Il caso Sigona e i cortocircuiti cerebrali degli insospettabili

Il caso Sigona e i cortocircuiti cerebrali degli insospettabili

Aggirarsi per i gruppi e certi profili ragusani (e non) sul social network più celebre dopo l'esplosione del 'caso Sigona', ormai di portata nazionale, provoca gli stessi sintomi della labirintite: ansia cronica, vertigini, nausea. Un generale senso di straniamento, la convinzione di aver sempre sbagliato nella percezione della realtà e, alla fine, vien da chiedersi “Sono impazzito o veramente le persone non hanno più il senso della misura?”. Secondo me è colpa dello strumento social che, ponendo diversi tipi di distanza tra chi produce un contenuto e chi lo riceve, fa perdere alle persone quel naturale pudore che le difenderebbe da inutili brutte figure. Non dovendosi confrontare dal vivo con l'interlocutore, il facebookiano tipo approfitta della situazione per spegnere il cervello e, nel migliore dei casi, spararla grossa. In altri, addirittura, vien fuori la vera natura di alcuni insospettabili. Insomma, il 'caso Sigona' ha generato un certo numero di cortocircuiti cerebrali anche da parte di chi proprio non ti aspetti. Tralasciando quelle decine e decine di commenti disseminati nella rete da quanti, privi di ruoli politici o sociali di alcun tipo eccettuato quello di semplice cittadino, ammettono con disarmante convinzione di essere dalla stessa parte dell'ormai ex grillina – sarebbero tutti nomi da appuntare per confrontarli con future liste elettorali – con sorpresa abbiamo notato interventi da far cadere le braccia, oltre che la faccia, da parte di chi per il proprio ruolo dovrebbe riflettere molto ma molto di più prima di cominciare a pigiare sulla tastiera. Eccone alcuni che ho scelto a mo' di esempio.
Il consigliere Manuela Nicita (che del M5S faceva parte prima di confluire nel Lab 2.0) ha difeso la collega perché bersaglio della 'gogna mediatica' e del pubblico linciaggio. Proprio lei che deve la sua elezione al M5S che, a sua volta, di quella gogna e degli attacchi via web agli avversari ha fatto strumento principale di propaganda e lotta politica.

post nicita

Stupisce non poco il presidente del Lab 2.0, Claudio Castilletti, che minimizza l'affare Sigona.

commento Castilletti

Ci sono problemi più gravi? No, più urgenti forse, più gravi non crediamo, diciamo che fatti i dovuti distinguo da un punto di vista etico e uno pratico, alcuni stano sullo stesso piano. E poi: la Sigona non è l'unica? Presidente Castilletti, mentre ci siamo, chi sono gli altri? Non continuiamo nell'errore di tacere.

Assoluto sbigottimento, invece, suscitano le parole del sindacalista Ugl Pippo Cappello, che commentando proprio un nostro articolo, prima parla di 'caccia alle streghe', poi, dopo aver definito tutti gli italiani come 'inetti' dice a quelli che non riescono a comprendere le posizioni della Sigona che il loro punto di vista è 'insulso'. In conclusione, non contento, lascia intendere in modo abbastanza palese di condividere il pensiero del consigliere 'vittima', quindi, della voglia di giustizia sommaria di questi 'incapaci' che 'non hanno mai studiato la storia'. Ecco, a questo punto, le dichiarazioni di un sindacalista, tra il 25 aprile e il primo maggio, lasciano senza parole per un po'.

commeto cappello

Niente. Deve essere andata così: siccome ad alcuni non piace sembrare conformisti, e questo riesco anche a capirlo, preferiscono prendere sotto gamba fatti gravissimi pur di poter dire la propria, anche se è una totale, incontrovertibile, bestialità.

