Finalmente si sono incontrati

Finalmente si sono incontrati

sussidiatiIl Commissario Straordinario dr.ssa Margherita Rizza ha ricevuto nel tardo pomeriggio di oggi tre rappresentanti degli indigenti che hanno, dalla scorsa settimana all'ingresso del Comune, dato vita, ad un presidio permanente per manifestare contro la riduzione dei sussidi erogati dall'Ente. Nel corso dell'incontro la dr.ssa Rizza, presenti all'incontro il Segretario generale dr.Benedetto Buscema, il dirigente del settore servizi sociali dr. Alessandro Licitra, il Comandante della Polizia Municipale dr. Giuseppe Puglisi, ha spiegato che il Comune nel corso di queste giornate in cui è stata attuata la manifestazione di protesta si è adoperato per studiare tutte le iniziative che potranno essere intraprese per venire incontro quanto più possibile e compatibilmente con le risorse finanziarie dell'Ente alle esigenze degli indigenti. “Giorno 29 dello scorso mese di dicembre - ha spiegato il Commissario Straordinario dr.ssa Rizza - ho inviato una direttiva al Dirigente del Settore Servizi Sociali dr.Alessandro Licitra a mezzo della quale ho invitato lo stesso a predisporre un avviso pubblico, a scadenza trimestrale o quadrimestrale, finalizzato all'erogazione di contributi economici in favore di nuclei familiari che versano in condizione di grave disagio socio-economico con l'indicazione di criteri oggettivi atti alla valutazione delle istanze presentate, autorizzando a tale scopo l'impegno, nei limiti consentiti dalla normativa sulla gestione provvisoria della somma di € 60.000,00 per ciascun avviso pubblico”. Il bando quindi definirà i criteri per aver diritto al contributo economico che sarà equiparato a dei parametri ben precisi. Un'apposita graduatoria individuerà quindi i beneficiari e l'entità del contributo erogato. Il Commissario Straordinario ha assicurato altresì i rappresentanti degli indigenti che c'è un preciso impegno dell'Amministrazione a valutare altre soluzioni che consentirebbero di avviare al lavoro persone bisognose o attraverso le Cooperative Sociali di tipo B o attraverso l'inserimento nei bandi di lavori, servizi e forniture di condizioni per esigenze sociali o ambientali che prevedono l'assunzione di personale tra le fasce svantaggiate, attribuendo maggior punteggio alle imprese partecipanti (Art. 69 del codice dei contratti D. Legs. 12/04/2006 n. 163). A questo proposito la stessa dr.ssa Rizza ha chiesto al dirigente del settore servizi sociali dr. Licitra di convocare per i prossimi giorni i rappresentanti delle cooperative sociali di tipo B per verificare insieme a loro le possibili iniziative da potere intraprendere per dare un occupazione alle persone in particolari situazioni di indigenza.


