Buon compleanno Teleiblea

Buon compleanno Teleiblea

Il 16 marzo di 48 anni fa l'emittente ragusana diede inizio alle sue trasmissioni mandando in onda una partita di calcio, il derby Modica e Ragusa, per la cronaca vinto due a uno dagli Iblei, e rivoluzionando il concetto di televisione in Italia.   A quei tempi, coloro che oggi si occupano del fenomeno tv, ne fanno la critica,  o sono chiamati a legiferare o ancior peggio hanno avuto il compito di programmare le reti di trasmissione, o non erano ancora nati o avevano i pantaloncini corti e non possono capire quale fu l'impatto di quell'avvenimento. . Quella semplice trasmissione in bianco e nero, riportata in appena  due righe dal quotidiano locale, realizzata in condizioni precarie, (la telecamera, una sola, era sistemata sul tetto degli spogliatoi),  e con un commentatore, il giornalista Mario Zagara, che non aveva mai fatto una telecronaca, ha riscritto  le regole della libertà di stampa, rompendo il monopolio assoluto della Rai e dando vita a fenomeni televisivi come Mediaset o altri colossi italiani. Di tempo ne è passato tanto, la tecnologia è andata oltre ogni immaginazione, ci sono i social e gli smartphone  ma niente può sostituire la televisione vera e propria, con i suoi programmi, magari triti e ritriti, ma ricca di informazioni, cultura e sport. Eppure in questi quasi 50 anni tutti, uno dopo l'altro, di qualunque parte politica siano stati, hanno tentato di limitare la forza dell'emittente locale. C'è stata la legge Mammì, poi quella Gasparri e infine il famigerato Digitale Terrestre, uno e due, buono solo per chi governa che ne trae profitti. Le emittenti private hanno dovuto più volte adeguarsi cambiando attrezzature e poi appoggiarsi alle reti altrui che si sono rivelate inefficaci e incomplete . Il famoso DT2 tanto sbandierato non è neanche partito costringendo le TV come Teleiblea, a rottamare  le proprie postazioni e sottostare alle imposizioni del gestore della rete, in questo caso Raiway. Ogni giorno i nostri telespettatori infatti si lamentano per non poter ricevere i programmi di Teleiblea ma credeteci non è colpa nostra anzi stiamo cercando in tutti i modi di convincere la Rai a istallare nuovi ripetitori per coprire la zona iblea. La mancanza di segnale è lamentata anche in altre parti della Sicilia nonostante che  i costi relativi all'affitto della rete siano enormi ed  in pratica insostenibili sfiorando i 4000 euro al mese. Inoltre il fatto di coprire quasi tutta la Sicilia non è una condizione di favore ma piuttosto un grave disagio visto che le piccole realtà non sono in grado di dare i servizi di informazione richiesti dalle altre province e vengono cancellate dal telecomando. Insomma questo articolo non è solo un augurio ma un vero e proprio richiamo  a chi, senza pensarci, ha decretato la condanna a morte di Teleiblea e delle altre realtà locali, senza nessuna possibilità di  appello.


Il telegiornale di Teleiblea del 15 marzo 2023

Il telegiornale di Teleiblea del 15 marzo 2023

Nell'Indice: Gli utili della Banca Agricola. Mai come quest'anno. Lo stop alle auto a Gasolio. L'intervento della Meloni. La politica a Ragusa. Il nuovo candidato del centrodestra e Giovanni Cultrera. Ignazio Abbate sulla candidatura di Maria Monisteri. La polemica dell'energia solare. Sostiene Pe..ppe Lizzio. I 48 anni di Teleiblea. Intervista a Giorgio Migliorisi ( u farmacista).


Il telegiornale di Teleiblea del 14 marzo 2023

Il telegiornale di Teleiblea del 14 marzo 2023

Nell'Indice: Le ferrovie sono nel futuro della Sicilia. Gli sbarchi. Il sindaco Ammatuna richiama la Regione e lo Stato che non aiuta i piccoli comuni in queste situazione. La politica con il nuovo candidato del centrodestra. La cronaca. Il mudeco. Intervista a Nuccio Malfitano sul gemellaggio con Dubrovnik.


Nuovo candidato per il centrodestra.

Nuovo candidato per il centrodestra.

