Nuovo piano di protezione civile a Ragusa
Nuovo piano di protezione civile a Ragusa
L’attuale Piano Comunale di Emergenza del Comune di Ragusa è quello approvato con Delibera della Giunta n.208 del 25 maggio 2011 aggiornato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 47 del 23 ottobre 2013.
A distanza di un decennio l’Amministrazione Cassì ha provveduto a introdurre
ulteriori aggiornamenti e integrazioni in modo da renderlo ancora più efficace e
attuale, soprattutto sulla base di alcune considerazioni:
- la presenza di nuove normative, direttive e linee guida su vari temi di protezione
civile;
- le mutevoli condizioni del territorio che rendono necessario un aggiornamento delle
procedure di gestione dell’emergenza.
Il nuovo piano andrà a colmare le lacune presentate dal vigente che quindi risulta
incompleto per quanto riguarda la valutazione di alcune tipologie di rischio presenti
sul territorio.
Il nuovo Piano Comunale di Protezione Civile, redatto dagli Uffici Comunali
coinvolti, dal Gruppo Comunale di Protezione Civile e dai giovani del Servizio
Civile, coordinati dalla Pianif. Costanza Dipasquale, ha tenuto come riferimento
complessivo e concreto la prevenzione di possibili calamità, in particolare quelle
legate ai rischi idrogeologici, sismici, incendi o qualunque evento che metta a
repentaglio l’incolumità della popolazione.
In particolar modo si è provveduto ad aggiornare i piani delle vie di fuga, le mappe
delle zone a rischio idrogeologico e idraulico, la classificazione sismica del territorio,
individuando canali specifici di collegamento con le sovrastrutture regionali e
nazionali e con altre strutture territoriali finalizzati a interventi medesimi.
È stato dato un ruolo importante alla previsione degli eventi con attività, svolte anche
con il concorso di soggetti scientifici e tecnici competenti in materia, dirette
all'identificazione degli scenari di rischio probabili e, ove possibile, al preannuncio, al
monitoraggio, alla sorveglianza e alla vigilanza in tempo reale degli eventi e dei
conseguenti livelli di rischio attesi. È questa la prevenzione che consiste nelle attività
volte a evitare o a ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni
conseguenti agli eventi, anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle
attività di previsione. La prevenzione dei diversi tipi di rischio si esplica in attività
non strutturali concernenti l'allertamento, la pianificazione dell'emergenza, la
formazione, la diffusione della conoscenza della protezione civile nonché
l'informazione alla popolazione e l'applicazione della normativa tecnica, ove
necessarie, e l'attività di esercitazione.
Il soccorso consiste nell'attuazione degli interventi integrati e coordinati diretti ad
assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi ogni forma di prima assistenza.
“Dopo 10 anni, abbiamo rivisto tutto il Piano Comunale di Protezione Civile, –
dichiara l’assessore al ramo Giovanni Iacono - è questo un grande risultato, uno degli
atti più importanti del Consiglio comunale. Il piano è stato rivisto non solo sulla base
delle più recenti norme regionali e nazionali in materia, ma anche con l’inserimento
di una serie di rischi che prima non c'erano. Sono quelli legati al cambiamento
climatico; basti pensare alle alluvioni, al vento, al ghiaccio e agli incendi causati da
lunghi periodi di siccità, a quelli che vedono coinvolte infrastrutture come dighe,
ferrovie, viabilità. Si è provveduto anche a inserire il rischio sismico in base alla
normativa varata nel 2022 che ha visto la nostra zona essere inserita nel livello 1° di
criticità. È stata anche rivista la mappatura di tutte le aree, da quelle di raccolta a
quelle di soccorso e a tutte quelle che occupano ruoli nevralgici e importanti nella
fornitura di assistenza”.
Il telegiornale di Teleiblea del 25 gennaio 2023
Il telegiornale di Teleiblea del 25 gennaio 2023
Nell'Indice: Riapre il museo archeologico di Ragusa.I problemi di Schifani. Servizio ai cantieri di Palermo. Il cambio degli assessori in giunta regionale. L'Ati di ragusa. Intervista a Lino Giaquinta. La partita a scacchi della politica ragusana. Sostiene Peppe Lizzio. La pediatria. Intervista a Mirko Marsiglia
Legge su Ibla. C'ero anch'io !!
Legge su Ibla. C'ero anch'io !!