La profezia di Territorio: Tutti i mali dell'IMU

La profezia di Territorio: Tutti i mali dell'IMU

imunograzieOra in tempo d'elezioni tutto fa brodo e per alcuni consiglieri, qualunque sia la loro appartenenza, è necessario trovare la motivazione per esprimere i propri concetti siano essi difficili da comprendere o addirittura contrari a quello che è il comune senso della politica. Una volta ad esempio era una regola essenziale non far spendere soldi ai cittadini e quindi non aumentare le tasse. Oggi a Ragusa la polemica invece si basa sul mancato aumento dell'IMU che dobbiamo dire è una tassa che molti hanno giudicato iniqua. I consiglieri di Territorio ritornano sull'argomento : I danni dovuti al mancato aumento dell'Imu non sono ancora oggi visibili ma presto conosceremo da vicino l'entità che sicuramente sarà maggiore di quella che possiamo pensare attualmente". A dichiararlo Mario Galfo e Massimo Occhipinti per rispondere alla polemica innescata dal Pd. "Il mancato aumento dell'Imu creerà un danno alle casse comunali assai grave. Un danno che comunque potremo vedere solamente nel momento in cui verrà accertato il bilancio 2012, dunque verosimilmente a marzo, quando emergerà anche il possibile sforamento del patto di stabilità. Insomma danni più ampi rispetto all'attuale percezione - proseguono i due consiglieri comunali - Noi riteniamo che la responsabilità maggiore del mancato aumento dell'Imu, ricada su quei partiti e su quegli uomini che avevano condiviso fino a qualche mese fa il governo della città assieme all'Amministrazione Dipasquale e dunque ne avevano condiviso il bilancio, le spese, le entrate e le uscite, e pertanto conoscevano la situazione economica del Comune e sapevano che l'aumento dell'Imu sulle seconde case sarebbe stata la soluzione necessaria e non avrebbe di certo intaccato le fasce deboli. Ed invece hanno scelto di non procedere all'aumento. Da questi partiti e da questi consiglieri non ci saremmo aspettati la bocciatura dell'aumento dell'Imu, non certo dal Partito Democratico che fa il mestiere del partito d'opposizione. Ecco come la pensano quelli di Territorio che oggi addirittura tendono una mano al PD. Sono ormai lontani i tempi in cui tutto quello che faceva o diceva Calabrese era veleno puro. Ora si danno consigli al partito che potrebbe esprimere il sindaco del domani. A chi ha orecchio intenda!! Infatti Galfo ed Occhpinti concludono la nota con questa profezia: " Il Pd potrebbe diventare un domani partito di governo, e già questo imporrebbe a Lauretta un po' di cautela in più. Insomma un messaggio ben preciso che invita ad una riflessione da fare per il futuro della città. Ma torniamo ai conti: L'amministratore cosciente sa che le tasse purtroppo ci vogliono ma convincere i cittadini a pagarle senza rivedere le spese generali è troppo difficile. Barone, che è stato in giunta, sa bene dove si spende troppo e si lamenta. Corriamo forse il rischio di toccare gli intoccabili e allora la soluzione migliore è quella di lasciare tutto come prima e fare pagare più tasse alla gente. Così non ci sembra una buona cosa.


Il sociale negli Iblei

Il sociale negli Iblei

