Giornata mondiale della terra

Giornata mondiale della terra

scoutIl Cngei di Ragusa e l’Anfass insieme a Marina di Ragusa per festeggiare la giornata mondiale della terra. Continuano i festeggiamenti per il centenario della fondazione dell’associazione scout C.N.G.E.I. che ha visto impegnata la sezione iblea a Marina di Ragusa durante lo scorso week end. Ragazze e ragazzi del CNGEI si sono dati appuntamento nella frazione marinara per svolgere una serie di attività che hanno coinvolto, oltre gli scout del gruppo, anche l’associazione ANFASS, diversi diportisti del porto turistico di Marina di Ragusa e le tante famiglie.  Sabato i ragazzi di CNGEI e ANFASS, nell’ambito del progetto nazionale “Earth Day” (Giornata mondiale della Terra), hanno piantumato circa 50 alberi tra ulivi, carrubi e pini  in un area dismessa del borgo marinaro, tra via Putignano e via Porta Venere, che era stata individuata assieme al Comune di Ragusa e che adesso diventerà un piccolo parco. Un modo per dare un contributo al miglioramento della propria città. Domenica mattina, presso il Porto Turistico di Marina di Ragusa, è stata invece la volta dello scambio culturale con i diportisti stranieri che ormeggiano al porto. I ragazzi hanno potuto visitare le barche attraccate e approfondire, grazie alla disponibilità dei diportisti, la vita, le pratiche e i piccoli inconvenienti della vita dei veri lupi di mare. Lo scambio è poi proseguito negli stand montati nella piazza del porto, dove i volontari del CNGEI hanno mostrato ai diportisti i segreti della preparazione dei cavati al sugo di maiale, piatto tipico e storico della ragusanità. E stavolta sono stati i diportisti a chiedere, informarsi e perfino mettere mano alla preparazione mostrando particolare interesse per la nostra tradizione culinaria.

“Un’iniziativa ben riuscita e del tutto autofinanziata – raccontano gli organizzatori - che in questo momento di difficoltà degli Enti non è cosa di poco conto. Il CNGEI di Ragusa è riuscito nell’intento di stimolare il senso di appartenenza alla comunità, coinvolgendo tutti, giovani e meno giovani, e dando esempio di cittadinanza attiva.  Un ringraziamento particolare va quindi al Commissario del Comune di Ragusa, d.ssa Margherita Rizza, al dott. De Marco dell’Azienda Forestale, alla società “Porto di Marina di Ragusa”, alla chiesa di Santa Maria di Porto Salvo che ci ha ospitati per la notte e all’ANFASS, senza la cui collaborazione non sarebbe stato possibile realizzare il progetto”.


"Creare un sottopasso carrabile": è la proposta della Migliore per la via Paestum

"Creare un sottopasso carrabile": è la proposta della Migliore per la via Paestum

passaggio a livello via Paestum1“Non ci può essere che una soluzione per il caso del passaggio a livello di via Paestum. Realizzare un sottopasso carrabile o, in alternativa, coinvolgere le Ferrovie alla progettazione di un abbassamento del piano stradale in cui transitano i treni. Nell’uno o nell’altro caso, però, è indispensabile la sinergia tra il Comune di Ragusa e i vertici regionali delle Ferrovie”. E’ quanto afferma Sonia Migliore, dirigente provinciale dell’Udc, intervenendo sulla delicata vicenda che ha spinto i cittadini della zona ad organizzarsi in comitato per fare valere le proprie ragioni. “Il piano nazionale di chiusura dei passaggi a livello – dice Migliore – non risparmierà neppure la città di Ragusa procedendo, lo stesso, nella direzione della massima sicurezza dei cittadini. La progettazione di un sovrappasso pedonale sembra soltanto uno spreco di risorse economiche perché non andrebbe a risolvere il principale problema, quello della spaccatura in due di quella zona della città. Già nel 2007, in Consiglio comunale, temendo che prima o poi la questione si sarebbe ripresentata, avevo lanciato la proposta di un sottopasso carrabile che, però, era caduta nel nulla. Ora è il caso di riprenderla perché, secondo il mio modesto parere, è l’unica che può garantire una risposta efficace. E’ però indispensabile predisporre uno studio di fattibilità, magari ripartendo le spese tra Comune e Ferrovie, al fine di individuare una soluzione seria e definitiva. Il problema resta legato al transito delle autovetture, non certo dei pedoni. E comunque, considerata la delicatezza della questione, dovrebbe essere la prossima Amministrazione comunale ad occuparsene in modo pieno, fermi restando i tempi dettati dalle Ferrovie che potranno essere diluiti ancora per qualche altra settimana”.


