Nuovo piano di protezione civile a Ragusa

Nuovo piano di protezione civile a Ragusa

L’attuale Piano Comunale di Emergenza del Comune di Ragusa è quello approvato con Delibera della Giunta n.208 del 25 maggio 2011 aggiornato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 47 del 23 ottobre 2013.
A distanza di un decennio l’Amministrazione Cassì ha provveduto a introdurre
ulteriori aggiornamenti e integrazioni in modo da renderlo ancora più efficace e
attuale, soprattutto sulla base di alcune considerazioni:
- la presenza di nuove normative, direttive e linee guida su vari temi di protezione
civile;
- le mutevoli condizioni del territorio che rendono necessario un aggiornamento delle
procedure di gestione dell’emergenza.
Il nuovo piano andrà a colmare le lacune presentate dal vigente che quindi risulta
incompleto per quanto riguarda la valutazione di alcune tipologie di rischio presenti
sul territorio.
Il nuovo Piano Comunale di Protezione Civile, redatto dagli Uffici Comunali
coinvolti, dal Gruppo Comunale di Protezione Civile e dai giovani del Servizio
Civile, coordinati dalla Pianif. Costanza Dipasquale, ha tenuto come riferimento
complessivo e concreto la prevenzione di possibili calamità, in particolare quelle
legate ai rischi idrogeologici, sismici, incendi o qualunque evento che metta a
repentaglio l’incolumità della popolazione.
In particolar modo si è provveduto ad aggiornare i piani delle vie di fuga, le mappe
delle zone a rischio idrogeologico e idraulico, la classificazione sismica del territorio,
individuando canali specifici di collegamento con le sovrastrutture regionali e
nazionali e con altre strutture territoriali finalizzati a interventi medesimi.
È stato dato un ruolo importante alla previsione degli eventi con attività, svolte anche
con il concorso di soggetti scientifici e tecnici competenti in materia, dirette
all'identificazione degli scenari di rischio probabili e, ove possibile, al preannuncio, al
monitoraggio, alla sorveglianza e alla vigilanza in tempo reale degli eventi e dei
conseguenti livelli di rischio attesi. È questa la prevenzione che consiste nelle attività

volte a evitare o a ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni
conseguenti agli eventi, anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle
attività di previsione. La prevenzione dei diversi tipi di rischio si esplica in attività
non strutturali concernenti l'allertamento, la pianificazione dell'emergenza, la
formazione, la diffusione della conoscenza della protezione civile nonché
l'informazione alla popolazione e l'applicazione della normativa tecnica, ove
necessarie, e l'attività di esercitazione.
Il soccorso consiste nell'attuazione degli interventi integrati e coordinati diretti ad
assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi ogni forma di prima assistenza.
“Dopo 10 anni, abbiamo rivisto tutto il Piano Comunale di Protezione Civile, –
dichiara l’assessore al ramo Giovanni Iacono - è questo un grande risultato, uno degli
atti più importanti del Consiglio comunale. Il piano è stato rivisto non solo sulla base
delle più recenti norme regionali e nazionali in materia, ma anche con l’inserimento
di una serie di rischi che prima non c'erano. Sono quelli legati al cambiamento
climatico; basti pensare alle alluvioni, al vento, al ghiaccio e agli incendi causati da
lunghi periodi di siccità, a quelli che vedono coinvolte infrastrutture come dighe,
ferrovie, viabilità. Si è provveduto anche a inserire il rischio sismico in base alla
normativa varata nel 2022 che ha visto la nostra zona essere inserita nel livello 1° di
criticità. È stata anche rivista la mappatura di tutte le aree, da quelle di raccolta a
quelle di soccorso e a tutte quelle che occupano ruoli nevralgici e importanti nella
fornitura di assistenza”.


Il telegiornale di Teleiblea del 25 gennaio 2023

Il telegiornale di Teleiblea del 25 gennaio 2023

Nell'Indice: Riapre il museo archeologico di Ragusa.I problemi di Schifani. Servizio ai cantieri di Palermo. Il cambio degli assessori in giunta regionale. L'Ati di ragusa. Intervista a Lino Giaquinta. La partita a scacchi della politica ragusana. Sostiene Peppe Lizzio. La pediatria. Intervista a Mirko Marsiglia


Legge su Ibla. C'ero anch'io !!

