Tutti insieme per il tribunale di Modica

Ha avuto luogo a Ragusa, in Piazza San Giovanni, la preannunciata conferenza stampa con la quale il Comitato Pro-Tribunale di Modica ha voluto parlare, ancora una volta, della precaria ed assai discutibile organizzazione dell’Attività Giudiziaria nel comune capoluogo, ed ha voluto riportare alla memoria delle nostre Comunità la profonda devastazione del territorio ibleo e le migliaia di vittime provocate dal terribile sisma dell’11 gennaio 1693 del quale proprio oggi ricorre il triste anniversario. E’ stato il portavoce, avv. Enzo Galazzo, a parlare per il Comitato. Al suo fianco i componenti del “gruppo di coordinamento”, avv. Giulio Ottaviano ed Enzo Cavallo dell’associazione Confronto. Da considerare che il  Comitato pro Tribunale  ha più volte rappresentato alle autorità, amministrative e giudiziarie, la necessità di assumere in via precauzionale iniziative per fronteggiare il rischio sismico del palazzo di giustizia di Ragusa del quale sono note e documentate le criticità strutturali, segnalate sin dal 5.7.2010 dall’allora Presidente del Tribunale Dott. Domenico Brancatelli congiuntamente al Procuratore della Repubblica Dott. Carmelo Petralia, poi reiterate dai capi degli Uffici giudiziari con nota del 3 ottobre 2013. “Nel corso di oltre dieci anni – ha sottolineato Enzo Galazzo – nulla è stato tuttavia fatto, né dalle amministrazioni che si sono succedute, proprietarie dell’immobile, né da parte degli Uffici che quell’immobile gestiscono. Ed invero, mentre rimangono inesitati gli interventi strutturali sollecitati un decennio fa “con la massima urgenza” e la stessa pratica relativa alla scala antincendio, si rimane indifferenti a quel che avviene in queste settimane segnatamente alla scossa sismica di grado 4,4 Richter che appena qualche settima fa, il 23 dicembre 2020, ha interessato il nostro territorio e gran parte dell’intera Regione”.

Una occasione, l’incontro con la stampa, per ulteriormente denunciare il fatto, evidenziato da anni, che, a seguito dell’accorpamento nell’unica struttura del Tribunale di Ragusa, i servizi e gli uffici giudiziari della provincia sono stati “sistemati” in locali inidonei, insufficienti, per nulla funzionali e, prima di ogni cosa, privi dei requisiti richiesti dalla sia sul piano antisismico e della sicurezza nei luoghi di lavoro, sia per quanto riguarda l’accessibilità e la erogazione dei servizi agli utenti di tutto il territorio ibleo. “Al contempo – ha ulteriormente sottolineato Galazzo – non si ritiene di utilizzare, a servizio del Tribunale di Ragusa, la struttura del Palazzo di Giustizia di Modica,  già sede del Tribunale accorpato,  moderna e antisismica, inaugurata nel 2004 con un costo di dodici milioni di euro circa. E ciò pure a fronte della emergenza Covid 19 che consentirebbe di gestire al meglio le restrizioni imposte dal Governo, prime tra tutte l’obbligo del distanziamento”. “Il Comitato ha voluto dare vita a questa odierna iniziativa – ha concluso Galazzo –  per  suscitare la giusta tensione nella popolazione, lasciando comprendere l’importanza di una scelta nell’interesse di tutti, a motivo della fragilità del nostro territorio che potrà essere interessato da eventi tellurici che vanno precauzionalmente e in tempo affrontati, rifuggendo da considerazioni strumentali, si affidi al buon senso e chieda a gran voce la esecuzione degli interventi strutturali invocati e l’utilizzo della struttura giudiziaria di Modica, in possesso di tutti requisiti richiesti ed altamente funzionale,  a servizio del Tribunale di Ragusa”.

di Direttore11 Gen 2021 22:01
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