Pensionato in manette per droga

Pensionato in manette per droga

carabinieriblitzNella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Scoglitti unitamente a quelli dell’Aliquota Radiomobile hanno tratto in arresto, in quella contrada “Salmè” Salvatore Patrì, vittoriese di 62 anni, coniugato, pensionato, incensurato, poiché, seguito perquisizione domiciliare, veniva  rinvenuta all’interno di una cassetta in legno una busta di plastica contenente sostanza stupefacente del tipo “marijuana”  per un peso complessivo di gr. 80 circa, nonché una cartucciera contenente 25 cartucce calibro 12 illegalmente detenute, il tutto sottoposto a sequestro. La droga sequestrata verrà inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne l’effettiva composizione. Patrì all’atto del fermo si è giustificato sostenendo che casualmente si è ritrovato una pianta di marijuana nel proprio terreno e che sempre per sbaglio questa pianta era cresciuta mentre lo stesso innaffiava il resto del terreno. Alla luce di quanto sopra, l'uomo veniva condotto presso la caserma di Via Leonardo Sciascia, da dove al termine delle formalità di rito veniva posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.


Province addio, ecco i Consorzi di Comuni

Province addio, ecco i Consorzi di Comuni

Presidente Rosario CrocettaAgli enti saranno assegnate nuove competenze, come quelle su acqua e rifiuti. Gli Ato andranno in pensione. Presidenti e consigli non saranno eletti direttamente ma verranno scelti da sindaci e consiglieri comunali. E non avranno stipendio. Congelato il voto di maggio. Ecco le linee guida del ddl che stanotte dovrebbe essere varato dalla giunta dopo il vertice coi capigruppo.

PALERMO - Detto fatto. La giunta e la maggioranza accelerano sulla rivoluzione delle Province. Che non sarà solo una abolizione dell'esistente, ma piuttosto una riorganizzazione generale delle competenze degli enti locali. Che, se sarà approvata dall'Ars, porrà la Sicilia all'avanguardia sul piano nazionale. Al di là dello Stretto, infatti, la riforma del governo Monti per mandare in pensione le Province si è persa per strada con la fine anticipata della legislatura. In Sicilia la musica potrebbe essere diversa. Si è concluso dopo un paio d'ore di confronto il vertice tra Rosario Crocetta e i capigruppo di maggioranza a Palazzo d'Orleans. Il governatore ha illustrato i punti salienti del ddl di riforma che stanotte dovrebbe essere varato dalla giunta per approdare domani a Palazzo dei Normanni. Una riforma su cui c'è una condivisione di massima da parte dei partiti di maggioranza.

Le Province verranno sostituite dai liberi consorzi di Comuni previsti dallo Statuto. Che avranno funzioni e competenze diverse rispetto alle attuali Province. A partire dalla competenza su rifiuti, acque ed edilizia popolare. Un quadro nuovo che porterà alla fine dell'era degli Ato idrici e degli Ato rifiuti. “Con la riforma, proprio come il Pd ha sempre sostenuto, ci sarà un abbattimento reale dell'apparato pubblico con l'eliminazione di duplicazioni di spesa”, sottolinea il capogruppo dei democratici Baldo Gucciardi. Sarà proprio dalla fine di cda e collegi sindacali degli Ato e degli altri enti che saranno sostituiti dai consorzi che maturerà una delle voci di risparmio di spesa. Ma non solo.

