Natale sotto tono ma a Ibla cercano di non pensarci. E così di fronte all'indifferenza dell'Amministrazione comunale i commercianti hanno messo mano alle tasche e sono riusciti a addobbare, in modo originale, quasi tutto il cosiddetto percorso turistico. Clou dell'iniziativa un artistico albero di natale, alto una dozzina di metri e ricco di luci bianche, che, sistemato in piazza Duomo con alle spalle il San Giorgio, riesce a creare un'atmosfera natalizia particolare. E la gente ed i numerosi turisti di questi giorni hanno apprezzato moltissimo l'idea facendo foto a ripetizione.Dobbiamo dire che gli esercenti e gli abitanti del vecchio quartiere sono riusciti a dare uno schiaffo morale sia alla crisi che alla poca lungimiranza di chi fa l'amministratore. Oltre all'albero e alle luminarie dobbiamo plaudire all'iniziativa dei presepi nella zona degli Archi. Infatti grazie ad alcuni sponsor e alla buona volontà è stato predisposto un percorso che, attraverso le viuzze del quartiere, presenta alcuni originalissimi presepi. Si parte dalla Via Giusti a dalla chiesa di San Filippo dove vi è un'esposizione di presepi realizzati dagli alunni di diverse scuole della città. Poi è possibile visitare, oltre ad alcuni allestimenti privati, anche quelli che si trovano alla chiesa dell'Idria ed in quella delle Anime del Purgatorio. E' previsto anche un programma di manifestazioni che comprende alcuni concerti d'organo, le novene e gli zampognari.


Poesia: giovedì alle 18,30 a Rosolini presentazione del nuovo libro di Ignazia Iemmolo Portelli

Poesia: giovedì alle 18,30 a Rosolini presentazione del nuovo libro di Ignazia Iemmolo Portelli

ignaziaMomento culturale di grande spessore giovedì (ore 18,30), al Cine Teatro S. Caterina di Rosolini, con  "Le orme dell'anima" di Ignazia Iemmolo Portelli, nuova fatica poetica  di un'autrice già molto apprezzata nei precedenti lavori ("Fatti curnutu ca a pacienza ti veni" l'ultimo), che all'accurata ricerca etno-filologica mirata all'affettuoso recupero del patrimonio memoria, (anche) per non farlo morire e trasmetterlo all'attuale generazione, univano l'abile gestione del "cosa" orale ed iconografico e la raffinata veste grafica.
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Botte da orbi in centro a Ragusa

Botte da orbi in centro a Ragusa

collageQuesto il comunicato dei carabinieri, che fa seguito alla notizia già pubblicata stamani sulla rissa al pronto soccorso del Civile di Ragusa.

 

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa, alle prime luci di questa mattina hanno arrestato, al termine di momenti concitati, cinque persone per una maxi rissa avvenuta in pieno centro in città.

Alle 04.43 di questa mattina, una telefonata sul numero unico europeo di pronto intervento 112, attestato presso la centrale operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa, ha segnalato una maxi rissa presso un locale notturno del centro del Capoluogo, lungo il viale Vittorio Veneto. I militari del Comando Provinciale e della Compagnia, che avevano appena concluso un servizio coordinato su tutto il territorio della provincia, stavano per andarsene alle proprie case ma, chiamati al dovere, si sono precipitati in forze verso il disco bar.

Giunti sul porto, dei cinque litiganti segnalati, ne sono stati trovati solo due, di nazionalità rumena, con visibili segni delle botte ricevute. Bloccatili e caricatili nelle autovetture di servizio, i militari hanno deciso, prima di andare in caserma, di passare dal pronto soccorso a far medicare i due stranieri.

Nel tragitto verso l'ospedale, le pattuglie sono state informate dall'operatore radio che, proprio presso il nosocomio principale, al pronto soccorso, si erano presentati tre giovani vittoriesi con palesi lesioni al volto e sul corpo, probabile risultato di una rissa giovanile.

