Giù le mani dal Museo Archeologico!!

Ringrazio, personalmente i consiglieri del PD che hanno concordato con quanto da me detto in questi ultimi giorni. Purtroppo non sono voci di corridoio ma quasi una certezza, se non si interviene in tempo.
C’è la volontà di spostare il il contenuto del Museo archeologico ibleo, quello di via Natalelli nella nuova sede, in fase di completamento??, dell’ex convento di Gesù a Ibla. Insieme a Giovanni Distefano, che del museo archeologico è stato responsabile nel passato, abbiamo nei giorni scorsi, incontrato l’assessore Clorinda Arezzo per sondare il campo e capire quale fosse la reale volontà di questa amministrazione.
Dobbiamo dire che l’intenzione di chiudere il museo di Via Natalelli, ripetiamo chiudere, venne all’allora soprintendente Vera Greco alla quale parve una brillante idea infilare tutto e di tutto nella nuova, peraltro ancora neanche immaginata sede del Gesù. Probabilmente a far perdere il ben dell’intelletto a tanti addetti ai lavori furono le somme a disposizione, diversi milioni, che dovevano assolutamente essere spese in tempi rapidi. Ad esempio una buona trance riguardava il trasferimento dei pezzi da via Natalelli e l’ideazione di una nuova veste museale nella nuova struttura. Si deve alle proteste di alcuni cittadini tra cui il sottoscritto e naturalmente l’amico Giovanni Distefano se si riuscì a pensare, con dati di fatto inoppugnabili, ad un ridimensionamento del progetto assicurando la sopravvivenza dello spazio di Via Natalelli pur continuando nel restauro, senza tempo, del Gesù. L’ ex soprintendente Rizzuto aveva confermato questa idea ed era allo studio una differenziazione dello spirito museale lasciando a Ragusa l’archeologia provinciale, visto che l’impianto di via Natalelli era nato con questa finalità, e creare a Ibla un percorso diverso, più attinente alla storia della città di Ragusa, realizzando plastici e ricostruzione proprio per spiegare al turista, già ne suo primo approccio, quale sia stata la genesi di questo gioiello siciliano.
Ora invece le cose sembrano cambiare ma non per una reale visione dell’ambito museale ragusano ma perchè è molto facile cavalcare l’onda senza doversi sforzare a trovare soluzioni alternative, mediate e che siano buone per tutti.
Basti pensare ad esempio all’abbandono che il Museo Archeologico sta ad oggi, soffrendo. I locali sono chiusi da tempo e a tempo indeterminato per questioni di sicurezza. Eppure all’interno c’è tutto quanto richiesto: telecamere, antincendio etc . C’è un solo problema : l’uscita di sicurezza che, come si vede nella foto, è angusta e finisce davanti ad una garage. Mentre guardate la foto potreste perdere qualche secondo anche per notare il degrado in cui versa quella parte della città, in pieno centro a due rampe di scale dalla via Roma. Dove un’ascensore appositamente realizzato non ha mai funzionato, le scale di cui abbiamo parlato, al buio, puzzano di urina e l’intera piazzetta ci trasporta in qualche villaggio di un altro continente.
Ma ritorniamo alla scala, in ferro. Basta riposizionarla o farne un’altra in modo che non finisca sulla saracinesca del garage e tutto è risolto.
A noi sembra così e se così fosse davvero è un peccato che l’amministrazione, dopo aver predicato di Karat, Ecomuseo, Mudeco e via dicendo si privi, per una scaletta, del Museo Archeologico di Ragusa. Per inciso vi diciamo che dopo mesi di prestito in varie parti d’Europa è finalmente tornato a casa, quindi in via Natalelli, la stele del Guerriero di Castiglione.
E’ davvero strano che la Regione, spenda tantissimi soldi per esporre ovunque questo reperto unico e a Ragusa teniamo chiuso il museo che lo conserva. Ora sappiamo già cosa sta pensando l’assessore Arezzo. Il museo è vecchio, manca di luce, di didascalie e quant’altro. Certamente non manca di cose da vedere. Eppure ne abbiamo decretato la morte senza neanche uno straccio di processo. Infatti non risulta a nessun parte che al momento di decidere, dieci anni fa, ci sia stato un dibattito pubblico. Ma allora i milioni del Gesù non potevano attendere e si fecero tanti di quegli errori, tecnici, strutturali, culturali ed infine economici per la scelta delle ditte appaltatrici, che il Gesù ha ancora davanti a se diversi anni per arrivare al completamento.
C’è infine una questione quasi campanilistica ma da non sottovalutare e la spiegano nel comunicato i consiglieri D’asta e Chiavola che riportiamo:

‘Riteniamo che il prestigioso immobile del quartiere barocco, che ospiterà i reperti archeologici del nostro territorio, debba essere di certo valorizzato. Ma se questo deve significare penalizzare la sede già esistente, impoverendo ancora di più il centro storico superiore di una potenziale attrazione per visitatori e turisti, riteniamo che i piani in questione debbano essere rivisti al più presto”. . “Se così fosse – aggiungono i rappresentanti dei democratici – chiediamo che il sindaco concordi con l’assessore alla Cultura un differente modo di agire perché se è vero, come è vero, che l’attuale sede del museo archeologico necessita di interventi ai fini della sicurezza che nessuno ha mai attuato, nonostante le sollecite richieste da parte degli organismi competenti, è altrettanto vero che non si può lasciare sguarnita la sede storica del museo che, comunque, avrebbe bisogno lo stesso, al di là della sua destinazione finale, della realizzazione degli interventi di cui stiamo parlando. Ci sembra, insomma, che questa scelta non possa essere adottata a cuor leggero, tra
l’altro, per quanto ci risulta, non rientrante nei piani dell’allora soprintendente Calogero Rizzuto, venuto a mancare nei mesi scorsi, che aveva piuttosto ventilato una soluzione differente. Proprio per questo motivo, auspichiamo possa essere
avviato un confronto con l’attuale Soprintendenza, con gli operatori culturali ma anche con i rappresentanti delle associazioni che si occupano di turismo visto che più
di tutte beneficiano dell’apporto positivo del richiamo che la cultura, in questo caso, riesce ad esercitare. Non vorremmo che, ancora una volta, per la smania di stupire, l’amministrazione comunale si lasciasse andare ad adottare soluzioni di grande
effetto ma dalla poca funzionalità. Chiediamo, dunque, maggiore attenzione sulla questione e sollecitiamo il sindaco o l’assessore competente a riferire in Consiglio quali sono le intenzioni in proposito cosicché tutta la città possa esserne informata”.

81 Via Natalelli – Google Maps

di Direttore12 Set 2020 16:09
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