Succede sempre così quando le cose vanno bene allora tutti sono pronti a dire che hanno hanno avuto un ruolo importante nella battaglia. E' il caso della legge su Ibla che ogni anno resta in bilico e solo grazie a sforzi davvero immani considerando quanti sono i pretendenti, resta in piedi. Ora la notizia è che è stato approvato il rifinanziamento della legge speciale 61/81 su Ragusa Ibla per 2milioni di euro. Il via libera dalla Commissione Bilancio dell’ARS dove sono stati raggruppati i singoli emendamenti dei parlamentari della provincia di Ragusa. Sulla questione, però, interviene Nello Dipasquale per fare chiarezza: in un primo momento l’on. Abbate ha tentato un’operazione con la quale, in sostanza, la legge su Ibla veniva cancellata per creare un fondo rispetto al quale Ragusa avrebbe ottenuto solo briciole. Solamente dopo la levata di scudi proveniente dal territorio il collega Abbate ha compreso che era meglio procedere per un’altra strada. Inoltre, avevo già annunciato, dice Dipasquale la presentazione nella Commissione presieduta da Abbate di un mio emendamento per portare i fondi della 61/81 a 2milioni di euro. Peccato, però, che sia stato bocciato dalla maggioranza in Commissione. Abbate, dopo le polemiche, ha preferito presentare analogo emendamento in Commissione Bilancio dove sia io che gli altri parlamentari della provincia avevamo presentato i nostri. E’ stato semplice, a quel punto, unificare gli emendamenti. Dispiace solo dover evidenziare che il risultato si è ottenuto solo dopo le polemiche arrivate dal territorio a difesa della legge speciale su Ibla. Tutto ciò, infine, mette a tacere anche quelle che voci che in città avevano minimizzato la questione, parlando di “teatrini” come se il problema non fosse concreto. Il fatto che si sia dovuto approvare un emendamento ad hoc per rifinanziare la legge dimostra che i fondi non c’erano e, quindi, che l’allarme era fondato”.
A conferma di quanto dicevamo prima ecco altri interventi sull'argomento: Due milioni di euro per rifinanziare la legge speciale su Ibla. Piu' fondi rispetto al passato. E' stato approvato in Commissione Bilancio l'emendamento presentato dall'on. Ignazio Abbate per incrementare a due milioni di euro le somme destinate ai centri storici di Ragusa Superiore e Ragusa Ibla secondo la legge 61/81. Risultati concreti - sottolineano Giovanni Gurrieri, Mario D'Asta e Maria Malfa del gruppo Misto al Consiglio comunale di Ragusa - Noi che del civismo ne stiamo facendo una bandiera, apprezziamo l'impegno dell'on. Abbate che ha presentato l'emendamento e di chi in futuro si impegnerà per la nostra città, perché lo riteniamo un passo in avanti importante per Ibla e per Ragusa
Stasera Barone a Teleiblea
Stasera Barone a Teleiblea
L'amico Ciccio Barone è da ormai troppo tempo in silenzio stampa. Dopo lo scontro con Cassì e il suo allontanamento dalla giunta, dopo una estemporanea conferenza stampa open air , Barone ha preferito restare nell'ombra senza far sapere quali sono le sue reali intenzioni per le prossime amministrative a Ragusa. Questa sera, giovedi 26 gennaio, Ciccio Barone sarà a Teleiblea per rispondere alle mie domande sul futuro suo e della politica cittadina. Ho detto che in questo periodo mi sembra di assistere ad una partita a scacchi dove vengono studiate le mosse con molta strategia e ancora non sappiamo chi sarà il vincitore in questa specie di primarie spontanee che porteranno allo sfidante dell'uscente . Aspettiamo dunque di conoscere le intenzioni di Ciccio Barone che negli ultimi anni, come componente della giunta Cassì e responsabile di molti settori importanti dalla polizia urbana, al personale dallo spettacolo al turismo. Non c'è dubbio che ha svolto questi compiti con abnegazione e con risultati tutto sommato positivi anche se non scevri da critiche. La nuova compagine amministrativa che verrà fuori dalle amministrative dovrà occuparsi di tante cose che sono in itinere ma anche prendere decisioni su argomenti scottanti per i quali occorre anche coraggio.
Botta e risposta sull'Ati Ibleo
Botta e risposta sull'Ati Ibleo
Il museo ritrovato
Il museo ritrovato
Finalmente, dopo diversi anni, si avvicina la data per la riapertura al pubblico del Museo Archeologico di Ragusa. E' notizia di oggi infatti che anche dopo l'ennesimo sopralluogo si sia confermato che tutto è a posto. La scala d'emergenza, grazie alle pressioni dell'opinione pubblica e della stampa è stata sistemata. Lo stesso dicasi per l'impianto antincendio ed infine sono stati completamente rimessi a nuovo i bagni. In vista della prossima apertura è stata effettuata una pulizia straordinaria delle vetrine tirando fuori ogni reperto che, una volta spolverato, è stato rimesso al suo posto. Insomma questa è la vittoria della gente di Ragusa che è riuscita a riappropriarsi del suo museo che era stato in pratica cancellato. Il direttore del Parco di Camerina, l'architetto Buzzone, della cui organizzazione fa parte il Museo di Ragusa, ci ha detto informalmente che già a febbraio sarà possibile riaprire i battenti offrendo questa ottima struttura culturale ai turisti che frequenteranno il territorio nella prossima Pasqua. C'è molta soddisfazione tra gli abitanti del centro della città che avevano anche effettuato dei sopralluoghi e inoltrato delle proteste ufficiali. Naturalmente non bisogna fermarsi qui, Il museo che contiene reperti di enorme valore culturale, non dimentichiamo che vi è esposto, tra l'altro, il famoso Guerriero di Castiglione avrebbe bisogno di una azione di promozione multitasking. Oggi i giacimenti culturali di questo tipo vengono supportati dalla tecnologia inserendo percorsi didattici multimediali e impianti di luci a led. Al Museo Archeologico di Ragusa tutto questo non c'è ma si sopperisce con le tante e preziose testimonianze del prestigioso passato del nostro territorio. A giorni conosceremo la data dell'inaugurazione del ritrovato museo di Ragusa.
