C'è del marcio a.... Cannes!

C'è del marcio a.... Cannes!

Riprendiamo una frase divenuta storica che però faceva riferimento alla Danimarca e non alla ridente località francese.  A pronunciarla  è Marcellus, ufficiale danese, nell'Amleto (Atto I, scena IV), durante la prima apparizione dello spettro. Nel vocabolario on line di Treccani  l'espressione, tratta appunto dall'Amleto shakespeariano, è  usata, per lo più scherzosamente, con allusione a situazioni illecite, poco limpide, ecc.   Ora non sappiamo se il presidente della Regione Renato Schifani abbia pronunciato questa frase, che ci sarebbe stata a pennello, ma è certo che ieri ha nuovamente sollecitato al dipartimento del Turismo l’invio di una relazione e di tutta la documentazione relativa alla partecipazione della Regione Siciliana alla prossima edizione del Festival internazionale del cinema di Cannes, in quanto nulla, ad oggi, nonostante l’urgenza, è ancora pervenuto alla Presidenza.  Nel dettaglio il presidente ha specificato che gli approfondimenti richiesti dovranno essere circostanziati e riguardare anche tutta l’attività istruttoria e, in particolare, l’attività di affidamento( a questa società del Lussemburgo) secondo l’art. 63 del Codice degli appalti che si riferisce a procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara. In un comune qualunque una procedura del genere avrebbe suscitato un tale scalpore da impedire ogni proseguimento dell'itaer ma si sa alla Regione tutto può accadere.  Con il documento inviato Schifani ha chiesto inoltre chiarimenti anche sui motivi della mancanza della fidejussione e in merito alla procedura in materia di certificazione antimafia, "non apparendo, allo stato, convincenti quelli dedotti in decreto". La relazione e gli atti richiesti, inoltre, dovranno essere corredati da documentazione audiovisiva relativa alla edizione 2022 della manifestazione.
Offrendo l’ausilio della segreteria generale, del dipartimento regionale del Bilancio e Tesoro e dell’ufficio legislativo e legale, il presidente Schifani ha precisato che, "in esito agli approfondimenti", l’amministrazione regionale dovrà necessariamente valutare, tra le azioni da intraprendere, anche quelli in autotutela, totale o parziale, compresi gli atti cautelari, anche di sospensione, nell’ipotesi in cui si riscontrino responsabilità di qualsiasi tipo che possano causare danno, anche solo potenzialmente e anche solo d’immagine, alla Regione Siciliana.


Il telegiornale di Teleiblea del 9 gennaio 2023

Il telegiornale di Teleiblea del 9 gennaio 2023

Nell'Indice: passate le feste. Il maltempo. I guai per Schifani con le spese per i Festival di Cannes. Dichiarazione del presidente. Come si spendono i soldi del turismo. L'aeroporto di Trapani verso la fusione con Palermo. Forse finisce come Comiso. I migranti. Servizio di Giovanna Cannizzaro su dichiarazioni di Ammatuna. Il teatro di Vittoria intervista ad Aiello. la politica ragusana chi sta scendendo in campo. La cronaca. Lo sport


Il "prezzo anomalo" dei carburanti.

Il "prezzo anomalo" dei carburanti.