socialiIl 2013 si è aperto, nella gran parte dei Comuni della provincia di Ragusa, con i preannunciati tagli al welfare locale. In alcuni casi si assiste a un inaccettabile e deprecabile azzeramento di prestazioni e servizi essenziali.A ciò si aggiunge il maldestro ripiego nella Legge 328 di numerosi servizi ad oggi garantiti dai bilanci dei singoli comuni, snaturando così la fondamentale ragione della legge sopra richiamata, essendo tali servizi non più aggiuntivi ma sostitutivi. Nello specifico, il Comune di Ragusa - retto da un Commissario straordinario che puntualmente disattende le richieste del Sindacato circa la convocazione del tavolo permanente sul welfare – continua a colpire le fasce più deboli e bisognose: prima riducendo del 30% l'assistenza domiciliare agli anziani, poi annullando il servizio di trasporto per 80 utenti diversamente abili, infine – ma non sarà purtroppo l'ultimo atto! – negando a oltre 500 famiglie bisognose e indigenti il sussidio economico. Il Comune di Modica, da parte sua, continua nella strada dello smantellamento dei servizi sociali, fino a qualche anno fiore all'occhiello di una città esempio virtuoso di politiche inclusive e di solidarietà reale. Infatti, è stato approvato il “ pre-dissesto” sforbiciando nei vari capitoli dei servizi sociali - compresi parte di quelli essenziali – oltre 1 milione di euro ( più del 30% rispetto all'anno precedente ) dopo che nell'ultimo triennio altri pesanti tagli erano stati effettuati. Per non parlare di ciò che succede a Comiso, Comune da un anno al dissesto finanziario, e a Scicli dove da tre anni oramai ogni voce di capitolo di spesa per servizi è stata azzerata. È una situazione grave e insostenibile, assolutamente inaccettabile. Perché alla base – e con la scusa – della quadratura dei conti dei comuni c'è sempre la via di fuga più facile: quella dei tagli al welfare locale, mantenendo di converso privilegi, evasione ed elusione, prebende e sprechi che invece dovrebbero essere i primi elementi su cui intervenire per risanare le casse comunali. Non è con la politica della macelleria sociale che si risolvono, nel territorio, i problemi nel lungo tempo della crisi! Dai bisogni elementari alla sussistenza, alla vita, al lavoro non si esce con le penalizzanti scelte date dall'esclusione, dall'abbandono al proprio destino, dalla legge dei più forti a danno dei più deboli. La CGIL di Ragusa, in sintonia con le proprie categorie interessate, reclama un'inversione di tendenza immediata che ripristini il diritto ai servizi primari - a partire da quelli garantiti costituzionalmente - per i ceti sociali più deboli e indifesi, oggi drammaticamente compromesso. Per dare forza a questa idea di giustizia sociale e di solidarietà, la CGIL impegna tutte le proprie strutture presenti nei singoli territori a riaprire immediatamente il confronto istituzionale sui tavoli negoziali di concertazione con gli Enti locali interessati, chiamando – nel contempo – tutte le forze sociali, sindacali, politiche, del volontariato e della società civile, alla mobilitazione e alla lotta unitariamente a tutti i soggetti interessati, siano essi utenti, operatori, famiglie. In questo contesto, e in tutte le esperienze di lotte che saranno intraprese o già in atto ( come ad esempio il sit-in permanente degli indigenti dinanzi il comune di Ragusa ) la CGIL sarà in prima fila a sostegno della “Vertenza Enti Locali della provincia di Ragusa” ( dipendenti del pubblico impiego, lavoratori igiene ambientale, precari, operatori dei servizi sociali affidati, utenti e cittadini interessati), vertenza che ora più che mai deve entrare a pieno titolo nell'Agenda degli interventi prioritari del Governo della Regione siciliana, ad oggi ancora sordo alla richiesta di un incontro reclamato da quasi un mese unitariamente da CGIL – CISL – UIL di Ragusa.