Legge su Ibla. C'ero anch'io !!

Succede sempre così quando le cose vanno bene allora tutti sono pronti a dire che hanno hanno avuto un ruolo importante nella battaglia. E' il caso della legge su Ibla che ogni anno resta in bilico e solo grazie a sforzi davvero immani considerando quanti sono i pretendenti, resta in piedi. Ora la notizia è che è stato approvato il rifinanziamento della legge speciale 61/81 su Ragusa Ibla per 2milioni di euro. Il via libera dalla Commissione Bilancio dell’ARS dove sono stati raggruppati i singoli emendamenti dei parlamentari della provincia di Ragusa. Sulla questione, però, interviene Nello Dipasquale per  fare chiarezza: in un primo momento l’on. Abbate ha tentato un’operazione con la quale, in sostanza, la legge su Ibla veniva cancellata per creare un fondo rispetto al quale Ragusa avrebbe ottenuto solo briciole. Solamente dopo la levata di scudi proveniente dal territorio il collega Abbate ha compreso che era meglio procedere per un’altra strada. Inoltre, avevo già annunciato, dice Dipasquale  la presentazione nella Commissione presieduta da Abbate di un mio emendamento per portare i fondi della 61/81 a 2milioni di euro. Peccato, però, che sia stato bocciato dalla maggioranza in Commissione. Abbate, dopo le polemiche, ha preferito presentare analogo emendamento in Commissione Bilancio dove sia io che gli altri parlamentari della provincia avevamo presentato i nostri. E’ stato semplice, a quel punto, unificare gli emendamenti. Dispiace solo dover evidenziare che il risultato si è ottenuto solo dopo le polemiche arrivate dal territorio a difesa della legge speciale su Ibla. Tutto ciò, infine, mette a tacere anche quelle che voci che in città avevano minimizzato la questione, parlando di “teatrini” come se il problema non fosse concreto. Il fatto che si sia dovuto approvare un emendamento ad hoc per rifinanziare la legge dimostra che i fondi non c’erano e, quindi, che l’allarme era fondato”.
A conferma di quanto dicevamo prima ecco altri interventi sull'argomento:  Due milioni di euro per rifinanziare la legge speciale su Ibla. Piu' fondi rispetto al passato. E' stato approvato in Commissione Bilancio l'emendamento presentato dall'on. Ignazio Abbate per incrementare a due milioni di euro le somme destinate ai centri storici di Ragusa Superiore e Ragusa Ibla secondo la legge 61/81. Risultati concreti - sottolineano Giovanni Gurrieri, Mario D'Asta e Maria Malfa del gruppo Misto al Consiglio comunale di Ragusa - Noi che del civismo ne stiamo facendo una bandiera, apprezziamo l'impegno dell'on. Abbate che ha presentato l'emendamento e di chi in futuro si impegnerà per la nostra città, perché lo riteniamo un passo in avanti  importante per Ibla e per Ragusa


Stasera Barone a Teleiblea

Stasera Barone a Teleiblea

L'amico Ciccio Barone è da ormai troppo tempo in silenzio stampa. Dopo lo scontro con Cassì e il suo allontanamento dalla giunta, dopo una estemporanea conferenza stampa open air , Barone ha preferito restare nell'ombra senza far sapere quali sono le sue reali intenzioni per le prossime amministrative a Ragusa. Questa sera, giovedi 26 gennaio, Ciccio Barone sarà a Teleiblea per rispondere alle mie domande sul futuro suo e della politica cittadina. Ho detto che in questo periodo mi sembra di assistere ad una partita a scacchi dove vengono studiate le mosse con molta strategia e ancora non sappiamo chi sarà il vincitore in questa specie di primarie spontanee che porteranno allo sfidante dell'uscente . Aspettiamo dunque di conoscere le intenzioni di Ciccio Barone che negli ultimi anni, come componente della giunta Cassì e responsabile di molti settori importanti dalla polizia urbana, al personale dallo spettacolo al turismo. Non c'è dubbio che ha svolto questi compiti con abnegazione e con risultati tutto sommato positivi anche se non scevri da critiche. La nuova compagine amministrativa che verrà fuori dalle amministrative dovrà occuparsi di tante cose che sono in itinere ma anche prendere decisioni su argomenti scottanti per i quali occorre anche coraggio.