Secondo alcune informazioni giunte in redazione su alcune autostrade italiane il prezzo del diesel, servito, tocca i 2 euro e 50 e si fa fatica a capire il perchè visto che da qualche tempo il costo del petrolio al barile è calato di molto tornando a livelli di prima della guerra. Qui non è solo questione delle accise che purtroppo servono visto che lo stato le ha già impegnate per i prossimi anni a venire ma c'è qualcosa che non va  considerando che a pochi chilometri da noi ad esempio la Slovenia o anche Malta non andiamo oltre l'euro e 40 compreso tasse ed accessori. Come è possibile? Però di fronte a questa evidenza non c'è nessuno che interviene. Forse le aziende petrolifere sono in grado di comparsi anche la nostra politica ?  Oggi sui prezzi dei carburanti parte una nuova offensiva legale del Codacons, che chiama in causa l’Antitrust chiedendo di aprire una istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anticoncorrenziale. Vogliamo capire se all’interno della filiera dei carburanti ci siano cartelli, accordi o altre strategie vietate dalla legge tese a far salire immotivatamente i listini di benzina e gasolio alla pompa – spiega il Codacons – Al netto dell’aumento delle accise deciso dal Governo che non ha prorogato lo sconto di 18,3 centesimi, l’incremento dei prezzi registrato negli ultimi giorni presso i distributori di tutta Italia sembra non rispondere all’andamento delle quotazioni petrolifere: prendendo in esame solo le ultime settimane, si scopre che il Brent in due mesi ha subito un deprezzamento del -25,5%, passando dai 99 dollari al barile del 7 novembre 2022 agli attuali 73,7 dollari. Situazione analoga per il Wti, che passa dai 92,5 dollari al barile di novembre ai 78,6 dollari di oggi (-15%). Anche rispetto al 30 dicembre 2022, ultimo giorno di rilevazioni per l’anno passato, quando il petrolio chiuse a 80,26 dollari al barile, le quotazioni sono in calo del -8,2%.
A fronte di tale crollo delle quotazioni, e al netto del rialzo delle accise, i prezzi di benzina e gasolio stanno salendo ad una velocità eccessiva, al punto che in modalità servito il diesel arriva a sfiorare i 2,5 euro al litro in autostrada. Per tale motivo il Codacons, dopo la denuncia a Procure e Guardia di finanza, presenterà domani un formale esposto all’Antitrust, chiedendo di aprire una pratica per possibile cartello anticoncorrenza nel settore dei carburanti, e di acquisire presso tutti gli operatori della filiera la documentazione utile a capire se siano in atto manovre speculative per far salire in modo ingiustificato i listini alla pompa.
"Chiediamo - spiega Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons - al Governo di estendere gli ambiti di applicazione della legge 231 del 2005 che vieta gli aumenti eccessivi dei prezzi al dettaglio nel settore agroalimentare, introducendo lo stesso principio anche al comparto dei carburanti e definendo in modo certo e preciso il "prezzo anomalo", ossia la percentuale massima di aumento dei listini oltre la quale scatta l'illecito sanzionabile in base alle leggi dello Stato".
“Abbiamo deciso- continua il Codacons - inoltre di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi. Al tempo stesso chiediamo ai consumatori di inviarci le foto dei distributori che praticano per benzina o gasolio prezzi superiori ai 2 euro al litro, per le segnalazioni del caso alle autorità competenti”.
Tutti gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo info@codacons.it, indicando l’ubicazione dei distributori e allegando una foto dei prezzi praticati.


Come vengono spesi i soldi dell'assessorato al Turismo

Come vengono spesi i soldi dell'assessorato al Turismo

Non è una novità. L'assessorato al turismo della regione siciliana è una repubblica indipendente che non da conto a nessuno. Le spese sono importanti ma non c'è mai stato un controllo su quelli che dovrebbero essere i risultati dopo tanti soldi spesi. Ma c'è di più anche i funzionari  e gli assessori in carica  si sono convinti di poter operare senza dover dare conto a nessuno. Basti pensare che tutto quanto è stato rilevato in questi ultimi mesi che riguardano la partecipazione  al festival di Cannes , spot e vari interventi sono stati affidati alla stessa società con sede in Lussemburgo e tutti senza neanche la finta di un bando. Insomma prepotenza e presunzione che non possono essere perdonate. Ora c'è l'intervento di Nello Dipasquale che a parte la verifica sulle spese  richiedono che il presidente della Regione, Renato Schifani, venga in Aula all'ARS a spiegare al Parlamento come vengono spesi i soldi dell'assessorato al Turismo           "Ma ciò che preoccupa ulteriormente - evidenzia ancora Dipasquale - è quanto emerso in questi giorni sulla stampa in merito alle altre spese che riguardano il settore 'Comunicazione' dell'assessorato regionale al Turismo. Dagli oltre 400mila euro spesi per gli spot su un programma Rai alle fatture per circa un milione e mezzo che sarebbero state già liquidate alla tv di Stato nel dicembre 2022, passando per la faraonica campagna relativa all'iniziativa 'See Sicily' e per le spese pubblicitarie pari a 1,3 milioni di euro per la concessionaria Mediaset 'Publitalia '80'. Il tutto - aggiunge il deputato dem - con la regia di un unico partito, Fratelli d'Italia, che guidava l'assessorato al Turismo nella scorsa legislatura e che continua a farlo anche in quella attuale".
Dipasquale quindi continua: "Ben venga la promozione della Sicilia, ma non a queste cifre che appaiono spropositate e immorali, soprattutto in un momento di grande difficoltà per le famiglie siciliane. Mi auguro che su queste spese e sulla loro gestione si faccia piena luce sotto il profilo contabile, e  per questo è al lavoro la Corte dei conti, ma che ci sia anche chiarezza per quanto riguarda la regia politica che sta dietro a queste scelte: su quest'ultimo aspetto - conclude Dipasquale - contiamo in una immediata risposta di Schifani".