Al consigliere Nicita e al sindacalista Cappello andrebbero ricordate così tante cose che davvero non so da quale cominciare. Per esempio che se loro, come il sottoscritto, sono liberi di poter dire le proprie castronerie in ogni dove senza essere presi a manganellate poco dopo è perché non c'è più il Fascismo. La differenza tra la caccia alle streghe e non tollerare l'apologia del Fascismo è che le streghe non sono mai esistite… Mentre il Fascismo è stato reale. Queste cose, sui libri di Storia, io le ho trovate nel corso della mia "breve e inutile vita" e dovrebbe averle lette anche Cappello, la cui presenza su questo piano di esistenza è accertata da più tempo della mia. Sull'utilità lascio valutare altri.
In fine, lo ripetiamo: il punto non è che la Sigona sia, creda di essere fascista, professi il Fascismo o altro, chi se ne frega!, può fare quello che vuole, ma non è tollerabile che lo faccia da Consigliere comunale proprio in virtù di quella Democrazia e libertà di pensiero che tanto vanno sbandierando. Non è difficile.
Ragionamento a parte per Claudio Castilletti che, a sua insaputa, rappresenta il simbolo di tutta la vicenda perché ha commesso lo stesso errore dei grillini ragusani: fare spallucce. Vero è che in città ci sono tanti e tali problemi che c'è solo l'imbarazzo della scelta. Ma non possiamo permetterci di derubricare questo episodio a innocua marachella perché così non è. Colpevoli tutti, anche noi, di aver saputo, chi più e chi meno, e non aver parlato prima sulla natura politica di un rappresentante delle istituzioni che, evidentemente, ha tradito e continuerà a farlo ogni giorno il giuramento proferito in Consiglio Comunale, almeno fin quando continuerà a ricoprire una carica pubblica.

Un consiglio per tutti, però: siate meno social, vi sarà di giovamento.


Il consigliere Sigona espulsa dal M5S. Ma può stare ancora in aula consiliare...

Il consigliere Sigona espulsa dal M5S. Ma può stare ancora in aula consiliare...

Alla fine il Movimento 5 Stelle ha espulso Gianna Sigona ed era il minimo che potesse accadere. Tuttavia, la nota ufficiale che informa dell'accaduto sembra davvero poco ufficiale. Un solo rigo scritto dal portavoce dei parlamentari regionali, senza un minimo di argomentazione (ancorché pleonastica) evitando di citare gli stessi parlamentari o i vertici nazionali, né la procedura che il Movimento si è dato per casi di questo tipo, ci sembra davvero pochino rispetto alla gravità della vicenda. E rimane il fatto che il 5 maggio, a meno che non intervengano fatti nuovi e graditi, il consigliere continuerà a prendere parte all'assise comunale. Vero è che nel frattempo sia il sindaco Piccitto che il Presidente del Consiglio comunale Tringali hanno invitato il consigliere – chi più chi meno verbosamente – ad abbandonare la carica, ma dubitiamo che questo possa accadere. Lo deduciamo facilmente dall'atteggiamento che Sigona ha avuto in questi giorni, reagendo con serafica calma in alcuni casi e con piccato risentimento in altri ai sacrosanti attacchi che le sono stati mossi.
Soprattutto ha fatto bene Antonio Tringali a ricordare in un post sul proprio profilo Facebook la formula che ogni consigliere pronuncia al momento dell'insediamento ('Giuro di adempiere alle mie funzioni con scrupolo e coscienza nell’interesse del Comune, in armonia agli interessi della Repubblica e della Regione') ma, augurandoci che tutti quelli che siedono in Consiglio dedichino ogni giorno qualche minuto a riflettere su quelle parole, ci permettiamo di segnalare che gli inviti e gli auspici servono a poco soprattutto se arrivano così in ritardo. Inoltre, proprio parlando di quel giuramento, ricordiamo a Tringali e al primo cittadino che una volta diventati Istituzioni rispondono alla Città prima e al M5S poi. Insomma: l'attendismo strategico in attesa che altri arrivino a togliere le patate bollenti è solo una furbata da quattro soldi. Certi episodi impongono interventi immediati e chi se ne frega delle regole del partito e delle espulsioni, comunque necessarie. Avrebbero dovuto mettere un punto immediato alla faccenda, magari non sostituendosi alla struttura verticistica ma, quanto meno, anticipandola nei contenuti muovendosi di conseguenza.
Adesso, rivolgendoci a tutti i consiglieri, al sindaco e agli assessori, la domanda è: cosa intendete fare? Come potete condividere l'aula con un tale soggetto? Come si può permettere che continui a rappresentare (pagata!) la nostra città?
Ci aspettiamo mosse eclatanti.