Eolico offshore. Occorre darsi una mossa.[ video]
Eolico offshore. Occorre darsi una mossa.[ video]
Non sappiamo se ci sia davvero questa intenzione e cioè quella di riempire l'orizzonte della costa iblea con decine di pale eoliche ma sarebbe il caso di pensarci su per un po' di tempo. E' vero che c'è bisogno di energia ma è questo il sistema?. Sia per il sole che per il vento la Sicilia viene riempita di impianti sia a terra che in mare. Ma c'è la possibilità per noi cittadini di dire la nostra e manifestare il consenso o il dissenso? Sembra di no eppure da ogni parte si dice che bisogno conservare anche l'immagine di un territorio e forse il panorama guardando il mare dalle alture iblee non sarà più lo stesso. Abbiamo realizzato questa intervista telefonica con un esperto che naturalmente vede la cosa abbastanza positivamente . Della questione si è interessato anche l'on Ragusa che ha dichiarato: ; “Le richieste relative alle concessioni demaniali marittime per la realizzazione di impianti eolici off shore nel tratto di mare antistante la costa tra Scicli e Pozzallo devono spingere questo territorio a darsi una mossa, a verificare la propria identità e, soprattutto, ad avviare delle interlocuzioni che possano risultare le più proficue possibili evitando che si sia costretti a fare i conti, ancora una volta, con scelte calate dall’alto”. “Pur non avendo più un ruolo attivo – afferma l’on. Orazio Ragusa,– ritengo opportuno che si faccia qualcosa e che ci si muova lungo la direzione che, secondo molti, dovrebbe essere quella più adeguata, facendo sì che il territorio possa avviare un confronto con chi intende utilizzare il nostro mare per trarre profitti, sebbene ciò accadrà attraverso l’utilizzo di energia pulita. E’ chiaro come il momento che viviamo risulti essere molto particolare. C’è bisogno di energia. In maniera inedita e più a buon mercato rispetto al passato. Per questo, facendomi portavoce di tali legittime esigenze, ho chiesto al commissario straordinario del Libero consorzio di farsi promotore di un incontro tra tutti gli enti territoriali interessati cosicché si possa decidere una strategia comune. Non possiamo correre il rischio, anche stavolta, così come è accaduto in altre circostanze, di rimanere spettatori di un simile cambiamento epocale senza riscontri specifici per la nostra provincia che mette a disposizione il proprio habitat. Ecco perché ritengo sia opportuno fare sentire la nostra voce”.
Scontro sulla discarica abusiva
Scontro sulla discarica abusiva
In una nota i consiglieri comunali di ‘Insieme per Santa Croce’ e il segretario cittadino di Alleanza Popolare, Filippo
Frasca, in relazione ad una discarica abusiva in territorio limitrofo al comune di santa croce attaccano il sindaco di Ragusa colpevole secondo loro di non dire la verità . “Il materiale in nostro possesso, frutto di numerosi sopralluoghi, ha rivelato la presenza di una discarica abusiva fin dall’11 luglio scorso, quando denunciammo – con un’interrogazione in Consiglio comunale e a mezzo stampa – l’allocazione di sei container “scarrabili” (non a tenuta a stagna) e la gestione illecita dei rifiuti, in un terreno adiacente
all’area dell’ex discarica. Una presenza stabile di cumuli d’immondizia a cielo aperto, in spregio alle più
elementari norme ambientali e di senso civico, che il sindaco Cassì ridimensiona, parlando di “un
fenomeno di abbandono rifiuti”, quasi fosse ordinario. Ciò non è tollerabile”.