Per il futuro pochi programmi ma buoni e fattibili

Per il futuro pochi programmi ma buoni e fattibili

Una volta si diceva che in politica, come in amore, era tutto permesso. Cioè pensare ad alleanze strane o a candidati inaspettati andava comunque bene perchè si deve raggiungere il risultato e questa è la cosa più importante. Poi ci sono state remore etiche e quindi si è studiato qualcosa per giustificare tali comportamenti e si è arrivati al "laboratorio" cioè una aggregazione politica che, seppur poco omogenea, comprende organismi poco affini ma tutti protesi allo stesso obiettivo che si può raggiungere lavorando e provando e discutendo e cosi via. Secondo me Ragusa in queste elezioni amministrative per il nuovo sindaco sarà proprio un laboratorio dove si tenterà di mischiare più componenti, anche instabili, ma che possono contare su qualche voto e quindi inseriti nel progetto servono a fare brodo.
Lo dico perché in questa prima settimana del 2023 ne ho sentite di tutti i generi in merito alla città di Ragusa che andrà al voto tra qualche mese. Non c'è dubbio che il sindaco uscente è sempre tra i favoriti avendo già alle spalle 5 anni di esperienza e di comunicazione ma, a quanto pare, più è alta l'asticella più sono coloro che tentano il salto. Vorremmo fare il punto sulla situazione attuale della quale abbiamo già parlato giovedi scorso a Teleiblea. Da un piccola ricognizione appare chiaro che si stanno preparando tutti a scendere in campo. Ci arriva un comunicato di Buscemi del movimento guidato da Cateno Deluca. Visto che Cassì avrebbe deciso di staccarsi definitivamente da Fratelli d'Italia ribadendo la sua intenzione di non allearsi con partiti ma solo con liste civiche si sente libero di cercare ventura altrove. Si dice che ci sia un movimento centrista, coordinato da Giovanni Mauro, che mira a collegare varie forze isolate fino ad ora. Il suo progetto è macchinoso ma anche interessante a patto che tutti ci stiano senza fare il doppio gioco. Insomma le forze di Centrodestra con il movimento Insieme, gli amici di Maurizio Tumino, lo stesso Buscemi, il trio D'asta, Gurrieri, Lamalfa e, questo sarebbe il colpo di scena, anche il candidato in pectore del CS, Riccardo Schinina che ha come collega di lavoro e di politica il giovane Gaetano Mauro. Dall'altra parte, intanto, Cassì avrebbe accettato le dure condizioni imposte da Giorgio Massari che per allearsi chiede spazio in giunta e possibilità di approvare o meno altri nomi di assessori. Questo perchè da più parti si dice che Cassì potrebbe andar bene  ma la sua compagine fa acqua da tutte le parti. La notizia non è naturalmente confermata come anche quella di un distacco indolore di Giovanni Iacono dalla corte del sindaco. Fino ad ora però non abbiamo parlato ne del movimento 5 stelle ne del PD. Le due forze si guardano da lontano ed ammiccano. Si rendono conto che alleati potrebbero avere molte chances ma si deve trovare la quadra su programmi e nomi. In lontananza si intravvede anche l'on Abbate ma i deputati ragusani, Dipasquale e Campo, non possono permettere che Ignazio dica la sua nella città capoluogo mentre dovrebbe avere più attenzione per la sua città dove si vota allo stesso tempo. E poi c'è Ciccio Barone che secondo me ha fatto molti errori e deve lavorare per recuperare. Non credo che possa dire qualcosa da solo è più probabile che cerchi, come nel passato, una coalizione a cui aderire offrendo il suo pacchetto di voti in cambio di posti di comando. In un articolo apparso su un giornale ieri qualcuno lamenta il fatto che si parli troppo rischiando di avvelenare l'ambiente. E' vero ma in una situazione così fluida, dove nulla è scontato, a partire dalla rielezione di Cassì alla scelta dei partiti, è normale che ci sia molto fermento. Appena si farà chiarezza dovremo parlare di futuro. Non di programmi, per favore, non di 40 o 50 opere riportate in un'agenza senza date ma piuttosto di 4 o 5 opere che servano davvero e che si possano fare in 5 anni. A chi promette questo, dando garanzie di dimissioni se non si riesce ad ottenere il risultato, si potrebbe dare la nostra preferenza.