La Sigona va espulsa immediatamente e denunciata alle Autorità competenti

La Sigona va espulsa immediatamente e denunciata alle Autorità competenti

La notizia del consigliere comunale di Ragusa, Gianna Sigona, Movimento 5 Stelle, che su Facebook ha inneggiato al fascismo ha fatto già il giro d'Italia. Ovviamente. Non vi tedieremo, dunque, con dettagli che potete trovare ovunque, anche perché secondo noi non è una vera notizia. Insomma: lo si sapeva, era arcinoto che il consigliere si considera fascista, lo ammette candidamente sempre sul social network. Il punto è che questo episodio stupido ('stupido è chi lo stupido fa', cit.) conferma un po' quel che si dice da tempo e cioè che il Movimento 5 Stelle, non a Ragusa, ma in generale, è un ricettacolo di umanità e disumanità.
La vera notizia è che si è dovuti arrivare al 25 aprile (data del primo 'post' incriminato) e al 29 (quando, sempre su Facebook, il M5S si è svegliato per dissociarsi) per scoprire il segreto di Pulcinella. Crolla sul consigliere Sigona tutta l'impalcatura politica del movimento. Tra gli attivisti e gli eletti ci sono, sì, i delusi dalla Politica, ma anche quelli che altrove non avrebbero spazio nemmeno per scherzo. Neanche a dirlo, è un altro segreto di Pulcinella...
Forse, continuando a chiamare il Municipio 'Palazzo dell'Aquila' si offre l'alibi ai consiglieri comunali per salutarsi romanamente nei corridoi adiacenti l'aula Consiliare?
No, no. Qui c'è un problema di cretineria. Intendiamoci: non che spaventi il fatto che il consigliere Sigona sia fascista. Non vuol dire nulla: il 'Fascismo' non esiste più, Mussolini è morto (MOR-TO!), non esistono le condizioni per rifondare questa esperienza politica, chiunque con un minimo di buon senso arriva da solo a comprendere che è stata una lunga parentesi da tragici risvolti nella storia del nostro Paese e che non c'è gran che da rimpiangere, a parte quella storia dei treni in orario e che si poteva dormire con le porte aperte. Nessuno mai a chiedersi dove andassero 'sti treni, per dire. Oh, sì, 'Mussolini ha fatto anche cose buone'. Certo, ma sulla bilancia del bene e del male gli errori e gli orrori pesano di più. La Storia ha fatto il suo corso e c'è una legge che condanna l'apologia. Qui, senza possibilità di errore, ecco la cretineria: consentire a personaggi come la Sigona di aver modo d'essere eletti; consentire, una volta svelato il tutto, che possano mettere piede in Consiglio comunale; lasciare che il fatto si dibatta solo su social network e sulla stampa.
Non basta 'dissociarsi' e 'condannare', serve altro e vogliamo sentire le voci del sindaco e del presidente del Consiglio comunale. Vogliamo leggere la lettera di espulsione dal Movimento 5 Stelle. Esigiamo da parte delle istituzioni la denuncia alle forze dell'ordine. Vogliamo vedere l'aula consiliare che si svuota quando entra Gianna Sigona.

(Le immagini correlate all'articolo si trovavano sino a pochi minuti fa sul profilo FB della consigliera Gianna Sigona)

sigona


L'Udc a Sonia Migliore: "Dimettiti dal partito".

L'Udc a Sonia Migliore: "Dimettiti dal partito".

