428 migranti a bordo di 3 gommoni, fermati tutti e tre gli scafisti

La Polizia a seguito di questo nuovo sbarco, ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di:
LAMINE Sarr, nato in Senegal il 02.08.1998, SANE Mohammad Lamin, nato in Gambia il 01.01.1998 e CAMARA Bakary, nato in Guinea il 02.02.1993.
Sono loro secondo i testimoni coloro che ha condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche. I responsabili del delitto previsto dall’art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, concorrevano con altri soggetti presenti in Libia al fine di trarne ingiusto ed ingente profitto, compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.  
I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.

MODALITA’ DI SOCCORSO IN MARE

Alle ore 18,45 del giorno 04.10.2016, con l’ausilio delle navi Astral e Libra, la nave della Guardia Costiera O. Corsi CP 906 procedeva al soccorso di un gommone con a bordo 126 migranti di varie nazionalità. Quest’ultima imbarcazione, dopo aver effettuato ulteriori due soccorsi, conduceva i migranti presso il porto di Pozzallo alle ore 09,00 di ieri mattina con 428 migranti.
Dopo le operazioni sanitarie di rito, i migranti venivano trasferiti presso l’Hotspot di Pozzallo per le operazioni di pre-identificazione.

ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA

Il lavoro degli agenti della Polizia è sempre molto difficile in quanto bisogna far conciliare le esigenze di ordine pubblico, quelle di Polizia Giudiziaria ed ovviamente l’assistenza ai migranti appena sbarcati che resta prioritaria.
Il Funzionario dirigente del servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica della Polizia di Stato, con a disposizione decine di uomini, ha dovuto poi coordinare, le immediate partenze, i trasferimenti dall’Hot Spot ad altre regioni e l’accoglienza di centinaia di migranti.
Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni.
Alle procedure hanno partecipato 30 Agenti della Polizia di Stato, nonché appartenenti alle altre Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana, Esercito Italiano ed i medici dell’A.S.P. per le visite mediche.
Al riguardo, le attività dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato risultavano complesse, dovendo essere espletate in tempi ristretti, così da permettere anche un immediato invio degli ospiti in altre strutture d’accoglienza.
La Polizia Scientifica ha lavorato consequenzialmente senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. Si sta procedendo al fotosegnalamento dei migranti sbarcati ed al loro trasferimento ad operazioni ultimate, da parte degli uomini della Polizia di Stato che lavorano senza sosta.

di Redazione07 Ott 2016 12:10
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