“Vittoria dona calore”

“Vittoria dona calore”

“Vittoria dona calore”, è la campagna a sostegno delle famiglie con bambini ucraine e la città di  Vittoria sostiene l'iniziativa
organizzata a livello nazionale dalla Fondazione CISOM, il Corpo  Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. Promossa dal comitato vittoriese “Vittoria dona”, è stata subito accolta dai Clubs service della Città, Soroptimist, Rotary e Kiwanis, per acquistare generatori di corrente
elettrica da donare alle famiglie con bambini, colpite dalla guerra in Ucraina. Il Comitato “Vittoria dona”, domenica 08 gennaio 2023 alle ore 11, in occasione della cerimonia inaugurale per la riapertura del Teatro comunale “Vittoria Colonna”, presenterà il progetto di raccolta fondi “Vittoria dona calore” a supporto della campagna nazionale voluta dalla Fondazione Cisom, il Corpo Italiano di
Soccorso dell’Ordine di Malta, con l’obiettivo di acquistare generatori di corrente da inviare in Ucraina per
garantire alla popolazione l’accesso all’elettricità e al riscaldamento durante i lunghi mesi invernali, in
particolare alle famiglie con bambini nelle zone rimaste al buio, a causa dei bombardamenti.
Migliaia di case in Ucraina sono state distrutte durante i bombardamenti. Nelle pianure gelide e battute dal
vento dell’est e del nord dell’Ucraina, le temperature possono scendere fino a -30 gradi in inverno, ed inoltre,
gli attacchi aerei hanno messo fuori uso diversi servizi, tra cui l’elettricità, privando le famiglie di luce,
riscaldamento e acqua. L’Organizzazione Mondiale della Sanità si è espressa in merito: “La distruzione di case
e la mancanza di accesso a carburante e elettricità a causa di infrastrutture danneggiate potrebbero diventare
una questione di vita o di morte”.
La campagna di raccolta fondi “Vittoria dona calore” è stata attivata, aderendo a quella nazionale “Dona
Calore” della CISOM, per acquistare generatori di corrente e garantire l’accesso all’elettricità e al
riscaldamento alla popolazione che, durante i lunghi mesi invernali, deve resistere non solo alle violenze e alla
mancanza di generi di prima necessità, ma anche a temperature molto rigide, spesso in abitazioni danneggiate
dai bombardamenti o in rifugi di fortuna. Con un generatore da 5 kw/h una famiglia avrà assicurato
riscaldamento, illuminazione, la possibilità di cucinare e ricaricare un cellulare, strumento fondamentale per
mantenere aperto il canale di comunicazione con i propri cari.
“Se si crede in una causa si può raggiungere qualunque obiettivo – ha detto Biagio Tinghino, Presidente del
Comitato ‘Vittoria dona’ -. Come comitato, appena siamo venuti a conoscenza della campagna di CISOM, ci
siamo subito attivati per promuovere l’iniziativa nella città di Vittoria. Grazie alla campagna ‘Vittoria dona
calore’, per ogni mille euro raccolti tramite le donazioni, verrà acquistato un generatore elettrico che verrà
donato alle famiglie, con bambini, della popolazione ucraina. Ci tengo a sottolineare che il nostro comitato è
attivo per lo sviluppo di progetti solidali e di tutela, in particolare a favore di bambini e adolescenti per una
loro crescita serena, sia fisica che psicologica. Il nostro obiettivo attuale, alla luce del lunghissimo inverno in
Ucraina stretta dalla morsa del gelo, è quello di riuscire ad acquistare più generatori possibili per garantire a
più famiglie con bambini di sopravvivere ad un drammatico inverno”.
“Ringraziamo il Sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, e la giunta comunale, per la sensibilità dimostrata alla
causa e per la celerità nella concessione del Patrocinio. Inoltre ringraziamo, per la pronta adesione
all’iniziativa, i Clubs service della Città di Vittoria: Soroptimist, Rotary e Kiwanis” - ha concluso il Presidente,
Biagio Tinghino.