A furia di tirar la corda dell'Udc, Sonia Migliore è riuscita a romperla. Il coordinamento cittadino del partito, retto al momento dall'on. Orazio Ragusa, ha diffuso il seguente comunicato stampa:
“Il direttivo cittadino dell’Udc di Ragusa, preso atto delle dichiarazioni rese alla stampa nei giorni scorsi dal consigliere comunale Sonia Migliore, ringrazia quest’ultima per il lavoro svolto sino ad oggi in favore del partito a Ragusa. Attende, altresì, le consequenziali azioni rispetto al ruolo istituzionale che la stessa Migliore riveste in virtù dell’appartenenza all’Udc”.
Secondo noi siamo quasi all'epilogo di una lunga storia di frecciatine vicendevoli, nella quale non si può che notare l'eleganza (qualcuno dirà “pavido tatto”) dei vertici Udc che ricorda un po' l'atteggiamento dei genitori di una certa età nei confronti del figlio bamboccione. All'ennesima minaccia di andarsene da casa perché qualcosa non va, la madre, esasperata ma col cuore in mano, anziché cambiar la serratura e buttarlo in mezzo a una strada, risponde: “Ma allora perché non te ne vai?”. Ecco, siamo più o meno a questo punto della storia. Di solito il figlio balbetta, farfuglia un “Perché... perché...”, poi sbuffa e si chiude in camera sua.
Per intenderci: Orazio Ragusa si aspetta che il consigliere Migliore chiuda il gruppo consiliare targato Udc e si dimetta ufficialmente dal movimento senza dover arrivare a chiuderla fuori casa, nella fattispecie senza vietarle di usare il simbolo. Ipotesi non del tutto remota se, in tempi brevi, il consigliere Migliore non metterà in pratica le “conseguenziali azioni” di cui sopra. Sonia Migliore, che nel frattempo ha coltivato l'orto del Laboratorio politico 2.0 – a volte fertile, altre un po' più arido – replicherà probabilmente con una mossa da manuale, dicendo qualcosa simile a: “Non siedo in Consiglio comunale in virtù dell'appartenenza all'Udc, ma solo grazie ai miei voti e al mio impegno e solo così il partito può ancora dire di essere presente a Palazzo dell'Aquila”.
Però, a quanto pare, poiché la pazienza è arrivata a un certo limite e considerato che secondo i vertici del partito la causa della scomparsa dell'Udc dalle attività politiche cittadine è imputabile esclusivamente a Sonia Migliore (colpevole non a torto di aver dedicato molto più tempo a sé e alla sua creatura piuttosto che all'Unione), a Orazio Ragusa e Pinuccio Lavima, che esista un gruppo consiliare Udc interessa davvero poco. Disinteresse reciproco, diciamo noi. Ma solo perché le elezioni sono ancora lontane.


Nuova composizione della Giunta Piccitto: ha vinto Duncan McMartorana…

Nuova composizione della Giunta Piccitto: ha vinto Duncan McMartorana…

Mesi e mesi di fibrillazioni per arrivare a un rimpastino con due nuovi assessori e le deleghe ridistribuite a caso tra tutti, compreso lo stesso sindaco, confermando l'ovvio: Stefano Martorana è l'Immortale di questa legislatura.
Lo avevamo soprannominato “Il Marchese del Grillo”, giusto per sottolineare l'atteggiamento mantenuto nei confronti della maggioranza consiliare, ma l'assessore al Bilancio del Comune di Ragusa è molto di più. Avevano provato a “mozzargli la testa”, ma niente: come Duncan McLeod incassa i colpi e si rialza.
Se la super crisi che portò il solitamente placido Gianluca Leggio a scagliarsi contro chi regge i cordoni della borsa, contro il sindaco e perfino contro ex alleati, è servita solamente a generare una modesta rimodulazione delle rubriche assessoriali, lo zoccolo duro dei consiglieri pentastellati ha perso la partita.
Nella Disca ottiene, tra gli incarichi più importanti, Sviluppo economico e Turismo – secondo Piccitto è meglio che vadano assieme – e Leggio prende Pubblica Istruzione e Servizi Sociali. Abilmente il sindaco tiene per sé la Cultura e cede al vice Iannucci Spettacoli ed Eventi (nuova delega tutta da chiarire). Martorana perde il Turismo, ma rimane saldo al suo posto di gestore dei conti di Palazzo dell'Aquila.
Se qualcuno non se ne fosse già accorto, la crisi stava tutta lì e, alla fine, il sindaco ha imposto la sua visione cedendo praticamente dei contentini che, però, non saziano quanto avrebbero dovuto.
Brutta patata bollente, adesso, per il presidente del Consiglio comunale Antonio Tringali che, dal suo ruolo, dovrà faticare non poco per sedare ancora qualche mal di pancia.

Tutte le deleghe:

Salvatore Corallo
ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI E ALLE INFRASTRUTTURE – PIANIFICAZIONE URBANISTICA

Programmazione e monitoraggio opere e lavori pubblici, edilizia scolastica, verde pubblico, ville e giardini comunali, arredo e decoro urbano, manutenzione opere edili, manutenzione e gestione opere a rete, impianti e servizi tecnologici, beni comunali, acqua pubblica. Gestione dei piani urbanistici, pianificazione territoriale, edilizia privata e produttiva.

