Come rispettare le regole per essere un buon italiano

Il nuovo decreto del Presidente del Consiglio contiene diverse norme comportamentali che qualcuno si è preso la briga di dividere per argomento e quindi inviarlo via web a tutti gli amici in modo da favorire la comprensione dello stesso e quindi adeguarsi senza tante scuse.
E’ chiaro che, come hanno detto tutti, la battaglia non è vinta anzi c’è il rischio di ricaduta se non si rispettano queste direttive.
Sappiamo che gli italiani sono insofferenti alle regole. Lo sono per antonomasia. Nella costituizione c’è un articolo che dice: fatta la legge trovato il modo per sfuggirla. Ora però con la salute non si può scherzare e fare gli stupidi proprio ra è davvero un peccato.
Ecco gli step futuri  per fare il buon italiano in tempi di corona virus
1️⃣Distanziamento obbligatorio
2️⃣Prezzo mascherine calmierato 0,50€ e senza iva
3️⃣Basterà un clic per rinnovare il bonus 600€
4️⃣Fino al 18 maggio spostamenti con autocertificazione
5️⃣Visite mirate ai familiari ma con obbligo mascherine
6️⃣Apertura parchi e giardini ma con ingressi contingentati e senza assembramenti
7️⃣Consentire cerimonie funebri con Massimo  15 persone
8️⃣Consentite attività di ristorazione da asporto ma senza assembramenti
9️⃣Ok agli allenamenti degli atleti Coni ma a porte chiuse. Consenta attività motoria ma con distanziamento.
DAL 10 MAGGIO
Ripartono manifattura, costruzioni e commercio all’ingrosso funzionale
DAL 18 MAGGIO 
1️⃣Apertura commercio al dettaglio
2️⃣Musei, mostre e biblioteche
3️⃣Allenamenti di squadra
DAL 1 GIUGNO
1️⃣Apertura bar, ristorazioni, parrucchieri e centri estetici
SPOSTAMENTI
A insistere per mantenere l’obbligo dell’autocertificazione per gli spostamenti all’interno del Comune o della Regione sono stati in particolare i ministri Speranza e Boccia. Cambierà il modulo perché alle già note motivazioni per uscire di casa si aggiunge quella della visita ai parenti, secondo precise modalità per tutelare salute e sicurezza. Ci si potrà muovere all’interno del proprio Comune e della propria Regione, non ancora invece in altre regioni se non per ragioni di lavoro o salute. Anche se cadrà il divieto, che era stato introdotto con il lockdown, di spostarsi dal luogo in cui ci si trovava verso quello di domicilio o di residenza. Sarà dunque possibile per gli studenti o i lavoratori o chiunque altro rimasto bloccato in un’altra città dal lockdown fare ritorno a casa.
INCONTRI
Una prima apertura al ritorno ad incontrarsi arriva con l’autorizzazione a vedere familiari stretti, genitori, sorelle, fratelli, nonni. Il che non vuol dire consentire riunioni di famiglia: resta valido il divieto di assembramenti, (pranzi?)anche in casa. Soprattutto per proteggere i più anziani è prescritto l’uso della mascherina.
ATTIVITA’ MOTORIE
Come annunciato, dunque, sarà consentita la ripresa dell’attività motoria non più nei pressi della propria abitazione, sempre individualmente o comunque a distanza di almeno un metro, con la sola eccezione di persone conviventi nella stessa casa. La regola della distanza vale anche per i giardini pubblici, che avranno con ingressi contingentati. Sì anche all’attività motoria con i figli o alle passeggiate con persone non autosufficienti. Potranno riprendere ad allenarsi gli atleti professionisti delle attività individuate dal Coni, non gli sport di squadra per i quali la ripresa potrebbe essere il 18 maggio. Per l’attività sportiva la distanza minima prevista è di due metri. Per la semplice attività motoria è invece di un metro.
BAR RISTORANTI E ASPORTO
In attesa della riapertura di bar e ristoranti, ma anche di centri estetici e parrucchieri, annunciati dal premier Conte per l’1 giugno, viene confermata, a partire dal 4 maggio (nelle Marche da domani), la possibilità di fare ristorazione con le modalità di vendita da asporto oltre che di domicilio. Il consumo non deve avvenire all’interno del locale, né al suo esterno devono formarsi assembramenti in cui non si rispetta la distanza fra le persone. “Si dovrà entrare uno alla volta – ha spiegato Conte -, rispettando la fila, le distanze, con i dispositivi di protezione”.
NEGOZI
Per gli esercizi commerciali al dettaglio la riapertura è fissata per il 18 maggio e non per l’11 come ipotizzato in un primo momento. Su richiesta del Comitato tecnico scientifico si è ritenuto di programmare step di riapertura di 14 giorni per verificare gli effetti di ogni riapertura. Parrucchieri, barbieri, centri estetica, come detto, riapriranno l’1 giugno assieme a bar e ristoranti.
MESSE E FUNERALI
Accolte solo in parte le richieste della Cei per la ripresa delle funzioni religiose. Dal 4 maggio potranno essere nuovamente celebrati i funerali ma solo alla presenza degli stretti familiari (parenti di primo o secondo grado), non più di 15 persone, se possibile all’aperto e a distanza l’uno dall’altro. E tutti dotati di mascherina. No invece alle messe, nonostante la proposta articolate di misure di distanziamento da parte della Cei. Durante l’incontro è stato posto con fermezza anche il tema della riapertura dei cimiteri, sia pure in sicurezza. A farlo in particolare l’Anci, per bocca del suo vicepresidente Roberto Pella. Il governo, però, ha preso tempo e non ha ancora ufficialmente aperto a questa possibilità.
ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Confermato anche il calendario delle ripartenze delle attività produttive. Si comincia già domani con le aziende ritenute strategiche, dai cantieri dell’edilizia pubblica al manufatturiero per l’export con richieste di autorizzazione in deroga ai prefetti. Dal 4 tutte gli altri e il  commercio all’ingrosso funzionale a queste filiere.
MUSEI E MOSTRE
Come anticipato musei, mostre e luoghi culturali all’aperto riapriranno il 18 maggio.
di Direttore27 Apr 2020 14:04
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