Un altro risparmio sensibile arriverà dalle cariche elettive, che saltano tutte nella riforma. Per i consorzi, infatti, sono previste “elezioni di secondo livello, con organi elettivi più snelli, senza indennità”, riferisce Lino Leanza, capogruppo dell'Udc. In pratica, saranno i sindaci dei Comuni del consorzio a eleggere tra loro il presidente del consorzio. Mentre i consigli comunali eleggeranno il consiglio, che sarà comunque meno numeroso degli attuali consigli provinciali. Non ci saranno indennità, ma solo rimborsi per consiglieri e presidenti.

Inoltre, la riforma se da una parte assegnerà competenze nuove agli enti che prenderanno il posto delle Province, dall'altra potrebbe decentrare ai Comuni alcune competenze attualmente in carico alle Province, come l'edilizia scolastica.

“È emerso un discorso radicalmente innovativo, con una forte riduzione di spesa – commenta Nino Malafarina della Lista Crocetta -. Questi organismi diventeranno enti di programmazione territoriale. Siamo andati ben oltre la mera abolizione”.

Il ddl di riforma conterrà anche il congelamento delle elezioni provinciali di maggio. “E' necessario – osserva Malafarina -, altrimenti si spenderebbero dei soldi per votare chi cesserebbe dalle funzioni al momento di approvazione della riforma”.

Soddisfatti i partiti. “Credo che sia un buon inizio”, osserva Gucciardi, che però insiste sulla necessità di procedere in tempi celeri: “Domani il tsto dovrebbe approdare in Assemblea, poi bisognerà fare speditamente, prima si approva la riforma meglio è”. Lino Leanza dell'Udc tiene a precisare che “con il testo in mano” si approfondirà la riforma “nei gruppi parlamentari già convocati per domani”. Malafarina è ottimista: “Certo, si potranno fare delle limature in Parlamento, ma la Sicilia ha l'occasione di fare qualcosa di storico mai realizzato altrove”.

(fonte Livesicilia.it)


Lo stadio Caitina sarà dedicato a Pietro Scollo

Lo stadio Caitina sarà dedicato a Pietro Scollo

L'arrivo dellasalma di Pietro Scollo (2)Nel giorno del suo funerale, il sindaco e l’amministrazione comunale hanno deciso di intitolare il polisportivo “Caitina” a Pietro Scollo, storico massaggiatore della Modica Calcio, deceduto sabato scorso.  Gli atti sono già pronti per essere adottati dalla Giunta municipale che provvederà ad approvarli e a dare,così, vita all’iter burocratico per la intitolazione che verrà fatta con una cerimonia che sarà appositamente organizzata. Teleiblea dedicherà  a Pietro Scollo, nell'Indice di lunedi sera e in replica fino a martedi pomeriggio un servizio condotto da Giorgio Scavino realizzato subito dopo i funerali svoltisi  alle 15 presso la chiesa madre di S. Pietro a Modica. Preesidente onorario del Modica Calcio, Pietro Scollo è deceduto sabato pomeriggio a Misterbianco (Ct), dove si trovava, insieme alla squadra, per l’anticipo del campionato siciliano di Eccellenza.

Ad assistere ai funerali per l’ultimo saluto, in una chiesa gremita fino all’inverosimile tra sportivi, amici e parenti, c’erano pure i cronometristi dell’Asd “Hyblea” di Ragusa.
Pietro Scollo, meglio conosciuto come “U Zu Pietru”, se n’è andato all’età di 93 anni lasciando degli ottimi ricordi nel mondo sportivo e non solo, con lui erano cresciute generazioni di giovani a cui raccomandava sempre “Nun ti sciarriari ccu nuddu”(non litigare con nessuno). Domenica sera è stata allestita a Palazzo S. Domenico, sede del municipio di Modica, la camera ardente dove parenti, amici, sportivi, tifosi, conoscenti, amministratori e dirigenti hanno voluto testimoniare la loro vicinanza alla famiglia e soprattutto salutare idealmente un uomo che ha rappresentato non solo il Modica Calcio, ma l’intero mondo sportivo dai sani valori fatti di passione e pochi soldi, anche per questo Zio Pietro rimarrà nei ricordi di tutti quelli che lo hanno conosciuto, a lui sarà dedicato lo stadio comunale modicano di contrada Caitina.  Di lui si sono occupati, “La Domenica Sportiva”, il rotocalco di Raitre “Il Settimanale” e molte altre testate giornalistiche nazionali.