Massimo Iannucci
VICE SINDACO – ASSESSORATO POLIZIA MUNICIPALE – SERVIZI ALLA CITTA’ - CENTRI STORICI

Polizia municipale, traffico e viabilità, sicurezza dei cittadini e tutela dei diritti dei cittadini, valorizzazione e sostegno alle attività sportive, spettacoli ed eventi, edilizia sportiva. Centri storici, incentivazione attività economiche nei centri storici. Rapporti con il personale

Stefano Martorana
ASSESSORATO ALLE RISORSE ECONOMICHE E PATRIMONIALI

Bilancio e programmazione partecipata, società miste e partecipate, contratti, tributi ed economato, affari patrimoniali, innovazione e sistemi informatici, fondi europei, fondi nazionali e regionali.

Antonio Zanotto
ASSESSORATO ALL’AMBIENTE E RISORSE ENERGETICHE

Raccolta differenziata, rifiuti e servizi ecologici, risorse energetiche, impianti energetici, trasporti pubblici e mobilità sostenibile. Politiche innovative - Smart city, salvaguardia dell’ambiente e valorizzazione del patrimonio naturalistico paesaggistico, parchi.

Sebastiana Disca
ASSESSORATO SVILUPPO ECONOMICO - TURISMO

Sviluppo economico, agricoltura, zootecnica e politiche agro-alimentari, sanità affari generali, servizi demografici e statistica, rapporti con il Consiglio, tutela degli animali. Turismo.

Gianluca Leggio
ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI - PUBBLICA ISTRUZIONE

Avvocatura, servizi cimiteriali, partecipazione dei cittadini e promozione della democrazia diretta, welfare e coesione sociale, inclusione sociale, cooperazione e relazioni internazionali. Pubblica istruzione.

SINDACO: PROTEZIONE CIVILE – CULTURA E BENI CULTURALI

Confermare Vice Sindaco l’Assessore, geom. Massimo Iannucci, affinché sostituisca il Sindaco in caso di assenza o impedimento.


Servizio idrico: i sei lavoratori in esubero saranno salvi solo se... Parla Cappello della Ugl

Servizio idrico: i sei lavoratori in esubero saranno salvi solo se... Parla Cappello della Ugl

Abbiamo pubblicato mercoledì la notizia relativa all'accordo tra le sigle sindacali, i rappresentanti della Coop. Pegaso, l’assessore al ramo, Salvatore Corallo, alla presenza del Prefetto di Ragusa per salvare alcuni lavoratori del Servizio idrico. Abbiamo scritto che nessun lavoratore andrà a casa e che gli esuberi saranno reintegrati. Inoltre, abbiamo parlato dell'Ugl, dicendo che "questo accordo, scritto in dicembre, non ebbe l’approvazione di tutte le sigle sindacali, infatti solo Cgil e Cisl lo siglarono, ma non l’Ugl". Ebbene ci siamo sbagliati: l'ipotesi di accordo del 24 dicembre fu firmato anche da Giuseppe Cappello dell'Ugl, che ci ha fatto notare l'errore. Tuttavia, rimane l'atteggiamento generalmente scettico di questa sigla sindacale nei confronti dell'accordo perché, ci ha spiegato il sindacalista: "Gli esuberi saranno reintegrati dalla Coop. Pegaso a patto che si verifichino alcune precise condizioni: il Comune deve impegnarsi ad integrare i servizi di riparazione previsti in bando utilizzando, come previsto dall'accordo, il quinto d'obbligo, cioè la quinta parte del risparmio ottenuto dal ribasso d'asta sulla parte di servizio in questione. Inoltre, tutti i lavoratori della Pegaso, compresi quelli che la cooperativa aveva già in forze, dovrebbero rinunciare ad una parte del monte ore mensile in misura che va da 15 a 20 ore sul totale di 165 fissato dal CCNL vigente per le cooperative sociali, e poter recuperare così le somme necessarie a garantire anche i sei lavoratori in esubero". "Se anche una di queste condizioni non si verificherà - dice Cappello - torneremo a parlare di una 'ipotesi di accordo' che non troverà sbocco".