Questa è bella! Finalmente c'entra anche l'Enac

Questa è bella! Finalmente c'entra anche l'Enac

scioperoaereiQuesta è davvero bella! Finalmente si potrà agire legalmente contro quegli organismi che fregandosene di ogni regola etica, pero soddisfare le esigenze dei pochi, operano contro il bene comune. La questione è quella della Windjet con la sospensione dei voli dell'agosto scorso. Noi non vogliamo prendere le difese della compagnia aerea catanese ma avevamo detto in più occasioni che la stessa era rimasta vittima di giochi di potere più grandi di lei che alla fine la hanno stritolata. Ora arriva la notizia che un ricorso collettivo da record è stato depositato oggi dal Codacons dinanzi al Tar del Lazio contro l’Enac (l’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) e il Ministero dei trasporti. ( sembra che addirittura ci sia la possibilità dell'inserimento ufficiale dell’azione nel “Guinness dei primati”, come ricorso collettivo più grande del mondo) La storia riguarda 5.527 cittadini residenti in tutta Italia, che si sono infatti rivolti attraverso il Codacons al Tribunale Amministrativo chiedendo un risarcimento danni pari a 1.000 euro ciascuno per i disagi patiti a causa della nota vicenda Windjet. Come si ricorderà lo scorso agosto la compagnia aerea siciliana, stretta da difficoltà economiche, provocò un vero e proprio “disastro” sul fonte del trasporto aereo, bloccando i voli e lasciando migliaia di passeggeri a terra. Circostanza che arrecò ai viaggiatori enormi disagi e spese economiche ingenti per la riprotezione su altri voli. “L'Enac – spiega il Codacons nel ricorso - nella qualità di Ente “controllore” per l’Aviazione Civile, sapeva da marzo che la situazione di WindJet era drammatica. Il crack di ferragosto era tutt'altro che imprevisto ed imprevedibile per chi, come l'Enac aveva da tempo instaurato un'intensa attività di monitoraggio, senza però adottare idonee misure anche inibitorie volte ad evitare il crack prima e l'aggravarsi dei disservizi dopo. Il principale responsabile dello stato di crisi determinatosi non può che essere individuato nell’ENAC, nel suo sempre maggiore ruolo di Vigilanza che, nel caso di specie, si è limitato ad un asserito riscontro formale della presenza di un accordo (quello con Alitalia), senza però caratterizzare il suo operato da un’attenta istruttoria che certamente, alla luce dello stato grave della crisi societaria di Wind Jet, e tenendo conto del fulmineo stallo della trattativa, avrebbe messo in luce problematicità che avrebbero imposto all’Enac di adottare misure anche gravi pur di evitare che alle porte del “ferragosto”, a migliaia di passeggeri fossero riservati così gravi ed evidenti disagi oltre il danno di vedersi costretti a pagare sovrapprezzi e ulteriori tasse. Dunque l'Enac sapeva dei problemi della compagnia. C'è anche chi dice che la stessa Enac per tenere il cosiddetto "sacco" all'Alitalia ha permesso che le trattative si svolgessero a singhiozzo fino a mettere in ginocchio Pulvirenti e soci. Si dovrebbe anche verificare come sia stata fatta la scelta e le modalità di riprotezione così da permettere ad altre compagnie, con il consenso ed avallo dell’Enac, di imporre ai passeggeri - che già avevano acquistato, a caro prezzo, un biglietto da Wind Jet - di acquistare dai nuovi operatori altri biglietti”. “Dunque l’Enac – si legge ancora nel ricorso - ben avrebbe potuto (e dovuto - sic!) inibire a Wind Jet di operare nel mercato, se non previo rilascio di idonee garanzie, anche tenendo conto del ruolo di Alitalia nella procedura di acquisizione, e comunque, quantomeno, bloccare la vendita dei biglietti (venduti, fino ai primi giorni di agosto, con addirittura proposte di assicurazioni aggiuntive!) e rendere noti i rischi ai quali sarebbero andati incontro gli acquirenti!”. Il Codacons ha quindi depositato oggi un ricorso al Tar del Lazio, firmato da 5.527 ricorrenti che avevano aderito all’azione risarcitoria avviata dall’associazione, chiedendo ai giudici di condannare l’Enac, il solido col Ministero dei Trasporti, a risarcire i passeggeri Windjet con la somma di 1.000 euro ciascuno, in relazione ai mancati interventi adottati dall’ente e alle omissione che hanno contribuito al verificarsi di gravissimi disagi per i viaggiatori. L’Enac dunque – conclude il Codacons – è ora chiamato a pagare complessivamente oltre 5,5 milioni di euro a titolo di indennizzo ai passeggeri Windjet.


Spacciavano il metadone ricevuto al SERT: arrestati due fratelli

Spacciavano il metadone ricevuto al SERT: arrestati due fratelli

collagepozzalloArrestati due fratelli pozzallesi, nella tarda serata di ieri, accusati di spaccio. Si tratta di Emanuele Distefano, 32 anni, e di Saverio Distefano, 33 anni. Il provvedimento cautelare è giunto al termine di una prolungata attività investigativa condotta dai militari della Stazione di Pozzallo in ordine ad una fiorente attività di spaccio di metadone gestita, nei primi mesi dell’anno scorso, dai due fratelli che rivendevano sia all’interno della loro abitazione sia tra le vie pozzallesi il metadone che Emanuele Distefano era solito ricevere in affidamento dal SERT di Modica in ragione della sua documentata tossicodipendenza.

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Nomina di Taverniti, Upla Claai: "Esultiamo sì, ma ricordiamo il passato"

Nomina di Taverniti, Upla Claai: "Esultiamo sì, ma ricordiamo il passato"

IlsegretarioGiovanniTrovatoesalvatoreVargettoL’associazione Upla Claai di Ragusa si congratula con il neo presidente della Sac di Catania, Enzo Taverniti, per l’importante riconoscimento ottenuto. “Lo facciamo con la stessa fierezza e tenacia – dicono il presidente provinciale Salvatore Vargetto e il segretario Giovanni Trovato – con cui, già prima, ci eravamo rivolti a Giuseppe Giannone. A nostro avviso l’obiettivo importante era, così come è stato, la riconferma della presidenza ad un rappresentante della provincia di Ragusa. Perciò siamo certi che il presidente Taverniti saprà dare una risposta alle attese di tutta l’area iblea.