Aspettavamo con trepidazione politica la convocazione della conferenza stampa della quale avevamo fatto cenno nell'articolo pubblicato ieri sera, lunedi 13 marzo. Avevamo infatti detto che erano previste delle novità in merito alla scelta del candidato del centro destra perchè Pasquale Spadola, per motivi personali sembra, ha  preferito fare il tradizionale "passo di lato" ( come il suo collega di partito Nello Musumeci nella campagna elettorale per le regionali). Dunque è  questo l'argomento da trattare nell'appuntamento con la stampa fissato ora per giovedi alle 16 all'hotel Mediterraneo. L'invito viene da tutti I partiti e i movimenti politici del centrodestra - Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, il movimento Insieme e l'associazione politico culturale Ragusa in Movimento. Saranno presenti  i deputati Salvo Sallemi e Giorgio Assenza  e addirittura  Nino Minardo della Lega. Ma chi è  questo nuovo candidato?  Non è stato detto ufficialmente anche se ormai è di dominio pubblico. e noi vogliamo rispettare le regole  Vi possiamo dire che si tratta di un altro avvocato di Ragusa che ha molta esperienza amministrativa avendo ricoperto incarichi politici e guidato un ente importante. Per avere il nome ed il cognome bisognerà attendere dunque giovedi prossimo.


Ancora migranti: Serve un raccordo con il Ministero

Ancora migranti: Serve un raccordo con il Ministero

Due barchini con 54 persone a bordo sono stati intercettati dalla Guardia Costiera a circa 25 miglia dalle coste siciliane. Il soccorso dei migranti è stato effettuato da una motovedetta della Capitaneria di Porto di Pozzallo che ha fatto sbarcare anche i 17 dei naufraghi sopravvissuti al ribaltamento del natante su cui si trovavano decine di persone. Il sindaco di Pozzallo era a riceverli sulla banchina e durante una intervista in diretta sulla rai ha dichiarato: "Serve raccordo con Ministero. Dopo una settimana di pausa, caratterizzata da condizioni metereologiche avverse, come era ovvio, gli sbarchi sono ripresi con numeri più elevati rispetto a quelli dello scorso anno. Tra ieri e oggi, a Pozzallo, si contano quasi 300 migranti e non si contano più quelli provenienti da Lampedusa e quelli raccolti in mare”, “Occorre fare il punto di una situazione che deve essere gestita nel migliore dei modi possibili per evitare scompensi che possono nuocere ai migranti oltre che ai cittadini”, aggiunge. “L’equilibrio di umanità e legalità, che da sempre è stato assicurato, è fondamentale per affrontare un fenomeno delicatissimo”. “Non si può non ringraziare la prefettura di Ragusa, le forze dell’ordine, le autorità sanitarie, la Protezione civile e le Organizzazioni umanitarie, per il grande lavoro svolto ma occorre, così come avveniva nel passato, un raccordo anche con il Ministero dell’Interno senza il quale i complicati meccanismi di equilibrio consolidatisi negli ultimi anni di leale e fattiva collaborazione si possono alterare con inevitabili problemi sociali”, conclude Ammatuna.

 


Fratelli d'Italia ed il cambio del candidato

Fratelli d'Italia ed il cambio del candidato

Sembra ci siano importanti novità che arrivano dal fronte del centrodestra. Scaturiscono dall'ultimo incontro svoltosi lunedì, nel tardo pomeriggio, dopo il quale era intenzione dei partecipanti indire una conferenza stampa. Poi l'ora tarda ha suggerito di rinviare tutto a domani. In verità fino ad ora, intorno alle 23 non è arrivata nessuna convocazione ma le notizie che circolano con insistenza fanno pensare ad una scelta importante che riguarderebbe il candidato a sindaco Pasquale Spadola. C'erano state delle discussioni in queste due settimane e forse ora si è raggiunto un accordo tale da permettere di rivedere le posizioni senza che ci siano cattive figure da una parte e imposizioni dalle altre. In ogni caso se si andrà a parlare di un candidato diverso da Spadola occorre che sia della stessa caratura proprio per non lasciare spazio dopo alle solite considerazioni sul latte versato. A quanto ci è dato sapere ci sarebbe una ampio consenso da parte dei deputati FdI e l'intera coalizione avrebbe approvato senza remore questo nome nuovo. Ma dobbiamo aspettare a domani.


IL telegiornale di Teleiblea del 13 marzo 2023

IL telegiornale di Teleiblea del 13 marzo 2023

Nell'Indice: L'estremo saluto a Mons. Calì. La tragedia dei migranti. Schifani a Lampedusa. Le soluzioni devono essere congiunte. Servizio sul nuovo Vescovo di Noto Mons. Rumeo. La politica ed il cambio dei candidati . A Modica accordo tra PD e M5S su Ivana Castello. Interviste. A Ragusa cosa fanno gli altri candidati. Il Psi appoggia Schininà con interviste. Servizio sulla casa delle donne. Il ritardo di 7 ore del volo Comiso Pisa. Lo sport

https://youtu.be/3gDLPSdknpI


Predicare bene e razzolare male.

