Altri 3 denunciati per abusivismo edilizio ad Acate

ABUSIVISMO EDILIZIO

Al termine di una prolungata attività d’indagine effettuata tramite meticolosi accertamenti e ripetuti sopralluoghi effettuati anche con l’ausilio del 12° Nucleo Elicotteri di Catania, i Carabinieri delle Stazione di Acate hanno deferito in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica di Ragusa 3 soggetti per il reato di abusivismo edilizio in concorso in violazione del Testo Unico sull’Edilizia di cui al D.P.R. 380/2001. Si tratta di 2 coniugi e del fratello del marito, i quali sono stati deferiti poiché veniva accertato che i due immobili adiacenti di loro proprietà, siti nel Centro di Acate, erano stati costruiti in modo completamente abusivo. Nello specifico, l’immobile dei coniugi è composto da due piani fuori terra, non ultimati, per una superficie di 500 metri cubi circa, mentre quello del fratello del marito è composto da tre piani fuori terra, ultimati ed abitati dallo stesso, per una superficie di 800 metri cubi circa.
Continua così l’attività di monitoraggio e di conseguente contrasto da parte dei Carabinieri della Compagnia di Vittoria del fenomeno dell’abusivismo edilizio nella giurisdizione di competenza, anche tramite la preziosa collaborazione del 12° Nucleo Elicotteri di Catania, che già in più di un occasione era stato d’ausilio ai militari della Compagnia. Infatti, nel mese di aprile u.s.. un’altra coppia di coniugi acatesi erano stati ritenuti responsabili di aver realizzato, presso l’area di loro proprietà sita in quella contrada “Fossati”, abusivamente un manufatto composto da nr. 11 pilastri in cemento armato ed un muro divisorio in difformità a quanto autorizzato dal Comune di Acate, in zona sismica senza avere rispettato norme e prescrizioni tecniche nei decreti ministeriali vigenti, nonché senza aver denunciato l’inizio dei lavori alle competenti autorità e privi della prescritta autorizzazione da parte dell’ufficio tecnico della Regione Sicilia. Essendo l’immobile ancora in fase di realizzazione era stato sottoposto a sequestro preventivo dai militari operanti. Anche lo scorso anno, i Carabinieri della Stazione di Acate avevano deferito in stato di libertà 3 soggetti per aver messo in opera in concorso tra loro, in quella contrada “Dirillo-Macconi”, una costruzione in cemento a soli 50 metri dal mare, verosimilmente da utilizzare quale area attrezzata per campeggio, senza essere in possesso delle prescritte autorizzazioni, nonché un altro pensionato acatese, per aver realizzato una sopraelevazione e copertura parziale in difformità rispetto alla concessione edilizia.
Successivamente, nel mese di novembre 2012, nel giro di pochi giorni erano state denunciate altre 9 persone e nello specifico:
una coppia di coniugi acatesi poiché, a seguito di accertamenti eseguiti presso una loro abitazione, erano stati ritenuti responsabili in concorso di aver realizzato un vano abusivo, delle dimensioni di 21 mq, in assenza del permesso a costruire, con l’aggravante di trovarsi in zona sismica, nonchè, contestualmente, 3 dipendenti del Comune di Acate, poiché, nell’esercizio delle loro funzioni, ritenuti responsabili in concorso del rilascio ai citati coniugi di una concessione edilizia per la realizzazione di un’opera su un terreno non di loro proprietà, bensì su un suolo trazzerale dell’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari di Palermo, sul quale gli stessi avevano poi costruito un immobile di 250 mq, adiacente al vano di cui sopra, procurando agli stessi un ingiusto vantaggio patrimoniale. In quel caso l’immobile in parola era stato altresì realizzato in parte in zona A (di interesse storico) e parte in zona E (agricola con vincoli paesaggistici) del piano regolatore del Comune di Acate.
padre e figlio di origine gelese, rispettivamente committente dei lavori e proprietario del terreno, e due muratori di cui un rumeno, in quanto era stato appurato che sull’area, sita in quella contrada “Dirillo”, era in corso di costruzione un capannone di mq. 300 circa ed un casotto di mq. 75 circa, senza che ne fosse stato denunciato l’inizio dei lavori alle competenti Autorità e privi della prescritta autorizzazione da parte dell’Ufficio Tecnico della Regione Sicilia, con l’aggravante di sorgere in zona sismica senza avere rispettato norme e prescrizioni tecniche nei decreti ministeriali vigenti. Anche in quel caso tutto era stato immediatamente posto in sequestro dai Carabinieri, ma nonostante ciò i lavori erano proseguiti ugualmente, motivo per il quale padre e figlio erano stati altresì deferiti per il reato di violazione dei sigilli.
Recentemente, infine nel mese di gennaio 2013, altre 6 soggetti erano stati denunciati dai Carabinieri di Acate poiché ritenuti responsabili di aver messo in opera in concorso tra loro, in un terreno sito Contrada “Baucino” del Comune di Vittoria (ai confini con Acate), un’immobile di nuova costruzione della superficie di circa 150 metri quadrati ed un volume di circa 450 metri cubi:
In tutti i casi, al termine dell’attività investigativa, le Amministrazioni Comunali effettuano una valutazione circa la sanabilità dell’illecito ovvero, qualora l’opera non sia conforme agli strumenti urbanistici, ne dispongono la demolizione.

di Redazione22 Giu 2013 10:06
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