In pronto soccorso, i due rumeni già arrestati, sono stati visti e riconosciuti dai tre italiani che hanno tentato di aggredirli, costringendo i militari ad intervenire per separarli e, dato che la situazione stava degenerando, a chiamare rinforzi dalle stazioni distaccate e dalle compagnie di Modica e Vittoria. Importante contributo in tutta l'attività è stato fornito dalla volante dell'U.P.G.S.P. della Polizia di Stato, già prontamente accorsa presso il locale notturno, e anche dopo all'ospedale e in caserma, dove s'è affiancata anche la volante del Commissariato di P.S. di Modica.

In ospedale, quindi, dopo le cure del caso, sono stati arrestati anche i tre giovani vittoriesi. Accompagnati in caserma, alcuni di essi, dopo aver fornito foto e impronte digitali per la banca dati, si sono addormentati seduti su una sedia, fisicamente e mentalmente stremati per la notte brava trascorsa.

I giovani sono stati identificati in COBZARU Adrian (21enne), MUNTEANU Ionel (20enne), GUGLIELMINO Giovanni (27enne), BONOMI Stefano (27enne), SAILLANT Giovanni (23enne), tutti già noti alle forze dell'ordine, domiciliati a Ragusa i due rumeni, a Vittoria gli italiani. Tutti i cinque arrestati sono celibi e impiegati - chi nell'industria chi nell'edilizia - come operai.

A mente fredda, nei locali della Caserma Podgora, con le ammissioni dei giovani, è stata ricostruita la storia di una folle nottata di eccessi. I due gruppi di amici erano – separatamente – usciti per andare a divertirsi. Erano casualmente finiti tutti nello stesso locale dove già venerdì scorso tra i due gruppi c'era stato qualche battibecco, per motivi sconosciuti. qui, complice anche qualche bicchiere di troppo, il litigio è ricominciato e il gruppetto ha deciso di uscire fuori in strada per decidere in maniera bruta la faccenda. Qui sono comparsi due oggetti contundenti, una mazza da baseball in metallo e un martello, ed è iniziata una zuffa furibonda a mani nude e a mazzate, conclusa con la fuga dei tre vittoriesi, in seguito allo svenimento di uno di essi, colpito inopinatamente con la mazza da baseball in piena fronte.

Solo uno dei giovani, uno dei due stranieri, riusciva a non rimanere ferito, mentre gli altri subivano molteplici contusioni e – eccetto il più giovane degli italiani che rifiutava le cure dei sanitari – riportavano tra gli otto e i quindici giorni di prognosi per vari tagli, ferite lacerocontuse ed escoriazioni.

A seguito delle perquisizioni dei due veicoli dei due gruppi di contendenti, sono state ritrovate e sottoposte a sequestro, una mazza da baseball in metallo e un martello da edilizia.

In tarda mattinata, conclusi tutti i verbali d'arresto ipotizzando a loro carico il reato di rissa pluriaggravata, avvisato il Pubblico Ministero di urno, dott.ssa Monica Monego, i cinque ragazzi sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni e sottoposti al regime degli arresti domiciliari.

Sebbene si tratti di un caso quasi isolato, eccetto quello accaduto qualche settimana fa in località Caucana di Santa Croce quand'eran stati arrestati dalla Polizia due Comisani per aver aggredito tre steward di un locale notturno, il gravissimo fatto delittuoso è forse il sintomo di un disagio e di uno sbandamento del mondo giovanile. Appare che molti giovani non siano in grado di passare una bella serata di svago senza abusare di sostanze alcoliche e/o stupefacenti, che tolgono ogni freno inibitore e ogni rispetto per gli altri, portando a tenere comportamenti rischiosi e inurbani, fino a sfociare in gravi violazioni della legge, portando a sanzioni penali. questi giovani e i loro comportamenti rovinano le serate tra amici di tantissimi altri giovani puliti e onesti, che magari rischiano involontariamente di vedersi coinvolti.

Ed è proprio per tutelare questi giovani che – soprattutto nei fine settimana – il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa organizza servizi coordinati con notevoli forze in campo, come quello che era appena concluso stanotte.

L'attività svolta questa notte ha ulteriormente confermato la tempestività d'intervento e di coordinamento tra pattuglie e centrali operative dell'Arma, nonché la grande amalgama e la perfetta intesa tra le due Forze di Polizia.