La cultura...... sprecata.

La cultura...... sprecata.

Ora si capisce perchè la cultura nella nostra isola non riesce a trovare gli spazi adeguati. La colpa è delle enormi risorse che vengono spese da assessorati regionali,  alla cultura o al turismo o allo sviluppo economico,  in cose particolarmente effimere come ad esempio la presenza in manifestazioni di livello internazionale che hanno costi spropositati. Oggi è il caso dei 3,7 milioni di euro spesi per una mostra fotografica sulle donne ed il cinema siciliano allestita a Cannes durante il festival del cinema. Ci chiediamo cosa possano avere queste donne per valere tanto? E ancora chi è così improvvido e incompetente, dal punto di vista culturale e amministrativo, per accettare una proposta del genere con un budget da bilanci di comune montano? A meno che non ci sia sotto qualcosa visto che con 3,7 milioni di euro si possono fare tante cose.
E' bene dire che in proporzione la storia si ripete via via che si scende di livello fino ad arrivare ai piccoli comuni. Ci sono sempre due elenchi: uno per gli amici l'altro per gli operatori veri. Il primo è ricco di risorse, sempre pronte con affidamenti diretti, per l'altro i fondi esigui vanno messi a bando  e suddivisi in parti uguali tra centinaia di partecipanti. Poi, magari, ad un semplice operatore culturale nostrano viene in testa un'idea eccellente per fare una manifestazione valida e coinvolgente ma naturalmente non ci sono soldi. E' chiaro che far cantare qualcuno famoso costa e porta tanta gente in piazza  ma è una serata come tante. Invece realizzare un film o  festival, mettere in scena delle opere prime o organizzare concerti dove si esibiscono 50 persone almeno, sono davvero appuntamenti culturali.  Ma veniamo alla mostra fotografica  Questo è già la seconda volta che si va a Cannes. L'esperienza era stata già fatta lo scorso anno suscitando già clamore per la quantità di risorse pubbliche investite, oltre due milioni di euro che l’allora assessore Messina aveva ben pensato di utilizzare per godere di un'ottima vista sul red carpet, nei giorni della Mostra, dall’Hotel Majestic sulla Croisette. Ma nessuno disse nulla perchè il  cosiddetto "cerchio magico" funzionava ancora. E' vero i costi in certe occasioni sono abbastanza alti ma cosa può giustificare tali cifre?  Ricordo anni addietro uno scandalo simile per una trasferta di nostri beni archeologici in Giappone che si tramutò in uno scandalo ma poi alla fine non pagò nessuno. E qui l'epilogo sarà lo stesso. Si elargiranno i soldi richiesti, ormai diventati atti pubblici, magari con una piccola decurtazione di facciata, e tutto tornerà come prima.   Ora i  gruppi parlamentari  di Sicilia Vera e Sud chiama Nord hanno presentato un'interrogazione chiedendo chiarezza sull'intera vicenda. Siamo di fronte, dicono,  ad uno spreco di risorse pubbliche incredibile! Il presidente Schifani si è detto  sorpreso della mostra a Cannes della quale pare abbia appreso dai giornali, e annuncia che chiederà chiarimenti. Il guaio è che  i fondi di Sviluppo e coesione, serviti dall’Europa su un piatto d’argento e nello specifico per le produzioni cinematografiche made in Sicily, vengono utilizzati in gran parte a Cannes per promuovere l'isola e aggiungere affari ad affari. Infatti ci sono più aspetti che non tornano in questa vicenda. Dalla storia della società, sembra del Lussemburgo con soli 4 dipendenti,  a cui sono state destinate le risorse al fatto piuttosto anomalo di aver scelto di affidare questi soldi senza alcun bando.


