Affaire Conti. Iacono esce allo scoperto ed avverte Piccitto

“E’ questo il risultato della verifica semestrale che il sindaco aveva annunciato all’atto dell’insediamento?” questa la domanda retorica che si pone la lista Partecipiamo in merito al rimpasto di Giunta attuato dal sindaco Piccitto.
La defenestrazione di Claudio Conti, il depotenzionamento dell’assessore Stafania Campo in favore del sig. Salavatore Corallo, un ristoratore da ieri a capo dei lavori pubblici, è l’occasione che il sindaco Piccitto ha fornito su un piatto d’argento a Partecipiamo per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Sono stati dieci lunghi mesi di silenzio, durante i quali Partecipiamo ha fatto buon viso a cattivo gioco. In fondo il loro esponente più in vista, Giovanni Iacono, è presidente del Consiglio e perciò le critiche all’Amministrazione sono state sempre velate, caute e rispettose. Oggi, però, le cose sono cambiate, forte dell’onta suscitata da una tale bocciatura, quella di Claudio Conti, Partecipiamo esce allo scoperto.

“Dieci mesi – dichiarano da Partecipiamo – non sono pochi e, non solo non riusciamo a percepire il ‘radicale cambiamento’ rispetto al triste passato, bensì registriamo solo timidi segnali di innovazione e di discontinuità”, ma il comunicato rincara la dose e denuncia “anche una netta chiusura rispetto alle condivisioni sul comune programma assunte durante il ballottaggio”. Insomma alleati ed amici prima di prender possesso delle poltrone, del potere, dopo l’insediamento, però, tutto è finito. Derubricata la condivisione dei programmi, l’unità di intenti, la collaborazione per voltar pagina.
Se il primo periodo dell’attività dell’Amministrazione a cinque stelle fu determinata da una serie di tentennamenti dettati da un’impreparazione, ciò che è avvenuto dopo Partecipiamo non se lo spiega e perciò mette in evidenza un bel po’ di criticità. “Ad aprile – scrivono – non abbiamo notizie relative al bilancio consuntivo 2013 (‘addirittura l’assessore parla di 13 milioni di avanzo’) e preventivo 2014. Non sappiamo nulla del Piano di spesa della Legge 61/81. Non c’è stata condivisione sul piano triennale delle opere pubbliche. A che punto è il piano della L.328 sulle politiche sociali e quali sono le politiche sociali finora adottate? Qual è lo stato dell’arte del Patto dei Sindaci? Il piano strategico del distretto Sud-est come si intende gestirlo? E con chi? Cosa si vuol fare in merito alla gestione del ciclo dei rifiuti? Dov’è finita la nostra richiesta, di 6 mesi fa, per l’allargamento del perimetro del Parco degli Iblei? Dov’è finita la nostra richiesta di 6 mesi fa per l’istituzione dello sportello donna? Si ha una idea di cosa bisogna fare per il centro storico?”

L’elenco potrebbe continuare ancora, per motivi si spazio decidiamo di troncarlo qui. Anche perché queste sottolineature, tutt’altro che benevoli o giustificazioniste, delineano l’atmosfera che si respira in quella alleanza che portò Piccitto a vincere il ballottaggio. A questo punto la luna di miele è finita? Piccitto farà un passo indietro? O il sindaco porterà sino alle estreme conseguenze le sue scelte, magari defenestrando anche Iacono grazie all’imminente cambio del regolamento comunale?

di Redazione16 Apr 2014 10:04
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