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Rapina a Scoglitti: la Polizia ritrova l'auto e le armi

Rapina a Scoglitti: la Polizia ritrova l'auto e le armi

scoglittirapinaRinvenutI l’autovettura, gli indumenti e l’arma utilizzatI dai rapinatori la sera del 29 dicembre durante l’assalto alla rivendita di tabacchi di via Napoli a Scoglitti. Le risultanze d’indagine alla notte del 29 scorso lasciavano chiaramente presumere che i quattro arrestati avessero cambiato auto, si fossero cambiati qualche capo d’abbigliamento e soprattutto si fossero preoccupati di occultare il fucile, oggetto troppo importante per rapinatori d’esperienza come Campailla e Di Stefano che in concorso con altri, con analoghe modalità, in periodo pre-natalizio, due anni fa avevano consumato una rapina ai danni di una rivendita di tabacchi del centro di Vittoria, imbracciando anche quella volta un fucile da caccia.

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Il magnifico va all'UDC

Il magnifico va all'UDC

reccacasiniDa domani, 3 Gennaio, il Prof. Antonino Recca inizia la sua campagna elettorale per l'UDC e si autosospende da ogni funzione, conferendo i poteri di Magnifico alla Prof.ssa Maria Luisa Carnazza che sostanzialmente avrà il compito di treghettare l'Ateneo fino alle prossime elezioni per la carica di Rettore. Auguri per la sua nuova carriera ma, a noi ragusani, resta il dubbio di cosa potrà accadere alla convenzione che da tempo è in discussione per la nostra facoltà universitaria a Ibla. Il magnifico rettore Recca, anche se spesso è stato arcigno e un pò scorbutico, ha sempre dimostrato di volere "lingue" a Ragusa e per questa sua idea ha dovuto scontrasi con tutti gli studenti catanesi e con molti professori che non hanno mai mandato giù questo depauperamento del patrimonio universitario etneo. Per gli ambienti politici a lui contrari le sue dimissioni sono la conferma del suo percorso politico nonostante le numerose dichiarazioni dello stesso che voleva i partiti fuori dall'Università di Catania. A lui vengono ascritte tante colpe oltre a quella più criticata che riguarda appunto la chiusura della Facoltà di Lingue a Catania. C'è stato l' aumento delle tasse alle fasce di reddito più basse, l'abolizione dell'iscrizione cautelativa, l'istituzione del numero chiuso in tutti i Corsi di Laurea,la questione dei morti alla facoltà di Farmacia etc etc. Ma Pavia dice che per per gli studenti ragusani è stato l'unico grande difensore. Ora dobbiamo sperare che in questi mesi si possa concretizzare la firma della transazione come proposta dai soci ragusani. Se questo non avverrà prepariamoci a perdere la "lingua".


L'aperitivo del Commissario Rizza.

L'aperitivo del Commissario Rizza.

