Ragusa, fermato uomo armato al tribunale

I militari della stazione Principale dei Carabinieri di Ragusa hanno denunciato un uomo che ieri mattina si è presentato in tribunale armato di coltello. Il tutto si è svolto al tribunale di Ragusa quando, come di consueto, i carabinieri erano impegnati nell’assistenza ai dibattimenti. Nell’occasione il servizio di assistenza alle aule era stato rinforzato. Infatti era previsto l’arrivo del nonno del piccolo Loris Stival e vi erano molti giornalisti e curiosi fuori dal palazzo.

Verso le undici un uomo, un pensionato sessantacinquenne, si è presentato alla porta; passando sotto il metal detector ha attratto l’attenzione della guardia giurata in servizio di vigilanza all’ingresso. Quest’ultimo, una volta fermato l’uomo, ha chiamato i carabinieri all’intervento.

Dalla perquisizione, è stato trovato un coltello a scatto, di quelli comunemente definiti a “molletta”, coltello che è considerata un’arma atta all’offesa della persona e che ovviamente non può essere portato in pubblico, specie in un luogo come il palazzo di giustizia. Tale comportamento è inquadrabile nel reato di “porto abusivo di armi” e sanzionato dall’art. 699 del codice penale con l’arresto fino a diciotto mesi.

Il coltello pertanto è stato sequestrato, e l’indagato, G.S., pensionato ragusano sessantacinquenne, è stato accompagnato in caserma e denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa.

L’uomo, che non era né imputato né teste in alcun processo, ha peraltro dichiarato ai militari che ere andato in tribunale poiché aveva sentito che qui si sarebbe svolto il processo contro Veronica Panarello, madre del piccolo Loris, indagata per omicidio. La sicurezza dei tribunali così come quella di tutti i luoghi affollati è importante e prevenire qualsivoglia tipo di minaccia è fondamentale. Per questo in tribunale, in sinergia con le due guardie giurate preposte all’ingresso, i carabinieri sono quotidianamente presenti.

di Redazione04 Mar 2016 12:03
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