Calcio: il Ragusa prende il difensore centrale, arriva Liberato Piccirillo

Calcio: il Ragusa prende il difensore centrale, arriva Liberato Piccirillo

lieratopiccirilloNella tarda serata di ieri, il Ragusa ha comunicato l'acquisto del difensore centrale Liberato Piccirillo (salernitano, '85), proveniente dal Noto.
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La polemica sulla fontana tricolore? un paravento su un fallimento amministrativo

La polemica sulla fontana tricolore? un paravento su un fallimento amministrativo

lucioschembari"Alimentano la polemica sulla fontana tricolore per coprire sei mesi di inefficienze e di fallimenti" La dichiarazione è di Lucio Schembari, ex sindaco della cittadina camarinese, che interviene a gamba tesa sulla questione dei costi della fontana tricolore posta sulla rotatoria della strada provinciale che collega Santa Croce a Ragusa.

L'ex sindaco non le manda a dire all'amministrazione Iurato e spiega il perché non ha, come gli viene rimproverato , risistemato il tetto della scuola.

"Gli amministratori, dovrebbero sapere che con gli oneri provenienti dalla compensazione non si può fare ordinaria amministrazione. Le ditte sono obbligate a rendere meno drastico l'impatto ambientale, sistemando presso gli impianti fotovoltaici dei servizi che possono essere; una bambinpoli, un campetto, un piccolo parco. Tutto questo è anche una forma di pubblicità per l'impresa che certo non va a riparare tetti ma pretende opere visibili. Noi come amministrazione, con una piccola forzatura, abbiamo ottenuto la riqualificazione dell'area verde di Fonte Paradiso, un muro di contenimento che ha risolto un problema di una zona del paese e non scordiamoci i lavori fatti alla facciata di Palazzo Del cigno. Unico comune in provincia ad avere ottenuto cifre così alte dalla compensazione. Non voglio parlare poi del disastro che stanno combinando con la raccolta differenziata e dei rapporti con la ECOSEIB. Metto un velo sulle manifestazioni estive e non parlerò dei rapporti con la provincia regionale". Uno sfogo dell'ex primo cittadino, che vede, a parere suo, mortificate dieci anni di buona amministrazione


Altra puntata dell'operazione "No problem": sequestrati conti correnti di un usuraio

Altra puntata dell'operazione "No problem": sequestrati conti correnti di un usuraio

NoPROBLEMUn pregiudicato palermitano, residente a Ragusa, aveva riscosso compensi usurai per un ammontare di circa 51.000 euro: in seguito alle indagini svolte dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza di Ragusa, sono stati bloccati due conti correnti presso “Intesa San Paolo” e “Fineco Bank” per l’importo indicato. Ieri, infatti, è stata data esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Ragusa, Dr. Claudio Maggioni, su richiesta del Sost. Procuratore della Repubblica, d.ssa Federica Messina, nei confronti di Domenico Caggegi, 65 anni, in carcere per i reati di usura ed estorsione aggravata. Tale provvedimento scaturisce dall’attività info –investigativa esperita dalla Squadra Mobile senza soluzione di continuità dall’arresto del summenzionato nell’ambito dell’operazione “No problem" del 16 novembre, al fine di individuare i beni, somme di denaro ed altro di cui il pregiudicato palermitano è risultato avere la disponibilità, per un importo pari al valore degli interessi usurai illecitamente percepiti dalle vittime. Sono in corso ulteriori accertamenti volti all’individuazione di altre vittime dell’attività criminale nonché per quantificare il danno economico dalle stesse subito


Rissa al Pronto Soccorso. Come un Porto di mare.