sussidiatiLa storia dei sussidiati sta prendendo una brutta piega. Si tratta di un gruppo di persone che fino a qualche settimana fa godevano, si fa per dire,  appunto,  di un sussidio di poche centinaia di euro ma in cambio svolgevano dei servizi socialmente utili tipo controlli ai giardini pubblici o manutenzione del verde.  Poi dopo la questone dell'IMU, e cioè la bocciatura dell'aumento dell'aliquota base,  improvvisamente, causa mancanza fondi i sussidi sono stati sospesa se non addirittura eliminati.  E da quella data  il gruppetto di cui parliamo ha deciso di attivare un'azione di protesta forte che,  in un periodo di feste, non ha mancato di suscitare polemiche. La cosa che comunque  sta dando  più fastidio è l'atteggiamento del commissario Rizza che non intende parlare con queste persone. Ed ecco che arrivano le prime valutazioni negative:    “Il commissario straordinario Margherita Rizza trova il tempo per prendere l’aperitivo con gli ex politici e non quello per ricevere gli indigenti che stanno protestando ormai da giorni nella totale indifferenza di qualcuno”. E’ il commento del’ex assessore ai Servizi sociali Francesco Barone che, esprimendo tutta la propria solidarietà ai manifestanti, evidenzia: “E’ lo stesso articolo 5 dello statuto comunale a dare a tutti i cittadini la possibilità di essere ascoltati. Ma il commissario di tutto questo se ne infischia, assumendo tra l’altro 4 dirigenti negli ultimi 10 giorni, mentre stanno per essere confermate 16 posizioni organizzative al costo di 600mila euro, e poi non ci sono i soldi per i sussidiati, per i disabili e per gli anziani”. Barone va oltre: “queste persone dormono per strada da giorno 27 perché per ragioni di tutela e sicurezza del transito pedonale non si autorizzano strutture mobili. Sono lasciate all’addiaccio e non possono utilizzare i bagni comunali. Solo oggi, perché pioveva, sono state autorizzate a restare nell’atrio comunale. Questo è un fatto indegno. Occorre chiarezza. Abbiamo chiesto, insieme ad altre forze politiche, un Consiglio comunale aperto in cui chiediamo al commissario di fare chiarezza. Si  voleva  l’aumento dell’Imu per il patto di stabilità, ma come mai c’è silenzio per le entrate dell’acqua e delle concessioni edilizie che hanno lo stesso ammontare? Chiediamo un atto di umanità, riceva queste persone, che sono serie e civili e hanno tutto il diritto di essere ascoltate”.  L'ex Barone sa bene dove sono gli inghippi e va a colpo sicuro. Parla dei contratti fatti ad alcuni megadirigenti da centomila euro l'anno e  delle posizioni organizzative da 50 mila in più l'anno. Tutti hanno diritto a migliorare la propria posizione lavorativa ma ci sembra che nei comuni e negli altri enti ci sia in corso una caccia alle streghe epr quanto riguarda le picole spese ma nessuno guarda ai costi esagerati del personale. Barone dunque fa bene a richiamare l'attenzione su questo problema anche se la stagione dei superemolumenti nasce proprio quando lui era ammnistratore. Ma quelli erano altri tempi ed oggi chi governa deve guardare tutte le facce del problema. Magari qualche funzionario scontento in più e forse una famiglia con qualcosa in più da mangiare.