Predicare bene e razzolare male.

Sappiamo bene che per il Comune di Ragusa l'architetto Iacono è ormai quasi un impiegato a tempo indeterminato ma proprio per questo sarebbe più giusto inserirlo in pianta organica senza prendere in giro la gente che lavora pubblicando bandi farlocchi. Parliamo dell'incarico rinnovato, proprio oggi, all'architetto sunnominato, che  risulta vincitore di un bando che diciamo senza timore, è  stato  cucito su misura per le sue  caratteristiche, ignorando qualunque altra partecipazione. I responsabili di Territorio hanno già sollevato la questione e ne fanno un argomento da trattare politicamente accusando Cassì di mettere tasselli in punti strategici della sua futura attività culturale. E metti caso, si chiedono,  che Cassì non venga rieletto perchè il nuovo sindaco si dovrebbe sorbire l'architetto in questione?
A parte la politica e la strategia credo che questa sia l'ennesima prova che i bandi non si vincono dopo ma prima  e che i dirigenti, comunque, a fronte di stipendi lauti, sono disposti ad ingoiare qualunque cosa.
Più volte ho avuto modo di  dire che uno dei limiti del Mudeco è proprio l'architetto Iacono, praticamente acquistato con la collezione e a  carico, a vita, delle casse comunali senza però aver mai mostrato una relazione o un progetto di sviluppo del museo.
A dire la verità, proprio per quel rapporto di amore che ho per Donnafugata  la cui forza culturale risulta molto sottostimata,   avevamo tentato il colpo per togliere il Mudeco dalle  mani dell'architetto ma non ci siamo riusciti perchè nel bando erano riportate, come caratteristiche essenziali, la misura del collo delle camicie, il numero delle scarpe, l'altezza ed il peso del possibile vincitore. A parte gli scherzi seppure ci siamo sforzati di indicare come responsabile del Museo   un professionista modicano, esperto del settore,  con alle spalle decenni di impegno in quell'ambito, sebbene si siano offerte gratuitamente la stampa di materiale vario, la produzione di video, la promozione, il collegamento con i più importanti musei italiani e stranieri, non siamo riusciti a scalfire minimamente il muro granitico costruito intorno a Iacono  che, a questo punto, ne siamo certi,  deve avere un tale rapporto di conoscenza e di affetto,  con l'amministrazione, che va molto al di la dell'incarico.  Ora sarà nostro compito controllare che Iacono si impegni, come richiesto dal bando, a  tutelare e promuovere la stessa e l'immagine del Mudeco, - curare la programmazione culturale annuale delle attività museali - esaltarne la sua centralità rispetto a tutto il patrimonio artistico della città di Ragusa,- assicurare, in accordo con l’Amministrazione e con i gestori di altre realtà limitrofe, il funzionamento di una rete di cooperazione per una crescita culturale dell'intero complesso.  Cosa che fino ad ora non sembra abbia fatto!
Come al solito è facile parlare di correttezza e legalità ma poi ....insomma predicare bene e razzolare male. ”


Era nell'aria! Fine di un'era.

Era nell'aria! Fine di un'era.

Era nell'aria da tempo da quando si sono manifestati i disaccordi con il presidente Schifani che lui, Gianfranco Miccichè, ha contribuito a scegliere e a fare eleggere a Palazzo d'Orleans. Era passato nel gruppo B  e comunque mostrava segni di insofferenza anche perchè in pratica era sotto controllo continuo della maggioranza che ne temeva i colpi in assemblea. E così oggi Micchichè ex padre e padrone di FI ha rassegnato le dimissioni da coordinatore del partito inviando alla stampa queste considerazioni: Ho parlato a lungo con il presidente Berlusconi della difficile e sempre più ingarbugliata situazione siciliana. Per l’amicizia che mi lega da 40 anni e per il bene che voglio a questo partito e alla mia terra ho ritenuto corretto rassegnare le mie dimissioni. Una decisione che arriva dopo diverse tensioni all'interno del partito, dalla creazione di due gruppi parlamentari azzurri all'Ars a una lettera firmata da tutti i deputati regionali forzista con cui, nelle scorse settimane, avevano chiesto al presidente Berlusconi la nomina di Marcello Caruso, braccio destro del governatore, quale commissario.  E Silvio ha risposto in pratica schierandosi con i malcontenti :  "Ho ricevuto ieri mattina le dimissioni di Gianfranco Miccichè da coordinatore regionale della Sicilia, motivate da situazioni locali che mi ha ampiamente rappresentato. Prendo atto con dispiacere della sua decisione e lo ringrazio per tutto il lavoro svolto per molti anni nella sua Sicilia come coordinatore della Regione. Gianfranco Miccichè - assicura il Cavaliere- è un esponente di Forza Italia dall’anno della fondazione (1994) e sono certo che continuerà a dare il suo prezioso contributo a me e al nostro partito. Mi piacerebbe a questo punto,  ascoltare dalla viva voce di Gianfranco, che ho tante volte intervistato, quali siano state le vere cause delle dimissioni.  In altre occasioni, ricordate le spaccature al tempo di Lombardo, Berlusconi lo aveva appoggiato ma forse si è arrivati davvero al capolinea.  Ora serve un nuovo impulso per i partito che negli anni, nelle province  soprattutto, si è mostrato ormai alle corde.  E forse è anche colpa di Gianfranco che non ha saputo essere presente e fare scelte nei territori. Marcello Caruso che sarà il suo successore è già stato responsabile regionale Enti locali e coordinatore provinciale di Forza Italia a Palermo.  Magari riuscirà a telefonare a Ragusa per capire cosa stia succedendo nel partito, come si stanno muovendo in vista delle elezioni.  Alcuni partiti del centro destra infatti navigano a vista e giorno dopo giorno tirano  fuori nuovi candidati che vengono regolarmente sconfessati. Invito il coordinatore Caruso, qualora venisse a Ragusa a fare una capatina nei nostri studi per parlarne un po'.


