Abolizione Province: la bufala dell’unico “fatto” di Crocetta.

Con la legge n. 7/2013 il Governo Crocetta ha di fatto abolito le Province Regionali per sostituirle con i Liberi Consorzi dei Comuni, a patto che, entro martedì prossimo, venisse scritta un’altra norma utile al riordino amministrativo dei territori.
E’ l’unico atto del quale il presidente Crocetta ed i suoi sostenitori si siano potuti vantare in questi mesi.
Eppure il 2013 si sta esaurendo insieme alla maggioranza che fino ad oggi ha sostenuto Crocetta. Un emendamento presentato dal leader dell’opposizione e votato favorevolmente da 33 deputati (32 i contrari) ha stoppato il ddl con il quale il Governo chiedeva tempo fino al 28 febbraio per scrivere la nuova legge.
Ed ecco che l’unico “fatto”, fino ad oggi pomeriggio congelato in attesa di comprendere come procedere, si è tramutato in una sorta di paradosso giuridico – amministrativo: non è possibile prorogare i commissariamenti in corso che, tuttavia, sono automaticamente prorogati per la legge sugli Enti locali di 45 giorni. Ne consegue che il Governo regionale ha un mese e mezzo per provvedere alla stesura di una nuova legge, che deve passare per l’apposita Commissione parlamentare e poi in Sala d’Ercole. Superato questo limite di tempo non si potrà fare altro che indire i comizi elettorale e richiamare i cittadini alle urne per scegliere i nuovi nove presidenti delle Province Siciliane. Operazione che necessita di altri 45 giorni, durante i quali dovranno essere nominati altri commissari.
Ma cosa accadrà dall’1 gennaio? Se è vero che le Province erano di fatto abolite, quale potrà essere la capacità di spesa di questi Enti per i prossimi mesi. Con quali fondi verranno assicurati i numerosi servizi che le Province sono chiamate a svolgere? Come saranno gestiti gli istituti scolastici provinciali, la manutenzione delle strade, le società partecipate (prendiamo ad Esempio il Consorzio Unversitario di Ragusa). Abbiamo già assistito alle proteste per i tagli al servizio di trasporto dei disabili. Dovremmo prepararci ai cortei e agli scioperi nei primi mesi del 2014? Temiamo di sì.
C’è di buono che in questo modo la Regione non può più giocare sull’argomento e ogni deputato regionale sarà chiamato a prendere una decisione chiara fin da subito: resuscitare le Province o dare vita ai Liberi Consorzi. Non potranno più temporeggiare e ‘sta volta, memori di quanto velocemente siano trascorsi questi nove mesi dalla legge 7/2013, dovrebbero sapere già che 45 giorni passano veramente in fretta tra le aule del potere.

di Leandro Papa28 Dic 2013 21:12
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