Area Popolare & Lab 2.0: l'alleanza NCD-UDC del “non so, non c'ero”, col cappello di Nino Minardo

Area Popolare & Lab 2.0: l'alleanza NCD-UDC del “non so, non c'ero”, col cappello di Nino Minardo

Il Laboratorio politico 2.0 di Sonia Migliore e i rappresentanti di Area Popolare hanno siglato mercoledì sera un patto federativo. Cioè, un movimento politico nato dall'impegno di un'ormai ex UdC ha stretto un patto politico con una soggetto che è già l'emanazione di un patto tra UdC e NCD, a Ragusa più il secondo che il primo.
Ora, tralasciando le motivazioni che spingono due gruppi assai simili (a dirla tutta il Lab ha 'pescato' nel tempo anche dal bacino di sinistra) a informarci di una collaborazione che, stando almeno alle loro origini, sarebbe dovuta esistere da tempo senza nemmeno dover sentire la necessità di un'ufficializzazione, dobbiamo ammettere che la netta differenza di presenze tra la foto diffusa con il comunicato e la quantità di firme poste in calce al documento ci ha fatto venire la proverbiale pulce all'orecchio.
Abbiamo chiesto a Giancarlo Migliorisi, Mario Addario e a Giovanni Cultrera di illustrarci meglio il patto, ma la risposta è stata identica per tutti e tre: “Sono stato invitato all'incontro, ma non sono andato. Non conosco gli argomenti della riunione né il testo del documento stilato in quella occasione. Ritengo quantomeno inopportuno che qualcuno possa usare il mio nome per farmi aderire, a mia insaputa, a qualcosa che non conosco”. Veramente, tre persone diverse, tre risposte identiche.
Un po' diversa la posizione di Raffaele Schembari che dice: “Con alcuni amici, da persone attente e sensibili a quelle che sono le problematiche locali, di provata esperienza politica, ricercate da diverse forze, dialoghiamo con tutti, ma per ora non aderiamo a nessun movimento politico”. Schembari parla al plurale, ma il riferimento principale è sicuramente l'altro Schembari, Lucio, l'ex sindaco di Santa Croce Camerina, che pure è presente in quella foto che ci ha insospettito molto.
Giovanni Cappuzzello, in ultimo, ci ha detto che sulla vicenda non intende rilasciare alcuna dichiarazione. Insomma, la sensazione è che sia rimasto piuttosto indifferente su questa faccenda.
A tirare le somme vien da chiedersi quale sia il reale peso di questo patto, pieno di “non so, non c'ero, non mi riguarda”. Forse giova sicuramente a Salvatore Mallia (chissà cosa ne pensa il fratello…) che vorrebbe riaccreditarsi come soggetto politico, forse serve al Lab 2.0 e a Sonia Migliore che dopo aver scaricato l'UdC (o viceversa a seconda di chi si ascolta) si è mossa repentinamente per riportare un po' di sostanza a un movimento che, sì, è un buon esperimento (è il termine 'Laboratorio' a chiamare con forza la metafora) ma un po' spompato dall'eccessivo presenzialismo del suo portavoce.
Il peso, quello vero, ce lo mette l'on. Nino Minardo che così commenta:
“Apriamo un tavolo di moderati con l'obbiettivo di includere tutte le forze civiche e politiche. Dobbiamo creare insieme un’alternativa seria per Ragusa, continua Minardo, che possa proporsi alla città per farla tornare a crescere. L'errore commesso alle ultime amministrative di dividerci e favorire la vittoria dei 5 stelle non dobbiamo più commetterlo. La condivisione o meno del singolo oggi conta zero e dobbiamo mettere da parte i personalismi per favorire l'aggregazione e consentire alle idee e ai progetti di prevalere sulle legittime ambizioni personali di ognuno. Il Patto Federativo dei gruppi cittadini di Area Popolare e del movimento civico Lab 2.0 nasce con questo obbiettivo e si propone come punto di partenza per Ragusa e non in contrapposizione di qualcuno o del singolo gruppo. Un patto per costruire e lavorare insieme adoperandosi in ogni ambito per raggiungere il bene comune di tutto il territorio. Saluto favorevolmente questa iniziativa e sono contento che gli amici di Lab 2.0 abbiano scelto Area Popolare come loro punto di riferimento politico. Facciamo squadra per il nostro territorio!”.

Il deputato nazionale, con ogni probabilità, avrà percepito che a qualcuno doveva esser venuto il mal di pancia e, con una frase messa lì ad arte, con un'ambivalenza che svela una maestria sopraffina, mette il cappello all'operazione, parlando di 'personalismi'.
“La condivisione o meno del singolo oggi conta zero”, dice. E' vero, ma sono i più 'singoli' a generare il consenso.
La maestria non finisce qui: ma quale patto federativo con ruoli alla pari, è Area Popolare ad avere un parlamentare, ad essere punto di riferimento del Lab 2.0.