Il riferimento dei consiglieri di ‘Insieme per Santa Croce’ e di Frasca è a un’interrogazione a risposta
scritta (n. protocollo 0143549) presentata da alcuni consiglieri comunali di Ragusa, in cui Cassì sostiene
che “il terreno di c.da Petraro seppur ricadendo all’interno del territorio comunale di Ragusa risulta
proprietà del Comune di Santa Croce”, dove “la Regione Sicilia aveva rilasciato un titolo autorizzativo
alla realizzazione di una discarica”. “Con questa affermazione - scrivono ‘Insieme per Santa Croce’ e
Frasca - Cassì dimostra di non conoscere a sufficienza il territorio che lui stesso amministra: ribadiamo
che l’area in cui sorge la discarica abusiva è attigua a quella da lui indicata e, pertanto, le attività di
pulizia e bonifica risultano di competenza del Comune di Ragusa. I rifiuti sono stati depositati, mediante
il ricorso a mezzi meccanici, all’interno della porzione di territorio amministrata da Cassì, senza che il
sindaco abbia fatto nulla per impedirlo. La diffida al Comune di Santa Croce per garantire il decoro e
l’igiene pubblica appare tardiva e fuori luogo”.
“Facciamo presente al sindaco Cassì che in prossimità dell’area in oggetto, sorgono un agriturismo e un
pozzo utilizzato per l’irrigazione dei campi; mentre nei pressi degli “scarrabili” passano linee di
alimentazione ad alta tensione, piloni, cavi elettrici e cavi interrati che potrebbero risultare un pericolo
durante la movimentazione, il sollevamento e lo smistamento con le gru dei rifiuti presenti sul posto”.
“Sia la risposta di Cassì che quella, precedente, di Dimartino a un’altra interrogazione, dimostrano la
scarsa attenzione e il colpevole ritardo dei due sindaci nell’affrontare i temi sollevati. Non vorremmo che
siano entrambi distratti, superficiali, consenzienti o addirittura complici”.
Il telegiornale di Teleiblea del 24 maggio 2023
Il telegiornale di Teleiblea del 24 maggio 2023
Nell'indice: Sciopero dei benzinai. Il gas cala ma gli italiani pagano sempre di più. Le pale eoliche. Intervista all'Ing Casetti sugli impianti eolici. La politica regionale e la pediatria a Ragusa. Intervista al commissario dell'Asp Russo. Chi si candida e con chi. Le Discariche e la cronaca. San Francesco di Sales. Messa in vescovado per i giornalisti. Nuovo comandante della GdF a Pozzallo. Intervista all'editore Giovanni Distefano
Pediatria a Ragusa sotto attacco mediatico [intervista]
Pediatria a Ragusa sotto attacco mediatico [intervista]
Dobbiamo dire che il gruppo di mamme che si stanno battendo per la riapertura della Pediatria a Ragusa sa di certo il fatto suo. Infatti dopo l'affissione di alcuni 6x3 in città, diversi messaggi sui social oggi si è occupato del caso anche il TG regionale. Non che sia una conquista mediatica ma è vero che si tratta di una testata regionale e in qualche modo gode di una certa autorevolezza. La domanda sulla pediatria l'abbiamo fatto anche al commissario Russo (vedi intervista sotto) che ha ha spiegato come intende muoversi ma i tempi non sono certo rapidi. Intanto il sindaco di Ragusa, vista l'attuate contingenza politica ha incontrato con il comitato spontaneo di cittadini che sollecitano la riapertura del reparto di Pediatria presso l’ospedale Giovanni Paolo II. Riportare nel capoluogo, - dice il Sindaco geograficamente baricentrico rispetto alla provincia, in una struttura tra l’altro nuova e moderna come il Giovanni Paolo II, un reparto delicato come quello di Pediatria. È la richiesta di buonsenso portata avanti da tutti noi, dalla comunità ragusana e in
particolare dal Comitato spontaneo Riaprite Pediatria, con cui oggi ci siamo riuniti e confrontati.
C’è, come ha detto l'Asp , una difficoltà a reperire personale, ma non si può semplicemente prendere atto di uno stato dei fatti negativo, facendo spallucce e senza lottare per cambiarlo. apprezziamo questa dichiarazione di Cassì che decide di impegnarsi a fondo L’iniziativa di queste mamme e di questi papà è efficace, non hanno mai desistito, riuscendo a tenere alta l’attenzione. L’impegno, quindi, è a fare fronte comune, a tutti i livelli, per sostenere l’istanza accorata di riavere all’Ospedale Giovanni Paolo II un reparto di Pediatria attivo 24ore su 24. Serve al più presto una stagione di concorsi attrattivi, serve coinvolgere anche Ragusa nella turnazione dei pediatri che già operano in ospedali vicini, serve alzare il livello della protesta per una battaglia giusta.
Non vogliamo togliere Pediatria da altri Comuni perché tutti i bambini e i pazienti
hanno uguale diritto a essere curati; vogliamo che il più nuovo ospedale della
provincia, già fornito di un moderno ed accogliente reparto pediatrico, torni alla
normalità”.