Ma che colpa abbiamo noi!! [intervista]

Ma che colpa abbiamo noi!! [intervista]

Periodicamente saltano alla ribalta locale e regionale i problemi che riguardano i collegamenti aerei con il continente e di conseguenza la triste storia dell'aeroporto di Comiso. Il tg 3,  nel notiziario di ieri alle 19,30, ha intervistato per circa 90 secondi  Luigi Crispino presidente di Aerolinee Siciliane che si è dichiarato disponibile ad intraprendere una qualunque iniziativa, insieme alle istituzioni, per raggiungere lo scopo di liberare i Siciliani dal ricatto delle compagnie aeree. Ma Luigi Crispino è un mio amico personale, da tanti anni, e ho creduto giusto approfondire  l'argomento e così lo abbiamo chiamato in video e ci ha dedicato questi 20 minuti nei quali dice delle cose che non solo condivido in pieno ma, in parte,  avevo già detto i diverse occasioni. Insomma è giusto che il territorio si lamenti ma è anche giusto capire che le colpe ci sono e sono evidenti... Ecco l'intervista.


Comune di Ragusa. Approvato il DUP

Comune di Ragusa. Approvato il DUP

La Giunta Municipale ha approvato il 23 dicembre scorso, il Documento Unico di Programmazione 2023/2025.
“Anche questo ultimo strumento di programmazione contabile e finanziaria, dell'Amministrazione del sindaco Cassì, è stato approvato prima della fine dell’anno ed è in corso l'iter per l'approvazione da parte del Consiglio Comunale, dopo il parere obbligatorio e fondamentale dei revisori dei conti”. A sottolineare ciò è l’assessore al bilancio Giovanni Iacono, il quale aggiunge che “sono meno delle dita di una mano, su 394 Comuni della Sicilia, quelli che lo hanno approvato e tra questi non vi è alcun capoluogo. L'approvazione del bilancio a inizio esercizio – continua l’assessore Iacono - dà piena operatività ed efficacia a qualsiasi organizzazione e
ancora di più a un Comune che svolge servizi alla collettività. A consuntivo possiamo affermare, senza timore di smentita, che abbiamo tenuto e rafforzato i servizi mantenendo i conti in ordine, senza creare disavanzo e non ricorrendo al fondo di tesoreria o a indebitamento, pagando i fornitori in meno di 20 giorni; tutto ciò malgrado le congiunture negative di questi anni dettate dalla pandemia, alle minori
entrate, agli aumenti dei costi energetici che hanno fatto lievitare di oltre il 120 % le spese sostenute in questo campo e che hanno richiesto il reperimento di oltre 12 milioni di euro non previsti”.
“Un risultato assolutamente non scontato, – commenta il sindaco Peppe Cassì -
merito delle procedure, della prassi, delle condizioni e della gestione maturata negli
ultimi quattro anni. Merito degli indirizzi, del coordinamento e della coerenza nei
documenti di bilancio da parte dell’Amministrazione e dell'Assessorato. Il DUP e il
Bilancio di previsione 2023/2025 sono gli strumenti che permettono l’attività di
guida strategica e operativa dell’Ente e rappresentano il presupposto di tutti gli altri
atti di programmazione. Siamo riusciti anche a liquidare, il 20 dicembre 2022, gli
arretrati previsti dall'adeguamento contrattuale degli EE.LL., approvato il 16
novembre 2022, a tutto il personale. Avremo modo, in Consiglio, di esporre il

