Servizi Cimiteriali – No alla cassa integrazione

Tiene banco la questione relativa alle comunicazioni di cassa integrazione notificata dalla ditta che ha l’appalto dei servizi cimiteriali ai lavoratori della cooperativa addetti a tali servizi.
L’Ufficio dei servizi cimiteriali – riferisce l’assessorato competente – ha diffidato nelle settimane scorse la società che ha in affidamento i servizi cimiteriali a non procedere a nessuna cassa integrazione per i lavoratori. Riteniamo che non ci sia alcuna giustificazione nell’alterare i termini scritti, in maniera chiara, nel capitolato di appalto di salvaguardia del personale adibito ai servizi cimiteriali. Questa vicenda è veramente inverosimile, non vi è stata alcuna riduzione dell’attività prevista nel capitolato, nessun eventuale inadempimento contabile da parte del Comune e si rimane, oggettivamente, increduli nel sentire che si fa ricorso ad ammortizzatori sociali come la cassa integrazione a scapito dei lavoratori addetti al delicato servizio. Cassa integrazione che si attua in casi di riduzioni di orari di lavoro e di lavoro stesso. In questo caso addirittura vengono messi in cassa integrazione dei lavoratori per sostituirli con altri. La cassa integrazione in un determinato settore, voglio ricordare che viene pagata con soldi pubblici, deve essere motivata da contrazioni straordinarie della produzione e dei servizi lavorativi e delle due l’una o c’è, nel settore, contrazione e quindi non può esserci sostituzione con altri o non c’è contrazione delle attività e quindi non si giustifica la cassa integrazione. Invitiamo la ditta a rivedere questa decisione unilaterale e a proseguire, come da capitolato, con il personale attualmente impiegato ed il Comune, ovviamente, con i propri uffici e l’avvocatura, seguirà, costantemente ed attentamente, l’evolversi della vicenda vigilando sulla piena osservanza dei livelli di efficienza e qualità dei servizi cimiteriali a tutela dei cittadini”.

di Stefano Ferrera19 Ott 2020 17:10
Pubblicità