Rissa al Pronto Soccorso. Come un Porto di mare.

rissaIl titolo serve a giustificare quello che è accaduto all'alba di oggi al pronto soccorso dell'ospedale civile di Ragusa. Vediamo di ricostruire i fatti con i pochi elementi che abbiamo a disposizione in attesa di un comunicato ufficiale. Intorno alle 5 del mattino infatti si recavano in ospedale 2 persone, forse di Vittoria, che presentavano varie ferite. Probabilmente erano rimasti coinvolti in una rissa verificatasi in un locale di Ragusa. Il medico di turno, uno solo, il dott. Giorgio Distefano si dava da fare per prestare le cure del caso e stabilizzare i pazienti. Poco dopo, alcuni carabinieri accompagnavano in ospedale un altro uomo, questa volta sembra si tratti di un rumeno, che presentava numerose ferite ed aveva quindi bisogno di assistenza. Molto probabilmente anche questi era rimasto coinvolto nella rissa di cui abbiamo parlato tant'è che, dopo qualche minuto dal suo arrivo, le due persone curate in precedenza, che ancora erano in ospedale, si sono sentite in dovere di proseguire la "discussione" . E così  in pieno pronto soccorso tra flebo e medicinali i tre hanno cominciato a darsele di santa ragione. Ci sono stati alcuni momenti di paura tra coloro che erano  nelle sale d'attesa mentre i carabinieri, che avevano accompagnato il rumeno, hanno avuto i loro problemi per sedare la rissa. Non sappiamo altro  in attesa dicevamo del comunicato dei carabinieri ma siamo costretti a ribadire la nostra preoccupazione per il pronto soccorso di Ragusa. A parte la lamentela per i pochi medici a disposizione è evidente che occorre un maggiore controllo. I responsabili infatti dicono che è come un "porto di mare" nessuno sa chi entra e chi esce e nemmeno quali sono le motivazioni per cui si è al pronto soccorso. Nel passato, ricordiamo, c'era una guardia privata che, di notte, controllava la porta d'ingresso, poi a causa delle ristrettezze economiche si è deciso di farne a meno. Ma non sembra sia stata una buona idea perchè non è la prima volta che si verificano casi del genere.


Moto Club Ibleo: fiaccolata in moto, raduno in piazza Libertà

Moto Club Ibleo: fiaccolata in moto, raduno in piazza Libertà

motofiaccolataTradizionale appuntamento per il mondo delle due ruote con la 9. moto fiaccolata "Città di Ragusa", in programma dalle 18 sulle vie dei nostri due centri storici, con la consueta organizzazione a cura del "Moto Club Ibleo".
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Primo step del marchio di qualità territoriale

Primo step del marchio di qualità territoriale

iltrioPresentato alla biblioteca comunale di Santa Croce Camerina il "marchio di qualità". Quattro step per arrivare a consegnare alle aziende, in particolar modo quelle agricole una marcia in più per la vendita dei loro prodotti.

Le produzioni tipiche di Santa Croce avranno un bollino impresso. Un'operazione di marketing territoriale. Il marchio geografico di provenienza, nella fase iniziale con il vice sindaco Francesco Corallo, e il consulente gratuito per le tematiche dell'agricoltura, Guglielmo Occhipinti, e dai professionisti esterni della Coop servizi Multipla di Comiso, Filippo Spataro e Giuseppe Barone.

"Siamo nella prima fase di un progetto importante e dalle grandi ricadute per Santa Croce – ha assicurato il vice sindaco Francesco Corallo - i nostri prodotti saranno conosciuti e apprezzati in ogni parte d'Italia. Vogliamo lanciare un messaggio di speranza al territorio e ai produttori che stanno attraversando un momento molto difficile". I professionisti esterni Filippo Spadaro e Giuseppe Barone hanno illustrato le modalità del marchio. Spadaro che non fa parte in alcun modo della lista civica "Il paese che vogllamo" ma solo un professionista esterno parla di un progetto epocale per Santa Croce. "La prima fase è di carattere conoscitivo del territorio -ha detto - in biblioteca abbiamo distribuito un questionario ai produttori per conoscere la tipologia del prodotto e dell'azienda orticola che rappresentano. In un seconda, entro la fine dell'anno, valuteremo lo studio di fattibilità. Nel mese di marzo, la terza fase, l'organizzazione del marchio e il disciplinare d'incarico. Infine la quarta fase, il cosidetto marketing, dove il prodotto tipico di Santa Croce verrà pubblicizzato in fiere ed eventi a carattere nazionale ed internazionale".