Botta e risposta sull'Ati Ibleo

Botta e risposta sull'Ati Ibleo

𝐼𝑛 𝑚𝑒𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑟𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙’𝑒𝑛𝑛𝑒𝑠𝑖𝑚𝑎 “𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑚𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒” 𝑎𝑖 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑃𝑛𝑟𝑟 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑎𝑑 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑜𝑑𝑒𝑟𝑛𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑖𝑑𝑟𝑖𝑐ℎ𝑒, 𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑑𝑢𝑟𝑟𝑒 𝑙’𝑒𝑛𝑜𝑟𝑚𝑒 𝑠𝑝𝑟𝑒𝑐𝑜 𝑑’𝑎𝑐𝑞𝑢𝑎, 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑒 𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑀𝑒𝑟𝑖𝑑𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑠𝑠𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑠𝑡𝑢𝑝𝑜𝑟𝑒, 𝑎𝑙 𝑡𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝐴𝑡𝑖, 𝐵𝑎𝑟𝑡𝑜𝑙𝑜 𝐺𝑖𝑎𝑞𝑢𝑖𝑛𝑡𝑎, 𝑑𝑖 𝑚𝑖𝑛𝑖𝑚𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖. 𝑀𝑎, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑠𝑒 𝑖𝑙 𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜, “𝑖 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑎𝑟𝑑𝑖”. 𝐸’ 𝑠𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑎𝑝𝑒𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒, 𝑎𝑑 𝑜𝑔𝑔𝑖, 𝑠𝑢 259 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑒𝑢𝑟𝑜 𝑜𝑡𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒 𝐴𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 (𝑏𝑎𝑛𝑑𝑖 𝑅𝑒𝑎𝑐𝑡 𝐸𝑢 𝑒 𝑃𝑛𝑟𝑟 𝑅𝑒𝑡𝑖 𝑖𝑑𝑟𝑖𝑐ℎ𝑒) 𝑛𝑒𝑚𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑒𝑢𝑟𝑜 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑐𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝐴𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑅𝑎𝑔𝑢𝑠𝑎”. 𝐸’ 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑓𝑓𝑒𝑟𝑚𝑎 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑖𝑛𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎 𝑉𝑖𝑣𝑎 𝑅𝑎𝑔𝑢𝑠𝑎, 𝑆𝑎𝑙𝑣𝑜 𝐿𝑖𝑢𝑧𝑧𝑜, 𝑖𝑙 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒: “𝑆𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝑒𝑛𝑛𝑒𝑠𝑖𝑚𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑜𝑐𝑐𝑎𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑜 𝑠𝑣𝑖𝑙𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜. 𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑛𝑜𝑛 𝑏𝑎𝑠𝑡𝑎𝑠𝑠𝑒, 𝑒𝑐𝑐𝑜 𝑙'𝑒𝑛𝑛𝑒𝑠𝑖𝑚𝑎 𝑡𝑒𝑔𝑜𝑙𝑎: 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑖𝑠𝑠𝑎𝑟𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝐴𝑡𝑖 𝑎 𝑓𝑖𝑟𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑔𝑜𝑣𝑒𝑟𝑛𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑆𝑐ℎ𝑖𝑓𝑎𝑛𝑖.
Ma alla dichiarazione del coordinatore di Italia Viva ha subito risposto Lino Giaquinta sindaco di Giarratana e referente dell'At iblea. : La notizia del “COMMISSARIAMENTO PREVENTIVO” di ATI Ragusa l’avevo già data io in una precedente nota.
Il Decreto del Presidente  Schifani del  4 gennaio recita che l’azione del commissario “si avvierebbe solo a seguito dell’esito non favorevole del procedimento giudiziario in corso”
Le ATI di Siracusa, Messina e Trapani sono state commissariate senza condizioni sospensive a dimostrazione del riconoscimento degli atti di affidamento della gestione di ATI Ragusa.
Il coordinatore provinciale di Italia Viva Ragusa conosce già l’esito del ricorso amministrativo? O si augura che gli atti di ATI Ragusa vengano annullati per affidare la gestione dell’acqua al privato?
Sarebbe interessante conoscere la sua opinione sulla modalità di gestione del servizio idrico depurativo fra quelle previste dalla legge. Ricordo, inoltre, che ATI Ragusa era  già stata commissariata in passato per la redazione del Piano d’Ambito.
ATI Ragusa ha adottato il piano d’ambito senza necessità che il commissario del tempo adottasse propri atti, ottenendo dalla regione anche il relativo finanziamento, circa 180.000 Euro.
Riguardo a finanziamenti e bandi:
L’Ati Ragusa e i comuni dell’ambito e il suo gestore ha partecipato a vari bandi e ha avuto assegnati vari finanziamenti
Siamo destinatari dei seguenti finanziamenti:
• Finanziamenti sul sistema fognario e depurativo derivanti dal rilievo di infrazioni il cui superamento è stato affidato al commissario straordinario unico per la depurazione, per l’utilizzo dei fondi del P.O. F.E.S.R. SICILIA 2014-2020. Sono previsti progetti per oltre 63 milioni di euro relativi a nove comuni (Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Monterosso Almo, Ragusa, S. Croce Camerina, Scicli, Vittoria.)
• Col FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) 2021-2027, sono stati previsti ed inseriti in graduatoria progetti del sistema idrico di quattro comuni, (Giarratana, Ragusa, Modica e Santa Croce) per un importo complessivo di oltre 5 milioni di euro,
• Con le economie del FSC 2014-2020, è stato inserito in graduatoria un progetto del sistema idrico di Chiaramonte Gulfi per oltre 2 milioni di Euro.
Abbiamo chiesto finanziamenti sui seguenti bandi e programmi:
• Il PNRR, investimento 4.4. prevede finanziamenti nel campo della fognatura e depurazione, con un bando appena chiuso e dove alcuni comuni e l’IRSAP hanno proposto progetti da finanziare,
• Il programma “Contratto Istituzionale di Sviluppo” - CIS acqua bene comune, che prevede altri finanziamenti per il servizio idrico integrato a valere sul FSC 2021-2027-quota delle risorse della perequazione infrastrutturale.
Non so a quali finaziamenti si riferisca Liuzzo, ottenuti da altre ATI.
Il recente bando sulla riduzione delle perdite ha dato i seguenti risultati: 179  istanze presentate ammesse a finanziamento in tutta Italia 33 per un totale di 900. Milioni di Euro