C'e grano e grano!

C'e grano e grano!

E' da elogiare l’attività di servizio della Guardia di Finanza  che si inquadra oltre che nell’ambito dei propri compiti nel contrasto alla criminalità economica e finanziaria,  alla tutela del mercato e della salute dei consumatori, finalità fondamentali per la crescita del Paese e della qualità delle produzioni agricole.  Infatti non ci si sorprende quando si parla di grani contaminati o contraffatti  e le attività di controllo sono finalizzate proprio a salvaguardare i cittadini. La notizia di oggi è che oltre 380 tonnellate di sementi di frumento per la produzione di grano da farina certificato, pari a un valore superiore a 300mila euro, sono state sequestrate dalla guardia di finanza - in collaborazione con l’Icqrf - nel corso di un’operazione di contrasto alla pirateria agroalimentare e diretta alla tutela degli agricoltori e delle imprese titolari del diritto a trarre profitto dallo sfruttamento commerciale di varietà vegetali italiane ed estere protette. La complessa attività operativa parte da  un’azione progettuale del nucleo speciale beni e servizi di Roma - unità specializzata alle dipendenze del comando reparti speciali della guardia di finanza - che ha sviluppato un’analisi di rischio per prevenire i fenomeni fraudolenti nel settore della produzione delle varietà vegetali certificate, verificando il rispetto degli obblighi in materia di commercializzazione di beni (sementi) iscritti all’ufficio comunitario per le varietà vegetali o all’ufficio italiano brevetti e marchi del ministero delle Imprese e del Made in Italy e inviando sette segnalazioni qualificate ai reparti del corpo competenti per territorio.  È così che i finanzieri dei comandi provinciali di Bari e Trapani hanno riscontrato, a carico di 3 aziende di rivendita di sementi, 2 in Puglia e 1 in Sicilia, la cessione di 6220 sacchi e confezioni di grano duro delle varietà tracciate senza aver assolto il pagamento della prevista equa remunerazione a vantaggio dei costitutori delle specie vegetali, rilevando anche miscelazioni illecite degli stessi prodotti con quantitativi di grano non certificato. I controlli hanno riguardato anche soggetti economici ubicati in Campania e nel Lazio e hanno portato alla denuncia di 3 persone alle procure della Repubblica di Bari e Marsala per il reato di fabbricazione e commercio di beni usurpando titoli di proprietà industriale.  Le società fatte oggetto dei sequestri di grano duro: 2 le S.r.l. in Puglia, entrambe attive nel commercio di cereali e gestite da esperti imprenditori locali, siciliana la terza S.r.l. in cui è stato effettuato il sequestro, anche quest’ultima gestita da un esperto imprenditore originario dei luoghi dell’intervento.  L’operazione ha ricevuto il sostegno degli stakeholder del comparto agricolo - riporta il comunicato stampa della gdf -, inseriti nel quadro della collaborazione e delle sinergie tra imprese, istituzioni ed enforcement che è alla base del sistema informativo anti-contraffazione della guardia di finanza (Siac), piattaforma telematica dedicata al partenariato con aziende e associazioni che consente, tramite accesso riservato, la partecipazione dei titolari dei marchi all’azione delle fiamme gialle attraverso la condivisione di elementi di criticità in chiave operativa.

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