Casse vuote al Comune di Ragusa: Lauretta risponde a Sbezzi

Casse vuote al Comune di Ragusa: Lauretta risponde a Sbezzi

gianni-lauretta“Non ci si può nascondere dietro un dito. Offensiva e demagogica l’affermazione, per quanto scritto dal presidente di Territorio avv. Michele Sbezzi a proposito dei tagli ai Servizi sociali, che tende a coprire la dissennata Amministrazione precedente. Rimando al mittente l'accusa di essere io, assieme ad altri colleghi, uno dei consiglieri dissennati. Anzi, volete sapere cosa farei? Se la delibera venisse riportata in Consiglio, rivoterei ancora una volta contro l’aumento dell’Imu, come hanno fatto coscientemente gli altri colleghi che hanno bocciato il provvedimento”. E’ quanto afferma il consigliere comunale del Pd, Gianni Lauretta, rispondendo all’esponente di Territorio sulla vicenda che sta tenendo banco in questi giorni dopo le scelte effettuate dal commissario straordinario. “Di getto – aggiunge Lauretta – mi viene da chiedere dove ha vissuto in questi anni Sbezzi? Da chi è stato amministrato il Comune di Ragusa? Forse negli ultimi 6 anni Sbezzi ha vissuto su un altro pianeta? Davvero molto potrei dire sulle scelte, a mio parere, dissennate della passata Amministrazione. Mi limito solo ad una brevissima sintesi. L’aumento dell'Imu previsto dalla delibera del commissario è stata tenuta nel cassetto fino al 29 ottobre (guarda caso fino al giorno dopo le elezioni regionali) e subito portata in Consiglio a carattere urgente, da deliberare entro il 31 ottobre. Non vi sembra una cosa strana? O che avrebbe potuto influenzare l’andamento della campagna elettorale? In secondo luogo, le entrate dovute all'aumento dell'Imu non sarebbero state spendibili ma dovevano essere accantonate così come previsto dalla legge. Quindi non ci aiutavano a fare cassa, avrebbero impoverito le tasche dei ragusani di altri 6 milioni di euro togliendoli dal circuito commerciale della città specialmente nel periodo di fine anno, rendendo sempre meno florido il tessuto sociale ed economico. Inoltre, l'avvocato Sbezzi si faccia spiegare dal dirigente contabile del Comune che cosa è il Patto di stabilità e come si arriva al calcolo di aumento dell’Imu. Nel contesto di questo calcolo, con una formula abbastanza complicata, contribuiscono gli aumenti delle tasse imposte dall’Amministrazione precedente nel triennio 2007-2009. Ricordiamo che queste tasse ammontano a 16 milioni di euro l’anno (soldi tolti dalle tasche dei cittadini senza di contro potere contare su servizi migliori, circostanza che abbiamo sempre contrastato). Le casse del Comune sono state ridotte così al lumicino che da oltre due anni non si riesce a riparare il fognolo di viale del Fante dopo il crollo che si era verificato. Almeno il commissario ha avuto il buon senso di fare riaprire il doppio senso di circolazione. Non è stato possibile contrarre alcun mutuo. E, ancora, per non sforare il Patto di stabilità, lo scorso anno non si sono pagati debiti verso terzi e quest’anno sono stati portati all’approvazione del Consiglio comunale come debiti fuori bilancio. Quindi le sofferenze finanziarie esistono già da qualche anno e con un pizzico di finanza creativa abbiamo rimandato a quest’anno il danno causato dalla “dissennata” amministrazione presedente. Altro punto: non si può speculare e fare facile populismo in questo modo sulle spalle di chi si trova alle prese con difficoltà reali, quando in questi anni si sono sperperati i soldi dei Servizi sociali in spettacoli, vedi il progetto “Io bevo sicuro”, per non parlare di posizioni organizzative elargite con centinaia di migliaia di euro e posizioni dirigenziali mantenute fino ad oggi. In ultimo, una scelta dissennata è stata l'abbandono totale del centro storico con completa svalutazione del capitale immobiliare e sociale, permettendo, invece, uno spreco di territorio con la forsennata corsa alla costruzione in area verde con la creazione di una vera e propria giungla di case. Quanto ancora peseranno sulle casse del Comune per mantenere i servizi nelle nuove zone per 100mila abitanti quando siamo sempre 70mila? Di contro, forse folgorato sulla strada di Damasco, il movimento presieduto dall’avv. Sbezzi organizza convegni sulla “decrescita felice” scomodando il prof. Serge Latouche. A questo punto chiedo: eravamo noi contro lo sviluppo o invece chiedevamo uno sviluppo sostenibile? Dico all'avv. Sbezzi che non abbiamo millantato nulla, qualcun altro lo ha fatto per una Ragusa sempre più grande, con il risultato che è ancora più povera”. “Infine – continua Lauretta – aggiungo che la responsabilità di votare un atto come quello dell’Imu ricadeva su quella maggioranza che aveva sostenuto l’ex sindaco e mi pare che il 29 ottobre era composta dal centrodestra e dall’Udc. Cerchi, quindi, Sbezzi di smetterla con la ricerca della visibilità e collabori con il Pd di Ragusa che dimostra maturità politica da sempre. La smetta di smarcarsi con note del tipo “noi non siamo di centrosinistra” per poi vederlo venire a votare al teatro Tenda prima il 25 novembre per le primarie del centrosinistra e dopo il 30 dicembre addirittura per le primarie del Partito Democratico. Dimostri serietà come i suoi colleghi di partito Vito Frisina, Fabrizio Ilardo e altri che chiaramente intravedono prospettive politiche diverse da quelle caratterizzanti la contrapposizione politica a tutti i costi”.