Il museo ritrovato

Il museo ritrovato

Finalmente, dopo diversi anni, si avvicina la data per la riapertura al pubblico del Museo Archeologico di Ragusa. E' notizia di oggi infatti che anche dopo l'ennesimo sopralluogo si sia confermato che tutto è a posto. La scala d'emergenza, grazie alle pressioni dell'opinione pubblica e della stampa è stata sistemata. Lo stesso dicasi per l'impianto antincendio ed infine sono stati completamente rimessi a nuovo i bagni. In vista della prossima apertura è stata effettuata una pulizia straordinaria delle vetrine tirando fuori ogni reperto che, una volta spolverato, è stato rimesso al suo posto. Insomma questa è la vittoria della gente di Ragusa che è riuscita a riappropriarsi del suo museo che era stato in pratica  cancellato. Il direttore del Parco di Camerina, l'architetto Buzzone, della cui organizzazione fa parte il Museo di Ragusa, ci ha detto informalmente che già a febbraio sarà possibile riaprire i battenti offrendo questa ottima struttura culturale ai turisti che frequenteranno il territorio nella prossima Pasqua. C'è molta soddisfazione tra gli abitanti del centro della città che avevano anche effettuato dei sopralluoghi e inoltrato delle proteste ufficiali. Naturalmente non bisogna fermarsi qui, Il museo che contiene reperti di enorme valore culturale, non dimentichiamo che vi è esposto, tra l'altro, il famoso Guerriero di Castiglione avrebbe bisogno di una azione di promozione multitasking. Oggi i giacimenti culturali di questo tipo vengono supportati dalla tecnologia inserendo percorsi didattici multimediali e impianti di luci a led. Al Museo Archeologico di Ragusa tutto questo non c'è ma si sopperisce con le tante e preziose testimonianze del prestigioso passato del nostro territorio. A giorni conosceremo la data dell'inaugurazione del ritrovato museo di Ragusa.


