Damiano Caruso nella Top Ten del Tour

In veste di direttore di questo giornale on line non sono solito scrivere di sport, lascio il compito, ed il piacere, ad altri colleghi, più esperti, che seguono da tempo le varie discipline a livello locale. Tra l’altro ho una formazione rugbistica e amo gli sport di squadra veri, forse anche duri dove però non ci si può nascondere. Ma oggi faccio un’eccezione perchè sono stato incollato per quasi 2 ore al televisore per seguire questa 20° tappa del Tour de France che ha incoronato in giallo un giovane sloveno di appena 21 anni ma ha offerto delle immagini straordinarie nelle quali si poteva cogliere la vera essenza di questo sport.
Il ciclismo è uno sport “puro” fatto per veri atleti che non possono accampare nessuna scusa quando si tratta di pedalare.
In pianura, in gruppo, oppure in discesa, e c’è da avere paura per le velocità che vengono toccate ed infine in salita, quando le pendenze, come nella tappa di oggi al Tour erano addirittura del 20%. E in questa che viene definita la gara a tappe più bella ed importante del mondo, nei primi dieci della classifica generale, c’e un ragusano doc: Damiano Caruso. Un campione indiscusso che oggi ha coronato i suoi sforzi ottenendo la settima posizione nella classifica della giornata, dopo una cronoscalata davvero pazzesca, e recuperando un bel po di minuti sul grande Valverde che lo precedeva, raggiungendo la 10 posizione quella appunto utile per entrare nella TopTen finale. Un risultato straordinario visto che tra i circa 200 partecipanti c’erano i più grandi campioni a livello mondiale, Tanti vincitori di grandi classiche e di giri in tutti continenti, Da Martin a Valverde a Carapaz. Da Quintana ad Alaphilippe a Pinot a Sanchez. Caruso li ha distaccati in classifica generale anche di parecchi minuti riuscendo a stare con il gruppo de migliori durante tutte le 20 tappe. E se non avesse dovuto far da balia al suo capitano forse avrebbe potuto fare qualcosa di più.
Bravo Damiano. Mi dispiace solo che la regia francese ed i due commentatori della Rai si siano persi i momenti più interessanti della tua gara spendendo appena qualche parola per la tua impresa. Invece si sono dilungati inutilmente senza guardare la telecamera che ti inquadrava per disquisire di un corridore “filosofo” . Insomma si capisce che il nostro Caruso in questo momento è in un forma smagliante e dopo esserci complimentati con lui gli auguriamo di comportarsi altrettanto bene e meglio nelle prossime gare. Dai Mondiali al Giro.

di Direttore19 Set 2020 19:09
Pubblicità