Contro l'accordo euromediterraneo

Contro l'accordo euromediterraneo

accordo euromediterraneoPer illustrare le modalità con le quali si potrà richiedere l'attivazione delle norme di salvaguardia per bloccare gli effetti dell'accordo euromediterraneo con il Marocco, il  5 marzo alle ore 12 si terrà una conferenza stampa presso la sala stampa dell'Ars. Come si ricorderà nei giorni scorsi una mozione tesa a sostenere il Governo regionale verso tale obiettivo, presentata dall'on. Nello Dipasquale, era stata approvata dalla Commissione Agricoltura all'Ars.  L'accordo euromediterraneo con il Marocco apre nei fatti forti dubbi in materia di diritti degli agricoltori, lotta contro le frodi, protezione dell'ambiente e delle norme di sicurezza alimentare oltre ad esentare il 55% delle derrate esportate dal Marocco verso l’Europa. Per la Sicilia sarebbe un danno gravissimo anche alla luce dell'attuale difficilissima fase di mercato. Per tale ragione la mozione chiede di attivare e far scattare le misure di salvaguardia previste dall'art.7 dell’accordo e di monitorare gli sviluppi dell’intesa commerciale soprattutto per quel che riguarda eventuali frodi e violazioni". La mozione tende inoltre alla rinegoziazione con la Comunità Europea di forme di indennizzo per i danni subiti dall’accordo euromediterraneo, aprendo nei fatti nuovi scenari per le quote latte, per la ristrutturazione dei debiti a breve, medio e lungo periodo da parte delle imprese zootecniche, per l’elevazione del limite del de-minimis da 7500 € per l'azienda primaria, e 200.000 € per le aziende che effettuano commercializzazione, a 50.000 € e 500.000 €.

Il ponte tibetano di Cava porcaro

Il ponte tibetano di Cava porcaro

ponteIl movimento Progresso sud  di Comiso ci fa un'altra segnalazione e la foto parla chiaro. Non è il tragicomico ponte tibetano di fantozziana memoria ma  una passerella che dovrebbe essere attraversata dalla gente per visitare  uno dei  due insediamenti, molto suggestivi incastonati nel versante ipparino dei monti Iblei, che gli archeologi hanno classificato come catacombe ipogeiche cristiane (IV SEC. d.C).  Se un ipotetico turista volesse andare a vedere queste preziose testimonianze storiche, come dovrebbe fare? Semplice, basta munirsi di idonea attrezzatura per scalatori e tutto è risolto. Infatti, con la creazione del parco di cava porcaro, era stato realizzato un apposito sentiero, fruibile a tutti. Ma l’incuria amministrativa, il disinteresse, la colpevole distrazione del Sindaco e della sua giunta ha portato all’ennesimo disastro. Il sentiero è completamente distrutto, i ponticelli impraticabili e pericolosi, la sterpaglia ha invaso la sede e quindi il risultato è che questo monumento non è fruibile. La situazione che le foto allegate descrivono permane da almeno un anno e, a tutt’oggi, sembra che non interessi a nessuno. .

 


Discutere con l'assessore regionale per le produzioni locali

Discutere con l'assessore regionale per le produzioni locali

cartabellottaL'assessore regionale alle Risorse Agricole e Alimentari, Dario Cartabellotta, ha ricevuto il comitato esecutivo del Distretto regionale lattiero-caseario, presieduto da Enzo Cavallo, per ascoltarne le proposte e attivare un piano di collaborazione volto alla valorizzazione della produzione del settore.