Eolico offshore. Occorre darsi una mossa.[ video]

Eolico offshore. Occorre darsi una mossa.[ video]

Non sappiamo se ci sia davvero questa intenzione e cioè quella di riempire l'orizzonte  della costa iblea con decine di pale eoliche ma sarebbe il caso di  pensarci su per un po' di tempo.  E' vero che c'è bisogno di energia  ma è questo il sistema?.  Sia per il sole che per il vento  la Sicilia viene  riempita di impianti sia a terra che in mare. Ma c'è la possibilità  per noi cittadini di dire la nostra e manifestare il consenso o il dissenso? Sembra di no eppure da ogni parte si dice che bisogno conservare anche l'immagine di un territorio e forse il panorama guardando il mare dalle alture iblee non sarà più lo stesso.  Abbiamo realizzato questa intervista telefonica con un esperto che naturalmente vede la cosa abbastanza positivamente . Della questione si è interessato anche l'on Ragusa che ha dichiarato:  ; “Le richieste relative alle concessioni demaniali marittime per la realizzazione di impianti eolici off shore nel tratto di mare antistante la costa tra Scicli e Pozzallo devono spingere questo territorio a darsi una mossa, a verificare la propria identità e, soprattutto, ad avviare delle interlocuzioni che possano risultare le più proficue possibili evitando che si sia costretti a fare i conti, ancora una volta, con scelte calate dall’alto”.  “Pur non avendo più un ruolo attivo – afferma l’on. Orazio Ragusa,– ritengo opportuno che si faccia qualcosa e che ci si muova lungo la direzione che, secondo molti, dovrebbe essere quella più adeguata, facendo sì che il territorio possa avviare un confronto con chi intende utilizzare il nostro mare per trarre profitti, sebbene ciò accadrà attraverso l’utilizzo di energia pulita. E’ chiaro come il momento che viviamo risulti essere molto particolare. C’è bisogno di energia. In maniera inedita e più a buon mercato rispetto al passato. Per questo, facendomi portavoce di tali legittime esigenze, ho chiesto al commissario straordinario del Libero consorzio di farsi promotore di un incontro tra tutti gli enti territoriali interessati cosicché si possa decidere una strategia comune. Non possiamo correre il rischio, anche stavolta, così come è accaduto in altre circostanze, di rimanere spettatori di un simile cambiamento epocale senza riscontri specifici per la nostra provincia che mette a disposizione il proprio habitat. Ecco perché ritengo sia opportuno fare sentire la nostra voce”.


Scontro sulla discarica abusiva

Scontro sulla discarica abusiva

In una nota i consiglieri comunali di ‘Insieme per Santa Croce’ e il segretario cittadino di Alleanza Popolare, Filippo
Frasca, in relazione ad una discarica abusiva in territorio limitrofo al comune di santa croce attaccano il sindaco di Ragusa colpevole secondo loro di non dire la verità . “Il materiale in nostro possesso, frutto di numerosi sopralluoghi, ha rivelato la presenza di una discarica abusiva fin dall’11 luglio scorso, quando denunciammo – con un’interrogazione in Consiglio comunale e a mezzo stampa – l’allocazione di sei container “scarrabili” (non a tenuta a stagna) e la gestione illecita dei rifiuti, in un terreno adiacente
all’area dell’ex discarica. Una presenza stabile di cumuli d’immondizia a cielo aperto, in spregio alle più
elementari norme ambientali e di senso civico, che il sindaco Cassì ridimensiona, parlando di “un
fenomeno di abbandono rifiuti”, quasi fosse ordinario. Ciò non è tollerabile”.
Il riferimento dei consiglieri di ‘Insieme per Santa Croce’ e di Frasca è a un’interrogazione a risposta
scritta (n. protocollo 0143549) presentata da alcuni consiglieri comunali di Ragusa, in cui Cassì sostiene
che “il terreno di c.da Petraro seppur ricadendo all’interno del territorio comunale di Ragusa risulta
proprietà del Comune di Santa Croce”, dove “la Regione Sicilia aveva rilasciato un titolo autorizzativo
alla realizzazione di una discarica”. “Con questa affermazione - scrivono ‘Insieme per Santa Croce’ e
Frasca - Cassì dimostra di non conoscere a sufficienza il territorio che lui stesso amministra: ribadiamo
che l’area in cui sorge la discarica abusiva è attigua a quella da lui indicata e, pertanto, le attività di
pulizia e bonifica risultano di competenza del Comune di Ragusa. I rifiuti sono stati depositati, mediante
il ricorso a mezzi meccanici, all’interno della porzione di territorio amministrata da Cassì, senza che il
sindaco abbia fatto nulla per impedirlo. La diffida al Comune di Santa Croce per garantire il decoro e
l’igiene pubblica appare tardiva e fuori luogo”.
“Facciamo presente al sindaco Cassì che in prossimità dell’area in oggetto, sorgono un agriturismo e un
pozzo utilizzato per l’irrigazione dei campi; mentre nei pressi degli “scarrabili” passano linee di
alimentazione ad alta tensione, piloni, cavi elettrici e cavi interrati che potrebbero risultare un pericolo
durante la movimentazione, il sollevamento e lo smistamento con le gru dei rifiuti presenti sul posto”.
“Sia la risposta di Cassì che quella, precedente, di Dimartino a un’altra interrogazione, dimostrano la
scarsa attenzione e il colpevole ritardo dei due sindaci nell’affrontare i temi sollevati. Non vorremmo che
siano entrambi distratti, superficiali, consenzienti o addirittura complici”.