Antonio Tringali nuovo Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa

Antonio Tringali nuovo Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa

Con 18 voti il pentastellato Antonio Tringali è il nuovo presidente del Consiglio comunale di Ragusa.
Cinque voti sono andati all'ex presidente Iacono che però non aveva offerto la propria disponibilità all'elezione. Quattro le schede bianche, una sola quella nulla.

Considerando che i consiglieri del Movimento 5 Stelle presenti in aula erano solo 14 e che Zaara Federico ha votato per Iacono, dichiarando in aula di non aver gradito la convergenza su Tringali, facendo un rapido calcolo che tenga conto delle schede bianche e dei voti per l'ex Presidente, possiamo ipotizzare che almeno in sette dell'opposizione hanno votato per Tringali. "La dimostrazione che la maggioranza si è sfaldata", ha dichiarato Maurizio Tumino di Insieme.


Comune di Ragusa, Antonio Tringali verso la Presidenza del Consiglio

Comune di Ragusa, Antonio Tringali verso la Presidenza del Consiglio

Corre voce che il consigliere Tringali, uno dei più agguerriti grillini in rotta con l'assessore Stefano Martorana, sia in pole position per l'elezione a Presidente del Consiglio comunale di Ragusa. L'accordo nascerebbe dal diniego dei vertici nazionali del M5S di “promuovere” i consiglieri ad assessori. Quindi: come fa il sindaco Piccitto a sedare il caporivolta Tringali? Gli offre la Presidenza del consiglio, seconda carica più importante di Palazzo dell'Aquila, potendo contare anche sul placet del gruppo Insieme che, a quanto pare, sarebbe disponibile ad appoggiare l'operazione più per, diciamo così, affinità d'animo che di politica.
“Promoveatur ut moveatur”, promuovere per rimuovere, dicevano i latini. Posizionare Tringali alla Presidenza risolverebbe un po' di problemi: intanto, come già detto, calmerebbe un po' di quei malumori che per un paio di mesi hanno tenuto in stallo i lavori del Consiglio comunale; serverebbe a siglare e saldare la pace prodotta con l'aiuto di Cancelleri, Di Maio e Di Battista; toglierebbe dall'imbarazzo di dover eleggere Presidente chi, se pure naturalmente candidato, è poco adatto a un ruolo che si distingue per la necessità di doti diplomatiche.
Allo stesso tempo, però, ci sembra che Piccitto non si renda del tutto conto del pericolo.
Potrebbe verificarsi anche che un Tringali presidente possa diventare troppo ingombrante. Se è riuscito a creare all'Amministrazione tanti problemi, cosa potrebbe fare con un ruolo ufficiale di tale peso?


Ragusa - Presidenza del Consiglio comunale vacante: l'opportunità di fare politica

Ragusa - Presidenza del Consiglio comunale vacante: l'opportunità di fare politica

Con le rocambolesche dimissioni di Giovanni Iacono da Presidente del Consiglio comunale di Ragusa, il Movimento 5 Stelle si trova nella condizione di poter fare un po' di sana politica. Anzi: politica sana.
Fermo restando che un'altra occasione l'hanno appena persa accettando senza alcuna 'protesta' le dimissioni di Iacono - avrebbero potuto chiedergli subito di rimanere in carica risparmiandogli il rischio di una brutta figura, ma il 'Caso Campo' non ha insegnato loro un gran che - adesso hanno la possibilità di scardinare il paradigma che da oltre due anni e mezzo li vede soli alla guida di Palazzo dell'Aquila.
Potrebbero affidare la Presidenza del Consiglio, sì a una donna, ma dell'opposizione. Per esempio a Sonia Migliore.
Risponderebbero all'esigenza, per certi versi morale, di avere un'arbitro che sappia tutelare ancora meglio le opposizioni, sganciando il ruolo dall'appartenenza alla schiacciante maggioranza. E metterebbero alla prova chi in questi anni ha sostenuto meglio di altri lo scontro d'aula, per vedere se, oltre allo scontro, sa anche usare diplomazia e polso allo stesso tempo.
Se no, rimettete Iacono al suo posto perché è chiaro che Piccitto il secondo assessorato al movimento Partecipiamo non vuole darlo. Però, così, la buona occasione andrebbe persa.