contenuto dei documenti – continua il primo cittadino - ma gli indirizzi sono stati tutti
rispettati. Infine, una sezione è dedicata alle risorse PNRR e ai progetti già
approvati: aumento e miglioramento dei servizi per l’infanzia, per gli anziani e per i
disabili; politiche per i giovani attraverso il potenziamento dell’offerta universitaria,
della formazione e del lavoro; progetto di videosorveglianza; mantenimento e
miglioramento dei servizi di igiene urbana, trasporti locali, valorizzazione ed
efficientamento del patrimonio immobiliare dell’Ente, innovazione. Tutte queste le
linee di sviluppo e sostenibilità che hanno caratterizzato la gestione di questa
sindacatura con l’obiettivo di offrire sempre maggiori risposte all’aumento e alla
diversificazione della domanda di servizi da parte dei cittadini”.


In crescita le infezioni da Covid-19. Prima Ragusa!

In crescita le infezioni da Covid-19. Prima Ragusa!

Nella settimana dal 26 dicembre 2022 al 1° gennaio 2023 si è registrato un incremento dei nuovi casi, in linea con la tendenza nel territorio nazionale. I nuovi soggetti positivi, rilevati dai test antigenici o molecolari effettuati sul territorio regionale, sono stati 10.800, il 26,18% in più rispetto ai sette giorni precedenti. L'incidenza cumulativa media nella regione si è attestata a 225 casi per 100.000 abitanti. Tassi più elevati si sono registrati nelle province di Ragusa (289/100.000), Palermo (250/100.000) e Messina (234/100.000).
Questi i dati diffusi dall'ultimo Bollettino settimanale del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell'assessorato alla Salute della Regione Siciliana.
Secondo il documento, le fasce d’età maggiormente a rischio sono quelle tra gli 80 e gli 89 anni (383 casi su 100.000 abitanti), tra i 70 e i 79 anni (372/100.000), e tra i 60 e i 69 anni (331/100.000). Le nuove ospedalizzazioni sono in lieve aumento, sebbene molti contagi siano stati rilevati su soggetti ricoverati per altri motivi. Più di metà dei pazienti in ospedale, nella settimana di riferimento, risultano non vaccinati.
Il dipartimento, alla luce della elevata incidenza e della ormai quasi completa presenza delle varianti Omicron di Sars-Cov- 2, suggerisce il «rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive, in particolare il distanziamento interpersonale, l'uso della mascherina quando richiesto, aereazione dei locali, igiene delle mani e riducendo le occasioni di contatto ed evitando in particolare situazioni di assembramento». Al pari sarebbe necessaria «una più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, soprattutto quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione e il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso le dosi booster nei soggetti che hanno superato i 120 giorni dall'ultima dose». 
Sul fronte dei vaccini, si rileva che nella fascia 5-11 anni i vaccinati con almeno una dose si attestano al 24,18% del target regionale, sono 64.102 i bambini, pari al 20,80%, ad avere completato il ciclo primario. Nella popolazione over 12 i vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,92% del target regionale, mentre il 9,08% del target rimane ancora da vaccinare. Sono ancora 1.057.485, invece, i cittadini siciliani a cui non è stata somministrata la terza dose. Nello specifico, i vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 2.772.025 pari al 72,39% degli aventi diritto. Sono invece complessivamente 221.445 i residenti in Sicilia ad avere ricevuto la quarta dose (seconda dose booster) a partire da luglio 2022: tra questi 196.518 sono soggetti over 60.  Le quinte dosi somministrate risultano complessivamente 6.681. A riceverle, da settembre 2022 ad oggi, sono stati i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, gli over 80, gli ospiti in Rsa e persone over 60 con fragilità.

gr