Il telegiornale di Teleiblea del 24 maggio 2023

Il telegiornale di Teleiblea del 24 maggio 2023

Nell'indice: Sciopero dei benzinai. Il gas cala ma gli italiani pagano sempre di più. Le pale eoliche. Intervista all'Ing Casetti sugli impianti eolici. La politica regionale e la pediatria a Ragusa. Intervista al commissario dell'Asp Russo. Chi si candida e con chi. Le Discariche e la cronaca. San Francesco di Sales. Messa in vescovado per i giornalisti. Nuovo comandante della GdF a Pozzallo. Intervista all'editore Giovanni Distefano


Pediatria a Ragusa sotto attacco mediatico [intervista]

Pediatria a Ragusa sotto attacco mediatico [intervista]

Dobbiamo dire che il gruppo di mamme che si stanno battendo per la riapertura della Pediatria a Ragusa sa di certo il fatto suo. Infatti dopo l'affissione di alcuni 6x3 in città, diversi messaggi sui social oggi si è occupato del caso anche il TG  regionale. Non che sia una conquista mediatica ma è vero che si tratta di una testata regionale e in qualche modo gode di una certa autorevolezza. La domanda sulla pediatria l'abbiamo fatto anche al commissario Russo (vedi intervista sotto)  che ha ha spiegato come intende muoversi ma i tempi non sono certo rapidi. Intanto il sindaco di Ragusa, vista l'attuate contingenza politica ha  incontrato  con il comitato spontaneo di cittadini che sollecitano la riapertura del reparto di Pediatria presso l’ospedale Giovanni Paolo II. Riportare nel capoluogo, -  dice  il Sindaco  geograficamente baricentrico rispetto alla provincia, in una struttura tra l’altro nuova e moderna come il Giovanni Paolo II, un reparto delicato come quello di Pediatria. È la richiesta di buonsenso portata avanti da tutti noi, dalla comunità ragusana e in
particolare dal Comitato spontaneo Riaprite Pediatria, con cui oggi ci siamo riuniti e confrontati.
C’è,  come ha detto l'Asp , una difficoltà a reperire personale, ma non si può semplicemente prendere atto di uno stato dei fatti negativo, facendo spallucce e senza lottare per cambiarlo. apprezziamo questa dichiarazione  di Cassì che decide di impegnarsi a fondo L’iniziativa di queste mamme e di questi papà è efficace, non hanno mai desistito, riuscendo a tenere alta l’attenzione. L’impegno, quindi, è a fare fronte comune, a tutti i livelli, per sostenere l’istanza accorata di riavere all’Ospedale Giovanni Paolo II un reparto di Pediatria attivo 24ore su 24. Serve al più presto una stagione di concorsi attrattivi, serve coinvolgere anche Ragusa nella turnazione dei pediatri che già operano in ospedali vicini, serve alzare il livello della protesta per una battaglia giusta.
Non vogliamo togliere Pediatria da altri Comuni perché tutti i bambini e i pazienti
hanno uguale diritto a essere curati; vogliamo che il più nuovo ospedale della
provincia, già fornito di un moderno ed accogliente reparto pediatrico, torni alla
normalità”.