La replica del sindaco Cassì a PD e M5S

Giovedì 4 giugno i gruppi consiliari PD e M5S di Ragusa hanno diramato una nota congiunta all’insegna di forti critiche nei confronti della giunta Cassì. La nota registra una denuncia relativa a immobilismo politico ed economico: nella fattispecie sono piovute critiche circa il settore dell’urbanistica e dei lavori pubblici. A tal proposito, non si è fatta attendere la replica del sindaco di Ragusa Peppe Cassì: “Come da prassi, i partiti di opposizione si coalizzano per fare l’elenco di ciò che a Ragusa manca. Si tratta di una lista che tocca tutti i settori, riciclata da quelle che già anni fa si leggevano sui giornali e che ora Pd e Movimento 5 Stelle, alleati palesi anche in città, vorrebbero azzerata in due anni. Con questo comunicato, infatti, insieme imputano a questa amministrazione le stesse carenze che non molto tempo fa il Pd attribuiva ai 5 stelle e che a loro volta i 5 stelle rimproveravano ai loro predecessori. L’unità di intenti incoerente di oggi equivale a una auto-ammissione di croniche mancanze, un calderone di vecchi ingredienti senza aggiungere il sale di una sola proposta. Dopotutto, se avessero avuto soluzioni per i temi che oggi portano in auge, le vedremmo già attuate. Per quanto ci riguarda, abbiamo scelto la via delle soluzioni strutturali e non delle pezze. Si tratta di un lavoro più lento e silenzioso, ma necessario. Ragusa non aveva “Luoghi della cultura”, non aveva presentato la domanda per registrare i propri importanti monumenti in quell’elenco ministeriale che permette l’accesso a finanziamenti fondamentali. Abbiamo posto rimedio a questa mancanza, senza clamore e senza sbandierarlo sui giornali, riuscendo a recuperare risorse indispensabili, “normali” per ogni città d’arte ma finora non per questa. Lo consideriamo un dovere, non un merito o un vanto da pubblicizzare, né uno spunto per fare polemica. Come abbiamo sempre detto, guardiamo avanti. Nei prossimi giorni, in coincidenza con la ricorrenza dei due anni di mandato, parlerò di questo e di tanto altro, di ciò che abbiamo fatto, di ciò che stiamo facendo, di ciò che è andato bene, di ciò che è andato male e di cosa si deve migliorare. Lo farò direttamente con i cittadini, senza filtri, spiegando, informando, ascoltando. Con l’ “elenco dei No”, non si è mai andati da nessuna parte”.

di Stefano Ferrera04 Giu 2020 21:06
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