A Comiso il primo corso di ecografia in Sicilia

L’ecografia infermieristica è ormai una realtà sdoganata. L’ecografia non è più una prerogativa del medico, ma una tecnica che può essere appresa anche dal personale infermieristico. Questo è stato l’oggetto del corso, il primo in Sicilia, svoltosi martedì e mercoledì scorso a Comiso, dal Collegio provinciale Ipasvi di Ragusa e dal Nucleo provinciale Cives.

“Ci sono alcuni infermieri – dicono gli organizzatori dell’iniziativa, Gaetano Monsù, presidente Ipasvi Ragusa, Giuseppe Occhipinti, presidente Cives Ragusa, e Biagio Turtula, infermiere in servizio all’ospedale di Comiso – che collaborano attivamente affinché questo percorso sia compiuto e non si tratta di categorie ben definite ma è un chiaro esempio di trasversalità professionale, dove si mettono in comune le conoscenze acquisite al fine di formare una mentalità che non debba essere settoriale ma riesca a fornire strumenti diversificati a seconda dell’utilizzo”.
Grazie all’ecografia si risparmiano inutili sofferenze al paziente, si riducono i costi per l’azienda. L’ecografia ormai è utilizzata anche nei mezzi di soccorso, per verificare, ad esempio, attraverso una particolare metodica chiamata eco-fast, la presenza o meno di versamenti ematici intra addominali che potrebbero essere espressione di un’emorragia interna.

Gli istruttori Guido Borasi di Torino e Luca Romei di Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca, hanno formato a Comiso quasi 50 infermieri provenienti dalla Sicilia e dalle regioni limitrofe, che saranno l’avanguardia dei professionisti siciliani. Tutto ciò assume rilevanza ancora più consistente in un contesto sanitario in cui i tagli economici sono sempre maggiori in contrapposizione a richieste di assistenza sempre più qualificate.

di Redazione21 Feb 2014 13:02
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