In vista della programmazione regionale 2014-2020 che vede il Piano di Sviluppo Rurale rinnovarsi per una ulteriore assistenza del mondo agricolo, l'assessore intende avvalersi della collaborazione degli organismi presenti in Sicilia al fine di mettere insieme tutte le energie possibili per risollevare l'agricoltura isolana attraverso, anche,  la volorizzione delle produzioni locali.

Sulle problematiche del latte, Cartabellotta, dopo avere assicurato che a breve sottoporrà al Governo regionale il decreto che dovrà  affrontare e risolvere ogni problema in materia di quote latte (per evitare agli allevatori interessati ogni penalizzazione), ha annunciato che convocherà al più presto una riunione tra industriali e produttori perché si raggiungano intese più adeguate che garantiscano agli allevatori un reddito più dignitoso con prezzo del latte (sia ovino che vaccino) capace di far fronte ai crescenti costi di produzione ed in linea con le altre regioni.

Tra le istanze del Distretto alla Regione quella di trovare il modo per attivare una fiscalità di vantaggio per le aziende zootecniche, un'azione da concordare con l'Agenzia delle Entrate; di ripristinare aperture bancarie in favore delle imprese agricole, di definire e concretizzare il ruolo del Distretto regionale Lattiero-caseario e di dare forza alla filiera e alla rintracciabilità dei prodotti agricoli. Argomenti che hanno trovato la disponibilità dell'assessore Cartabellotta il quale si è mostrato particolarmente interessato a mettere a punto gli accordi di filiera e attivare il marchio siciliano riconoscibile nella fornitura di alimenti a scuole e ospedali.

"Tutto quello che non è prodotto in Sicilia non lo promuoveremo – ha assicurato l'assessore –, daremo valore e informeremo solo sulla produzione agricola isolana che sia tracciabile e rintracciabile. Se ci aiutate a farlo sarà un bene per tutti".

“L’incontro è stato alquanto positivo – ha dichiarato Enzo Cavallo – Si è aperto un dialogo sicuramente utile al settore zootecnico e all’intera filiera. Attraverso la valorizzazione delle nostre produzioni dobbiamo salvaguardare gli interessi delle nostre imprese. Abbiamo sollecitato il decreto per la salvaguardia delle quote latte dei produttori siciliani e abbiamo apprezzato la disponibilità dell’assessore a lavorare per assicurare un prezzo più equo per il nostro latte”.


Tutto pronto per la II edizione del "Premio Cristina Guastella"

Tutto pronto per la II edizione del "Premio Cristina Guastella"

cristinaAl via la seconda edizione del Premio Cristina Guastella, festival canoro per bambini e ragazzi dagli 8 ai 16 anni, che si svolgerà domenica 19 maggio alle ore 18.30, presso l’Auditorium della Scuola Regionale dello Sport a Ragusa. Il termine ultimo per le iscrizioni online è il 30 marzo; sul sito www.premiocristinaguastella.it è scaricabile il regolamento e il modulo di iscrizione. Il concorso è aperto a bambini e ragazzi dagli 8 ai 16 anni suddivisi in tre categorie: la prima categoria va dagli 8 ai 10 anni; la seconda categoria dagli 11 ai 13 anni e la terza categoria dai 14 ai 16 anni. I concorrenti della prima categoria possono presentare anche brani dello Zecchino d’Oro, mentre i concorrenti della seconda e terza categoria possono presentare al concorso solo brani di musica leggera editi. Il primo classificato di ogni categoria vincerà il “Premio Cristina Guastella” che consiste in un trofeo e in un buono di 200 euro. Sarà inoltre assegnato il “Premio Speciale Cristina Guastella”scelto sempre dalla giuria selezionatrice. Per qualsiasi informazione chiamare: 3397009188 – 3402257566. Cristina Guastella, scomparsa nel giugno 2011 in un incidente stradale sulla Ragusa mare a soli 20 anni, nasce a Ragusa il 5 marzo 1991 e sin da piccola manifesta interesse per il canto partecipando alle selezioni della Zecchino d’Oro. All’età di 9 anni entra a far parte del neo Coro Mariele Ventre di Ragusa, diretto dalla zia Giovanna Guastella (che insieme ai genitori di Cristina cura l’organizzazione della manifestazione). Cristina diventa presto colonna portante del coro, sempre presente alle prove, agli spettacoli e a tutti i viaggi organizzati del gruppo corale, dal Vaticano a Rovereto, da Malta a Bologna, da Caorle a Firenze, solo per citarne alcuni. Le sue più care amicizie sono nate e cresciute proprio all’interno del coro, che lascia a quasi 16 anni per raggiunti limiti d’età. In tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerla, lascia un ricordo indelebile, è anche nata su Facebook la pagina “Amici di Cristina Guastella”.

