Sconti volo ma non troppo…

“Le tariffe sociali da e per la Sicilia, in Gazzetta Ufficiale. Abbiamo mantenuto l’impegno”. È lo stesso viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri ad annunciare sul suo profilo Facebook lo stanziamento per gli sconti sui biglietti aerei da e per la Sicilia (che in realtà sono cosa diversa dalle vere “tariffe sociali”) introdotto con la legge di bilancio pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 dicembre. La manovra stanzia 25 milioni di euro per il 2020 e prevede un contributo per ogni biglietto aereo acquistato da e per Palermo e Catania. A usufruire delle agevolazioni saranno gli studenti fuori sede, i disabili, i lavoratori con sede al di fuori della Sicilia con reddito lordo annuo sotto i 20 milioni e i migranti per ragioni di salute. Ma servirà poi un regolamento per stabilire come si potrà usufruire dello sconto.

“I titoli trionfalistici di alcuni quotidiani circa il tanto atteso sconto sui biglietti aerei da e per
la Sicilia rappresentano un’enorme nuvola di fumo buttato negli occhi dei siciliani che
dovrebbero pure ringraziare per questa manna dal cielo”. Così alcuni rappresentanti della politica siciliana,
commentando la notizia riportata all’inizio dell’articolo . Il tutto è nato dopo l’ennesima scandalosa impennata dei prezzi in  corrispondenza con le ultime vacanze natalizie, quando un biglietto per scendere ha raggiunto
anche le 400 euro. “Il principio è giusto ma l’applicazione decisamente meno come spesso accade. Basta leggere attentamente per scoprire quanto ristretta sia l’applicazione di questa scontistica. Essa è infatti riservata agli
studenti universitari, a coloro che viaggiano per motivi di salute, ai disabili gravi e ai
lavoratori dipendenti con sede in una città del nord Italia. Giuste le categorie ma c’è il
rovescio della medaglia. Se si legge bene tra le righe si scopre che chi viaggia per motivi di
salute deve avere al massimo un reddito lordo annuo di 20 mila euro (meno di 1000 euro al
mese), i disabili gravi dovrebbero viaggiare da soli visto che non è prevista riduzione per
l’accompagnatore ed i lavoratori dipendenti dovrebbero guadagnare al massimo 1000 euro al
mese (quanti siciliani emigrano al nord per guadagnare meno di mille euro?). Continua la critica politica ricordando ai  5 Stelle che non di solo reddito di cittadinanza si vive, visto che queste riduzioni
sembrano destinate per la maggior parte a chi vive della social card grillina. E il turismo,
forza motrice della nostra economia? Nessuna riduzione benché minima, nessun incentivo
sono previsti per i turisti che scelgono la nostra isola per le proprie vacanze. Una grave lacuna
a cui nessuno ha pensato. Inoltre è  insufficiente la diminuzione del 30%
per gli studenti universitari che si troverebbero comunque ad affrontare spese ingenti per
ricongiungersi alle proprie famiglie nei periodi delle feste.

di Redazione06 Gen 2020 21:01
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