Sabato 18 maggio, nell’ambito delle iniziative legate al Premio, si terrà il concerto “IN CORO…PER CRISTINA” e vedra’ la partecipazione di tre cori, ed esattamente il Minicoro di Rovereto (Trento) diretto da Gianpaolo Daicampi, il Coro Voci dell’Arcobaleno di Acireale diretto da Giusi Nicotra e il Coro Mariele Ventre di Ragusa diretto da Giovanna Guastella. Un grande concerto, con la più belle canzoni dello Zecchino interpretate da più di 120 piccoli coristi. Ingresso libero.


Cna Vittoria: "Rischio di desertificazione economica"

Cna Vittoria: "Rischio di desertificazione economica"

presidenteCnaVittoriaGiuseppeSantoconoLa sindrome di Fort Apache. E' questa la metafora che forse descrive al meglio l’atteggiamento degli istituti bancari della città di Vittoria. E’ quanto denunciano il presidente della Cna territoriale, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Al di qua della palizzata – dicono in un documento – “i buoni”, gli investimenti finanziari. Fuori i cattivi, i nemici, le imprese che cercano credito per fare investimenti, per pagare le tasse o per pagare i dipendenti. Le banche si sono chiuse a riccio, non concedono credito e a chi è in difficoltà viene chiesto senza tanti scrupoli di rientrare immediatamente. Questo atteggiamento sta costringendo molte imprese locali alla chiusura o peggio al fallimento. L'accesso al  credito in questa città è diventato un sogno (o forse sarebbe meglio dire un incubo). Viene negato anche davanti alla garanzia di un consorzio fidi. In quei pochi casi, quando viene erogato il rating, quel giudizio insindacabile sulla capacità di far fronte agli impegni, impone quasi sempre tassi d’interesse sostanziosi. Un atteggiamento che riesce a fiaccare anche quelle imprese determinate a resistere”. Santocono e Stracquadanio chiariscono: “L’economia di Vittoria rallenta giornalmente. Quel tessuto di micro e piccole imprese che ha caratterizzato e reso forte economicamente la nostra realtà, si sta via via affievolendo. In dieci anni le imprese attive del settore artigianato sono passate da oltre 1.000 a meno di 700 (685 al 2 febbraio 2013). La disoccupazione, soprattutto quella giovanile, in provincia di Ragusa (e quindi anche a Vittoria) è schizzata passando dal 23,3% del 2010 al 41,45% del 2011, quella complessiva (forza lavoro di età compresa  fra 15-64 anni) è di poco oltre il 40%. La criminalità, in tutte le sue forme, si è riaffacciata gestendo nei fatti la crisi con i suoi metodi. Davanti a questo scenario gli istituti bancari, oltre a gestire i risparmi raccolti nel territorio, sono le uniche imprese che hanno ricevuto prestiti a tassi bassissimi dalla Bce e aiuti di Stato, ma queste somme, in buona parte, sono utilizzate nei giochi finanziari. Ferisce e indigna vedere come questi soldi non siano impiegati per rimettere in moto l'economia locale. L’autoritarismo gestionale di capitali non propri, ma di cui però si dispone a proprio grado e piacimento, è diventato inconcepibile e fastidioso. E' venuto il momento di dirlo forte e chiaro: gli istituti finanziari devono rimettere nel circuito economico sano le somme che hanno ricevuto altrimenti su di essi ricadranno le responsabilità della desertificazione economica”.